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E poi all'improvviso un groppo

23 July 2002 ore 20:00

Notte movimentata quella appena trascorsa. Finalmente ieri sembrava si fosse alzata una bava di vento più regolare e soprattutto nella direzione giusta. Avevo deciso quindi di sostituire il Gennaker con una vela più adatta ai venti leggeri. Era giunto il momento di issare lo Spinnaker, vela di grandi dimensioni e con una forma ideale per ricevere il vento in poppa. Sfruttando al meglio la debole brezza, finalmente la nostra velocità seppur ancora ben al di sotto della media solita, cominciava ad aumentare.

Era di fondamentale importanza per noi riprendere ad andare a vela dopo le interminabili ore a motore. La nafta si stava lentamente esaurendo e ben presto avremmo dovuto spegnere il motore, attendere l’arrivo del vento e conservare il carburante per il generatore, le batterie ma soprattutto per il dissalatore. Al tramonto il colore rosso della nostra grande vela si confondeva con quello del sole all’orizzonte e un’altra notte in Oceano Pacifico stava per cominciare.

Come al solito, Vanni non amando andare a letto presto, fa il primo turno. Alle due del mattino, mi sveglia per il passaggio delle consegne. "Tutto bene?" chiedo. "Tutto tranquillo" risponde, "….il vento è sempre lo stesso, facciamo 4 – 5 nodi, ma almeno andiamo avanti...". Do una rapida occhiata agli strumenti, rotta, posizione, angolo del vento, corrente, radar... tutto regolare. Mi ero da poco messo al computer per rispondere alle mail, quando sento la barca sbandare vistosamente sul lato destro. Tutti gli oggetti che erano sul lato opposto cominciano a cadere diventando pericolosi proiettili.

Corro fuori in coperta mentre la barca faticosamente si raddrizza, ma una seconda raffica ancora più forte della precedente fa sbandare nuovamente Adriatica tanto da farci mettere la grossa pancia della vela in acqua. Sotto la spinta del forte vento i 300 metri quadrati del nostro Spi -nato e costruito per i venti leggeri- non hanno retto allo sforzo e la vela è letteralmente esplosa. In coperta era il caos… cime che sbattevano, pezzi di vela trascinati in acqua e una fittissima pioggia accompagnata da forti raffiche di vento a complicare ulteriormente il tutto.

Nel frattempo anche Antonella e Vanni, svegliati dalle brusche sbandate e dal fracasso generale, sono usciti in coperta aiutandomi a recuperare i brandelli della vela per evitare che si andassero ad incastrare nel timone o nell’elica mettendoci in maggiori difficoltà. Praticamente eravamo stati investiti da quello che in termini meteorologici viene chiamato "groppo". Si tratta di un fenomeno temporalesco associato a forti venti con violentissime raffiche, piogge intense, e seguito da successiva calma.

Infatti dopo pochi minuti il vento si è placato, la pioggia è cessata e tutto è tornato normale come se nulla fosse. Durante il cambio di turno tra me e Vanni ho dato un'occhiata fuori… tutto era tranquillo: il cielo stellato, la brezza costante, il mare calmo e nulla lasciava presagire ciò che di lì a poco sarebbe successo. Tutto è durato pochi minuti, 3 al massimo. Non ci restava che leccarci le ferite, sostituire la vela rotta, rimettere in ordine la coperta e riprendere la navigazione verso le Samoa.

Devo solo trovare il modo di dire a Pat che abbiamo bisogno di una vela nuova... mi scorticherà vivo? Ve lo dirò domani.

 

Posizione alle 12,40 locali

Latitudine: 13 gradi o5 primi sud - Longitudine: 156 gradi 13 primi ovest

Direzione del vento: 115 gradi Velocità: 15 nodi

Corrente: da Est Sud Est Velocità: 1,4 nodi

Rotta di Adriatica: 261 gradi Rilevamento su Samoa: 265 gradi

Velocità attuale di Adriatica: 11.5 nodi Velocità media nelle 24 ore: 10.7 nodi

Pressione atmosferica: 1.013,8 millibar

Distanza da ancora da percorrere: 900 miglia Distanza giornaliera percorsa: 240 miglia

Vele usate in questo momento: Randa + Gennaker Andatura: Traverso / Lasco


Glossario:


Spinnaker = vela che viene montata a prua quando il vento viene da poppa. Ha la forma di un pallone (è spesso costruito con tessuti colorati) e necessita il “Tangone”.

Cima = termine usato per identificare qualunque tipo di corda o fune – parole bandite dal vocabolario marinaresco.

Coperta = ponte principale di una nave e/o imbarcazione.

 

A domani.


Marco Covre

Capitano di Adriatica

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