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Dal diario di Marica

1 April 2006 ore 15:00

25/03/06 si parte…


Ore 5.00 suona la sveglia, si parte caffè come prima cosa doccia e via al Marco Polo (VE). Solita trafila procedure per l’imbarco e alle ore 7.25 si vola su Malpensa in perfetto orario, alle 8.20 arrivo. Chiamo subito Emiliano altro "velista per caso", lui arriva da Bologna. Ci incontriamo al gate A11 rotta su Malaga (segni di riconoscimento io l'unica con la cerata, lui l'unico con sacco a pelo incorporato). Ragazzo simpaticissimo, fatti i primi approcci si decide di chiamare Filippo e gli altri velisti per caso già in Malaga.

Bene si riparte l'arrivo su Malaga previsto per le 12.30, da lì l'incontro con l'altro gruppo (Michele, Rosario, Fabrizio, Tiziano) e poi via in auto verso Almeria. Ore 17.30 finalmente siamo arrivati: Almeria porto commerciale. Eccola Adriatica, dalla portineria si scorge l'albero, scendiamo dall'auto per salire su Adriatica: è grandissima. Conosciamo Filippo, Andrea e Macio (Ricardo era imboscato).

Alle 19.00 briefing dice il Filippo, il quale ci illustra come sarà la nostra vita in barca nei prossimi Giorni: uso cucina (noto più grande della mia) cuccette e turni. Aspettiamo l'ultimo velista (Rino) e si salpa... Si salpa a motore, peccato il ronzio non ci premette di sentire la musica della chiglia che rompe le onde...

I quattro moschettieri sono:

Ricardo uomo di 50 anni, sembra uscito da un racconto di Hemingway, è impresso il suo passato nel suo viso, ogni ruga d'espressione e scavata dalla salsedine e dal vento è un uomo "d'acqua salata". Gli occhi blu sono l'insieme di tutta la sua vita, il colore è così intenso rubato all'oceano e lo splendore alle stelle...

 

Filippo il nostro skipper, uomo tranquillo (almeno questo è quello che traspare), premuroso, ospitale. Direi che la sua premura è quasi maniacale e non si differenzia, la distribuisce in egual maniera per noi, per la barca, per il mare... non fa preferenze. E' un precisino in tutto, intollerante e deciso con chi non lo ascolta... bravo Fil!

 

Andrea è un grande solo a sopportarci, con molta maestria sistema tutto quello che noi lasciamo in Giro... benché i dolori cervicali siano la sua croce.

 

Macio l'operatore e mio compagno di cuccia, se prima di partire con adriatica l'acqua che esisteva per lui era solo quella della doccia, quando scende è sicuramente un esperto marinaio... Sinceramente non so come riesca a tenere in mano quell'archibugio la telec… per 15 ore al giorno, notte, sempre. In equilibrio precario lui c'è sempre, praticamente lavora circa 15 ore al giorno, poi non dimentichiamo che fa un freddo cane quindi ogni uscita prevede una vestizione di circa mezzora: mutande mutandoni magliette tuta pile cerata passamontagna, Macio non dorme mai...

 

C’è chi in barca non vede l'ora di avvistare terra, io sinceramente ad un giorno dall'arrivo mi intristisco, temo alla vista della terra perché ha solo un significato: la fine di un viaggio magnifico. Magnifico per tutto, in primis per le presone (diverse di età, estrazione sociale , cultura ecc...) che comunque sono riuscite a convivere in questo dipinto regalatoci dalla natura.

 

31/03/06

Michele è il primo ad avvistare terra, ci siamo 4 ore e saremo a Las Palmas. Nel frattempo colgo l'occasione per scattare le ultime foto. Il tempo passa così in fretta, ci siamo il capitano ci ordina parabordi a sx ormeggiamo al distributore texaco, lui scende per le operazioni di registrazione ecc... Con lui scende anche chi non vedeva l'ora di toccare terra...io me ne guardo bene, si sta troppo bene qui.

Ci assegnano il posto. Nuovo ordine del capitano: si spostano i parabordi alla dx entriamo di poppa, ahimè siamo arrivati, ora l'ormeggio è definitivo fino alla loro partenza. Se fino a poche ore fà ogni ordine del capitano era nell'immediato eseguito io non ho mosso un dito, sono rimasta pietrificata a guardare tutte le operazioni di ormeggio quasi scaramantica...ora si riassetta Adriatica e si saluta.

 

A tutti un caldo abbraccio.

 

Marica B.

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