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Chi compone e chi si scompone

6 June 2002 ore 20:00

Posizione: 2 02 latitudine sud, 92 46 longitudine ovest, da ieri verso mezzogiorno abbiamo percorso 170 miglia… a motore!

Siamo nel pieno di quelle che sui romanzi o nei libri marinareschi ho sentito definire “calma equatoriale”, cioè non c’è vento. Per cui, a motore, stiamo piegando un po’ a sud rispetto alla giusta rotta per le Marchesi per andare a cercare il vento. Peccato che, fra qualche ora, il motore dobbiamo pur spegnerlo, per cui saremo abbonacciati.

Non per questo il mare sta fermo. L’ondona oceanica si sente eccome. Ieri sera, al computer, ho avuto qualche problema di nausea. Davide Riondino sembra che stia benissimo. L’Oceano lo sta già cambiando: si è persino lavato i capelli! E, per colazione, ha già composto una breve poesia sulla cucina basculante. Poi, se se la ricorda, ve la scrivo. In barca non si è ancora rotto niente, in compenso la sfiga giornaliera ha già colpito, di buon’ora: si è rotta una delle due telecamere.

Rieccomi dentro al nulla: le Galapagos non si vedono più e per vedere le Marchesi se ne riparla tra almeno tre settimane. Stamattina all’alba (verso le 6) sono andato a prua e c’erano branchi di piccoli pesci volanti che scintillavano sulle onde. Vanni ha osservato che non volavano per puro divertimento, evidentemente erano inseguiti da un pesce più grosso che cercava di mangiarseli. Questa è la natura, e noi che ci fantastichiamo poeticamente sopra, non abbiamo capito niente.

A proposito di poeti: ecco Riondino. Com’era Davide la tua poesia sulla cucina basculante?

 

E lui attacca:

 

Cucina basculante

Una cosa interessante

Efficiente e funzionante

Quante volte sul natante

Si rovescia sull’istante 

Una pentola pesante!

La cucina basculante

Impedisce l’incidente!

La cucina basculante

E’ perfetta pel natante!

La CUGINA basculante

È una cosa differente…



Più tardi


Sono le 8 di sera e facciamo il punto. 70 miglia percorse da stamattina. Poche. Alle 11 abbiamo spento il motore e issato gennacher e randa. Ma il vento è poca roba. Abbiamo sbatacchiato qua e là, sviluppando una velocità di 3 o al massimo 4 nodi. Uno schifo.

Siamo anche fuori rotta, perché per andare a prendere il vento stiamo piegando molto a sud. Se continuiamo così, invece che alle Marchesi andiamo all'Isola di Pasqua… Oltretutto, in questo modo, la barca è in balia delle onde e rolla in modo fastidioso. Io sto curando il mio “adattamento”: cioè, quando non devo lavorare per scrivere o montare o girare o partecipare a qualche manovra, sto disteso in cuccetta. Mangio poco. Bevo acqua.

Purtroppo ci sono anche due chitarre a bordo, che a volte producono lamenti anni ’70 che non migliorano il mio umore. Per fortuna Riondino compone spesso. Oggi mi ha letto un abbozzo di un suo poema sulla Duchessa delle Galapagos, una tedesca che era arrivata qui negli anni trenta con tre amanti, poi è scomparsa e, secondo lui, è scappata alle Marchesi sulla nostra stessa rotta. Mah. A domani.

 

Patrizio

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