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E se a Rio de Janeiro piove...

11 December 2013 ore 13:00

di Rosabruna La Ferla.

 

Incredibile! Proprio a Rio - definita non a torto “a cidade maravilhosa” per la natura lussureggiante nel cuore della città - ha piovuto proprio nei giorni in cui l’Adriatica era ormeggiata nella Marina di Gloria. La pioggia incessante ha fatto scomparire ogni velleità di navigazione all’interno della Baia di Guanabara che, circondata da picchi granitici e da colline verdeggianti, è considerata una delle più belle del mondo. La Baia si estende su una superficie di 412 km2, e si apre sull’Atlantico con una imboccatura di soli 1,5 km, sovrastata ad Occidente dal Pan di Zucchero.

La Baia, nonostante il panorama mozzafiato che si ha di lei dal Corcovado - dove risplende la famosissima statua del Cristo Redentore – è considerata un modello per gli studi microbiologici di baie tropicali in quanto purtroppo soggetta a notevole degrado ambientale. E’ considerata infatti una delle zone più eutrofizzate nel mondo a causa del forte impatto antropico dovuto a scarichi fognari, inquinamento da idrocarburi, smaltimento dei rifiuti, discariche, deforestazione e distruzione delle mangrovie.

Tuttavia, fortunatamente, gli effetti di tale inquinamento non sono distribuiti uniformemente. Infatti, nonostante la bassa profondità, che varia da 65 m all’imbocco della baia a < 1 m nelle aree più interne, la Baia é caratterizzata da una circolazione dominata da forti correnti di marea che contribuiscono al rinnovo delle acque in vaste zone della baia. In particolare, le fasi di alta marea consentono intensi apporti di acqua di mare pulita al fondo, mentre le fasi di bassa marea facilitano la fuoriuscita delle acque meno salate e più sporche dalla baia negli strati più superficiali.

Purtroppo le pessime condizioni meteomarine non hanno consentito il prelievo di campioni d’acqua per le analisi microbiologiche da effettuare contestualmente ai rilevamenti dei parametri idrografici prodotti in continuo dalla strumentazione imbarcata sull’Adriatica (ref. Alessandro Bergamasco CNR-IAMC Messina).

Tuttavia, si spera che la collaborazione in corso tra CNR e CNPq (Ente di ricerca Brasiliano) ed in particolare tra IAMC e il Laboratorio di Idrobiologia dell’Università Federale di Rio de Janeiro (UFRJ) possa contribuire ad approfondire le conoscenze su questo incredibile ambiente.

 

Rosabruna La Ferla

CNR IAMC Messina

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