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Adriatica ci ha aspettato a Phuket

1 December 2003 ore 18:00

Eccoci ormai da un paio di settimane di nuovo a bordo di Adriatica. I due mesi in cui la "Rossa" è rimasta sola soletta in un marina di Phuket, non le hanno certo giovato. Ha piovuto moltissimo (era infatti la stagione delle piogge), ha fatto un caldo torrido e, nonostante la barca venisse aerata ogni tanto dal manager del marina, l'abbiamo trovata un po' provata. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato di rimetterla in forma accettabile giusto in tempo per l'arrivo di Syusy, di Cino e del fido Giuseppe.

Ma andiamo con ordine.

Il mese che abbiamo passato in Italia, incalzante e pieno di avvenimenti e di incontri, ci ha convinti una volta di più che la vita in un Paese sovrapopolato, inquinato, motorizzato e frenetico come il nostro, non è quella giusta. O, perlomeno, non è più quella giusta per noi che abbiamo avuto la fortuna, nel corso degli anni, di vivere (e di adattarci senza fatica) in luoghi apparentemente meno "civilizzati" sperimentando delle realtà molto diverse, forse più scomode, ma sicuramente più umane. Chiusa questa divagazione filosofica, devo dire comunque che i nostri sporadici ritorni sul patrio suolo servono puntualmente a rinverdire molte amicizie che la lontananza tenderebbe a fare sfumare. Partiti dall'Italia ce ne siamo andati in Nuova Zelanda, dove abbiamo risolto dei problemi burocratici relativi al nostro "Va Pensiero", al quale stava per scadere il permesso di soggiorno (anche le barche devono sottostare a delle regole precise!).

Syusy è arrivata alcuni giorni fa, subito travolta dal programma fittissimo che le ha organizzato Orso, questa volta coadiuvato dall'amico d'infanzia Andrea Cotti, trasferitosi da anni qui in Thailandia e che quindi "gioca in casa". La presenza di Cino Ricci, sempre simpatico ed essenziale, sarà preziosissima soprattutto quando Adriatica fra alcuni giorni prenderà parte alla King's Cup, la celebre regata che si svolge annualmente in occasione del compleanno del Re di Thailandia.

Mentre noi stiamo veleggiando nelle acque protette della spettacolare baia di Phuket, attraverso la catena dei radioamatori ci è giunta la tragica notizia della perdita del "Lady Samantha", durante una violenta tempesta nelle acque gelide di Cape Cod. La notizia ci ha colpito particolarmente, perché Gigi e io avevamo un legame sentimentale molto forte con quella barca. Il "Lady", come veniva comunemente chiamata, era appartenuta al mitico e mai dimenticato Enio Nardi, nostro amico e maestro, che ce l'aveva affidata in diverse occasioni perché gliela portassimo a casa dai Caraibi, o viceversa, quando gia' la salute gli stava dando dei seri problemi. Alla sua morte, sua moglie Ksenija, grande donna e grande amica, l'aveva venduta, senza però staccarsene mai affettivamente. Ora il "Lady" non c'è' più. Pensate come si intrecciano le storie di mare: dell'equipaggio del Lady Samantha, in questa sua ultima navigazione, faceva parte anche l'amico Vanni! Nella tristezza ci consola comunque sapere che tutto l'equipaggio e' stato salvato.

Un "ben ritrovati" a tutti voi e a presto per un aggiornamento.


Irene

Skipper di Adriatica

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