E va beh... lo ammetto... sono stata io! Non ho chiuso bene il boccaporto a prua e in navigazione è entrata acqua. Però adesso la bella Adriatica ha un'aria molto folkloristica: lenzuola, cuscini, materassi! Tutto ad asciugare sul ponte, attaccato alle sartie e ai candelieri!

Oggi velisti, tubisti, e un carico di aragostine sono arrivati a Petit St Vincent (le aragostine non sono durate a lungo... giusto fino a mezzogiorno...).

Davanti a questa isoletta verde chiaro e priva di edifici c'è un isolotto piatto di sabbia su cui spicca un ombrellone di legno. Passandoci accanto viene la tentazione di cercare dove sono i naufraghi, quelli delle barzellette nelle Enigmistiche!

A tribordo scorgiamo Petit Martinique, ma la snobbiamo. La sorella Petit St Vincent è molto più seducente. E' un'isola privata e disabitata, a parte il resort qui installato. Non vi racconto il colore dell'acqua ne' il verde dei prati, semplicemente vi esorto a farci una capatina.

Stasera però dormiremo a Union Island, perchè la settimana volge al termine e "quei di Tubò" ci saluteranno.

Diego legge Topolino e canta ad alta voce, Flavio parla con la telecamera e Damiano continua con le flessioni, per essere pronto quando qualche brasiliana finalmente deciderà di salire a bordo (dopo una settimana di soli uomini, le sue speranze aumentano). Ricardo come sempre inspiegabilmente dorme (ovunque), Elisabeth cucina, il comandante sta al timone, Alfredo guarda

il mare e pensa ai pesci (si capisce, non lo può negare... o forse pensa alle piadine?!), Umberto parla di Cuba, Daniele di aerei, Paulo zitto zitto medita su questa barca di matti, Enzo balla seduto in pozzetto.

Nota tecnica: tubisti futuri, quando avete spazio nello zaino, oltre al canonico olio buono e parmiggiano, portate un Topolino (per Damiano) e qualche bontà dall'Italia... riceverete un'accoglienza doppiamente festosa!

Paola

Velista (non troppo) per Caso

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Ebbene sono qua. Oggi venerdì cosa da non credere è l'ultimo giorno di navigazione. Come ogni mattina sveglia all'alba più o meno alle 6.30 e come ogni mattina i primi che si svegliano mi aggrediscono, invadono il mio territorio, si perchè io come ogni notte dormo fuori in coperta esattamente dove mangiamo. Fatto tutti i preparativi di rito siamo partiti o salpati alla scoperta di un altro meraviglioso posto, il capitano di bordo ci ha portato a PICCOLO ST. VINCENT.

Come al solito abbiamo incontrato uno spettacolo supremo, fatto di spiagge bianche e mare cristallino. Ora però è sera ci siamo avvicinati al punto di partenza e non nascondo che vedo in tutti una parte di malinconia, ma come sempre sappiamo fare noi, faremo del nostro meglio per terminare questa settimana nei migliori dei modi ed andarcene avendo un ricordo che sicuramente non dimenticheremo mai.

Finisco rassicurando chiunque arriva dopo di noi che questa è una esperienza unica, solo se vissuta come TURISTI PER CASO perchè questi sono i posti che vanno vissuti così...

Enzo Corbani, tubista per caso