Sbrighiamo tutte le faccende in sospeso, la dogana e partiamo per Guadalupa. Ci aspettano 90 miglia di bolina con previsioni un po' più fresche di ieri...

Usciamo e subito nel canale tra Guadalupa incontriamo un bella onda formata, siamo in oceano aperto, non ci sono ostacoli e il mare è imponente. Con il solito vento di 20 nodi entriamo nelle onde a grande velocità e ogni intanto incontriamo qualche "buca" che scuote la barca la quale con la sua stazza non si ferma e fende il mare che spazza la coperta regolarmente.

Anche oggi la tattica è quella di fare l'atterraggio da est per non incappare nei rifiuti del vento dell'isola. Normalmente per navigazioni "lunghe" si inserisce il pilota automatico ma oggi non ci possiamo permettere di perdere acqua e stiamo al timone tutto il tempo per guadagnare fino all'ultimo metro sopravvento. Ovviamente il migliore timoniere è Damiano che con costanza tiene la barca sempre al filo della bolina.

Arriviamo sotto le alte scogliere che caratterizzano la costa est della Guadalupa. Se non fosse per il clima si direbbe di essere in Bretagna. La costa è aspra e a picco sul mare. Lo spettacolo è suggestivo e arriviamo fino a poche centinaia di metri dalla scogliera per virare. Il mare ribolle ed è sempre molto suggestivo arrivare sottocosta per virare di bordo. Abbiamo guadagnato parecchio e ci basta un bordo di una mezzoretta per ritornare a virare e costeggiare tutta la scogliera di Guadalupa sopravvento. Doppiamo al tramonto la Point de Chateaux con una luce magica.

Finalmente proviamo la barca in poppa, ci vorrebbe più tela ma siamo ormai stanchi e cotti dal sole per manovrare di notte e solo per fare un'ora di strada ancora. Mettiamo in pentola a pressione una dozzina di patate e ci riempiamo lo stomaco prima di fare l'atterraggio. Eduardo e Rita sono provati dalla faticosa giornata ma entusiasti. Nonostante il porto di Point a Pitre sia ben segnalato da fari e fanali entrare di notte senza motore con un discreto traffico di navi nalla pass tra i reef mette un certo nervosismo. Facciamo quindi un buon atterraggio diamo fondo di fronte alla marina. Siamo tutti ben provati dalla giornata faticosa e verso le 22.00 ci infiliamo nelle nostre cabine sfondando la branda.

Federico Pettenella

Skipper di Adriatica