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Esplorazione vacanza con Eliana e Giovanni

7 October 2002 ore 20:00

Ciao a tutti, siamo ormai tornati dalla Nuova Zelanda e abbiamo lasciato Adriatica ormeggiata al porto di Auckland. Volevo raccontarvi l'esperienza di avere avuto a bordo con me Giovanni Salvador ed Eliana, gli amici di Conegliano Veneto. Giovanni Salvador è, come sapete, l'olimpionico velista non-vedente che è venuto a trovarci apposta come spettatore di Velisti per Caso.

Con loro siamo usciti dalla barriera corallina di Viti levu (Fiji), abbiamo fatto una cinquantina di miglia verso Sud, ma il vento era davvero fortissimo, sui 25-30 nodi, e letteralmente in faccia. Quindi era assolutamente disagevole fare la traversata verso la Nuova Zelanda e sarebbe stato anche molto noioso per gente come me e Giovanni, perchè saremmo stati inesorabilmente legati come salami nel pozzetto senza potere fare nulla.

Allora a questo punto, siamo ritornati indietro nel Porto di Nadi (Fiji) e abbiamo lasciato Adriatica, che consultando i vari bollettini meteorologici cercava una finestra positiva per partire, e ci siamo - tra virgolette - "rifugiati" sulla Và Pensiero, la barca dei nostri amici Luigi e Irene, con la quale abbiamo approfittato per fare altri 3 o 4 giorni di navigazione alle Mamanuca.

Le Mamanuca sono un gruppo di isolette che sta di fronte a Nadi, nella parte ovest delle Fiji. Sono isole abbastanza turistiche, ma naturalmente con la barca di trova sempre il sistema di scovare una baietta tranquilla. Sono bellissime, con barriere coralline meravigliose, piccoli porticcioli e baie in cui si affolla il famoso Popolo dei Navigatori, cioè le persone che vivono sempre in mare.

E qui con Giovanni Salvador ed Eliana abbiamo fatto un vero e proprio programma intenso di vela a bordo di Va' Pensiero e a bordo soprattutto della piccola deriva che Va' Pensiero carica a prua, che è un micro Laser, sul quale Giovanni ci ha dato una dimostrazione della sua abilità e anche della sua sensibilità.

Il micro Laser è una barchina dove si sale uno per volta, piccolissima, ma quando è più grande è una barca olimpica, molto bella. Giovanni mi ha totalmente stupito, riesce a percepire l'onda, riesce a percepire il vento, riesce ad orientarsi benissimo, ed è riuscito a fare andare questa piccola deriva nella varie baie delle isole Mamanuca con un'abilità incredibile. Io l'ho visto schivare il boma nelle strambate, l'ho visto scuffiare e tornare su da solo, cioè gli ho visto superare una serie di ostacoli che per un non-velista come me sembrano incredibili, e invece per un velista non-vedente come lui erano ostacoli superabilissimi.

Con Eliana, poi, che era stata malissimo nel tentativo di attraversare il tratto di mare da Nadi (Fiji) a Auckland (Nuova Zelanda) e che quindi era stata ben felice della nostra rinuncia, abbiamo fatto dei bagnetti tranquilli. Luigi e Irene le hanno insegnato a nuotare, visto che per lei il nuoto non è uno sport molto familiare. Insomma siamo stati assieme in una sorta di esplorazione-vacanza alla Velisti per Caso molto interessante e gratificante.

 

 

Patrizio

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