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Chi è Antonio Pigafetta

2 April 2013 ore 12:00

Chi era questo Antonio Pigafetta sulle cui tracce siamo pronti a ripartire? E perché abbiamo scelto proprio questo viaggio e questa rotta? La parola a Syusy e Patrizio... Vi ricordiamo che per iscriversi al Progetto Pigafetta potete entrare sul sito ufficiale dell'associazione, mentre se volete leggere la "Relazione del primo giro del mondo" la trovate in e-book gratuito su FeedBooks.

 

Syusy: Ci abbiamo provato una volta a fare il giro del mondo con il viaggio di Velisti per Caso, poi di nuovo navigando sulla rotta di Darwin, rifacendo il giro che fece il brigantino Beagle. E ora... ci riproviamo! Questa volta però non è tutta "colpa nostra", ci hanno coinvolto gli amici dell'associazione Pigafetta500. Siamo molto contenti e io mi son messa subito a studiare questo nuovo viaggio, che è il primo viaggio in assoluto attorno al mondo! Un evento talmente importante che non è stato preso in considerazione quanto dovrebbe, almeno in Italia. Antonio Pigafetta è un personaggio importantissimo e vorremmo festeggiare il cinquecentenario ridando a lui e a Magellano l'onore che meritano.

 

Patrizio: Sì, ma più a Pigafetta, così impara Magellano... Pare che persino gli studenti del liceo Pigafetta di Vicenza sappiano sì e no chi era, eppure si tratta di uno dei navigatori più importanti della storia dell'umanità, parola di Cino Ricci e Giorgio Xodo: colui che ha fatto per primo il giro del mondo, che -a differenza di Magellano- è anche tornato e l'ha raccontato!

 

Syusy: In effetti non potete parlare di Pigafetta come di un navigatore, in realtà si è fatto trasportare... è il primo "Velista per caso" in assoluto, il primo cronista di viaggio! Io lo amo molto perché racconta le cose davvero "alla maniera dei turisti per caso", nell'immediatezza. Questo un po' è rassicurante, perché da una parte navigatori esperti come Magellano non ce l'hanno fatta, mentre lui che era lì per caso alla fine è arrivato. Quindi è la dimostrazione che in barca si può essere anche dei cronisti.

 

Patrizio: Diciamo tutto: non solo era un velista per caso, era anche ragazzo di buona famiglia, nato a fine del '400, a Vicenza, cavaliere di Rodi e così via... Per prendere parte alla spedizione di Magellano si è fatto raccomandare dallo zio, un Cardinale Nunzio Apostolico, una raccomandazione altolocata per il periodo. L'impresa di Magellano a livello politico e geografico era delicatissima e molto particolare: pochi decenni prima, nel 1494, il Papa divide la terra in due semiangurie (sì, lui lo sapeva che era tonda, ma tralasciamo...), a ovest potevano andare solo gli spagnoli conquistando tutto quello che trovavano, a est i portoghesi. Ma le Molucche, le isole delle spezie, che stavano dalla parte opposta della Terra di chi erano? Magellano, portoghese, in lite con la madrepatria, si è prestato al nemico, e soprattutto aveva le carte...

 

Syusy: È questo l'aspetto più misterioso: il trattato di cui si parla risale al 1479, prima della scoperta dell'America... quindi esistevano già delle carte che mappavano tutto il mondo! Se anche Cristoforo Colombo sapeva dove stava andando, a maggior ragione lo sapeva Magellano, portoghese navigatore, ma anche soldato, che nelle Molucche c'era già stato. In Portogallo aveva avuto accesso alle carte di tutti i navigatori andati prima di lui, raccogliendo tutti i loro elementi. E soprattutto aveva avuto accesso allo studiolo di Enrico il Navigatore, dove pare fossero raccolte tutte le mappe e le informazioni segrete, tra cui un intero mappamondo. Il mappamondo c'era, l'idea c'era, e c'erano probabilmente mappe strane e non ufficiali che mappavano abbastanza bene quello che poteva trovare Magellano, forse addirittura lo stretto che ovviamente non portava ancora il suo nome...

 

Patrizio: La cosa importante è capire che questa impresa dal punto di vista geografico, storico e politico è stata fondamentale: un momento importante che, mi permetto di dire, assomiglia al momento attuale. Anche allora c'era questa dicotomia tra mondo islamico e cristiano, era stata presa Costantinopoli e non si poteva andare più verso Oriente così facilmente. Un momento molto delicato a livello storico ed economico, quindi questa impresa non è arrivata proprio per caso, Magellano è arrivato al momento giusto.


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