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Adriatica naviga tra le balenottere

17 February 2007 ore 18:00

All'alba lasciamo il porto di Melinka e ci dirigiamo verso Sud, destinazione Chacabuco. Le condizioni meteo ci sono favorevoli anche oggi. Il mare è piatto, il cielo coperto, con sprazzi d'azzurro. Adriatica procede anche oggi a motore per l'assenza di vento. Il paesaggio che accompagna la nostra rotta è ancora una volta mozzafiato.

Navighiamo tra numerosi isolotti rocciosi, coperti da una vegetazione verde smeraldo, che affiorano da un mare blu notte. Incontriamo numerosi cormorani imperatore che pescano e prendono il volo non appena Adriatica si avvicina. Sono circa le 9.00 quando Andrea ed Emilio avvistano all'orizzonte una balena. E' molto distante, ma con il binocolo si intravede il suo spruzzo e dopo una ventina di secondi di nuoto superficiale, si immerge e scompare definitivamente alla nostra vista. Contenti di questo regalo, ma un po' insoddisfatti per la distanza, proseguiamo e entriamo nel tratto di mare antistante a Islote Pato. Il silenzio avvolge questi territori inesplorati, privi di qualsiasi traccia di passaggio umano. Rimaniamo incantati dalla grazia e armonia della natura che ci avvolge.

 

Quando, improvvisamente, il silenzio viene rotto da un soffio potente. Venti metri a destra di Adriatica emerge una Balenottera azzurra. E' un esemplare adulto di circa 20 metri. L'emozione è davvero indescrivibile: l'incontro con il più grande animale marino, il mammifero di maggiori dimensioni. A vederla sembra grande quanto Adriatica ed è lì, a soli 20 metri da noi. Il dorso è grigio chiaro con riflessi blu-azzurro. E' chiaro che si sta alimentando. Si muove in maniera discontinua, alla superficie e compie diversi piegamenti laterali, esponendo all'aria parte della pinna caudale e una pettorale. Andrea e Ale calano immediatamente il retino per il campionamento di plankton e lo recuperano dopo circa 10 minuti, trovando alcuni esemplari di Euphausia valentinii, la specie di krill, diversa dalla specie presente in acque antartiche, di cui la balenottera si nutre in queste acque. E' già passata mezz'ora ed è giunto il momento di lasciare tranquilla la balenottera e riprendere il nostro viaggio.

 

Passiamo davanti ad una roccia che emerge solitaria a mezzo miglio dalla costa, sovraffollata da cormorani imperatore e leoni marini. Il maschio della colonia, al nostro arrivo, si immerge seguito da molte femmine e riemergono una serie di testine che incuriosite guardano il passaggio di Adriatica. Immagino siano ben poche le barche che solcano queste acque durante l'anno. Ma passano solamente altri venti minuti ed Emilio avvista altri quattro esemplari di balena, a largo di Puerto Ballena. Elisa corre a chiamare tutti. Ecco spuntare dalla superficie una balena con il proprio piccolo e in lontananza se ne intravedono altre due. E' un nuovo esplodere di riprese filmate e fotografie, di frasi stupite ed emozioni che trapelano dagli sguardi. Il viaggio continua e il sogno si arricchisce sempre di più.

 

Elisa, Andrea, Emilio e Alessandro

Evoluti per Caso dell'Università di Padova

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