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Attraverso lo Stretto di Torres
15 September 2009 ore 15:00
Dopo cinque giorni di navigazione siamo ora nello Stretto di Torres, che divide l’Australia dalla Papua Nuova Guinea. Da Capo York, la punta più a nord dell’Australia, alla costa più vicina della Papua ci sono solo una settantina di miglia ed è misterioso capire come Luis Torres, nel 1606, scoprendo per primo lo stretto passaggio, non si sia accorto di avere quell’enorme terra a pochissima distanza: nel senso che l’Australia non l’ha proprio vista!
Dalla partenza abbiamo percorso poco più di 900 miglia, di cui le prime 350 di bolina. Dicono che il giro del mondo si fa da est a ovest sfruttando gli alisei portanti, ma non so come mai nei nostri giri la bolina è sempre d’attualità... Dopo la partenza idilliaca di cui vi ho detto, già al secondo giorno abbiamo subito pagato il dazio e anche abbondantemente. Vento e mare di prua per ventiquattro ore fino all’uscita dalle Louisiade, per poi finalmente poggiare con il vantaggio di macinare più di 200 miglia per tre giorni consecutivi. Un’ottima media! Ora ci siamo ridossati un momento a riprendere fiato dietro una delle numerosissime isolette che costellano Torres. Lo stretto, infatti, non è un semplice passaggio dove tu entri, lo percorri e te ne esci. E’ invece una zona ampia e lunga piena di bassi fondali, mediamente sui 10-15 metri, disseminata di reef e di isolotti.
C’è quindi tutto un intrico di canali che fanno lo slalom tra le molte insidie, quelli più profondi dove passano le navi e altri per le imbarcazioni più piccole. Fari e boe marcano i punti salienti dei passaggi. Dopo una notte passata a veleggiare a 9 nodi tra reef e bassi fondi, abbiamo deciso di fermarci per alcune ore, così da riprendere la navigazione con le prime luci dell’alba e con corrente a favore. Domani dovremmo così accomiatarci ancora una volta dal Sud Pacifico ed entrare nell’oceano Indiano (che all’inizio assume diversi nomi come, Arafura Sea, Timor Sea ecc). Le miglia mancanti al nostro arrivo a Bali sono quindi poco più di 1500, ma, se le statistiche verranno rispettate, da questo momento il vento dovrebbe indebolirsi parecchio e le medie abbassarsi. Vedremo!
Irene Moretti
A bordo di Ayoka