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Gente di mare, gente di porto

17 November 2007 ore 18:00

Posizione 38°43'03 N e 016°07'76 E. Vento da Ovest a 25 nodi. Mare lungo e risacca in banchina. Cielo coperto a 8/8. Groppi e colpi di vento. Pioggia.

 

Stasera il tramonto é stato oscurato da grossi ammassi di nubi temporalesche, nere, imponenti, cariche di fulmini. Arrivando da ovest scaricavano in mare la loro potenza elettrica. Un mare cupo. Color metallo. Plumbeo, letteralmente. L'onda lunga che anticipa il vento iniziava a frangere sulla spiaggia esterna alla diga di Vibo Marina. I fanali rosso e verde, che indicano l'ingresso del porto alle navi che arrivano dal largo, erano già accesi. Dopo avere passeggiato un po' sulla battigia sono ritornato verso il porto. Sulla diga una nave scaricava merci sfuse. Bandiera inglese. I pescerecci, ormeggiati di poppa, erano quasi tutti vuoti. Tranne uno, su cui due pescatori si affrettavano a raccogliere le reti, sentendo la pioggia già nell'aria.

"Stanotte non uscite?" chiedo, sapendo già la risposta. "Hìi! E cche simmo matti! Nessuno esce con questo tempo. Nemmeno li pisci!". "E quindi? - chiedo - quando si pesca?", "Quando lo vuole il mare" mi risponde il secondo, sempre chinato sui suoi attrezzi. "E il mare che vi dice?" insisto, cercando un dialogo tra gente di mare, "il mare dice che stasera é meglio che ce ne stiamo davanti alla televisione a guardare la partita. E domani mangiamo bistecche!".

 

Mi scappa un sorriso. Li guardo ancora un po'. Osservo i gesti attenti, veloci, ripetuti da anni sempre uguali. Sento l'odore del mare e del pesce salire dal pescereccio. Vedo i segni delle lotte con la salsedine della vernice bianca. E intravedo un nome: Assunta Madre, si chiama. "Buona serata!", "Ciao, ciao!". Mi allontano schivando le pozzanghere che mi ricordano la pioggia di ieri, e dell'altro ieri, e del giorno precedente. Guardo la gente camminare scrutando il cielo, ormai quasi nero. Mi dirigo verso il centro, alla ricerca di un bar dove guardare la partita Scozia-Italia. Chiedo a qualcuno e poi un giovane mi indica un pub, Tito's. Mi arrampico per la salita e alla fine lo trovo. Chiuso!

Ma dentro la luce é accesa e un tipo, sorridente, mi chiama e mi chiede se voglio entrare. Gli chiedo se posso vedere la partita da loro. "Ca certo! Intra. Che vuoi una birra?", "Sì, una Guinnes, grazie". E' una bella birreria, grande, con giardino, vari ambienti, tre piani e una sala internet-point. Sembra che ieri sera ci sia stata festa. Fanno le 4 del mattino nei week end. E poi, parlando, scopro che un po' più di 3 anni fa' Adriatica era già passata da Vibo, al seguito del Giro Vela di Cino Ricci e che proprio insieme a loro avevano organizzato una serata di sfida culinaria: spiedini contro piadine. Non so chi abbia vinto. Ma di birra sembra esserne corsa parecchia perché anche altre persone, arrivate nel frattempo, se ne ricordano chiaramente.

 

Italia batte Scozia 2 a 1. Bella partita. Pioveva come qui, in Scozia. Saluto tutti i nuovi amici e torno verso la barca. Adriatica é ormeggiata al Marina Turistico Stella del Sud. I titolari sono davvero gentili e ci hanno praticamente adottati. Oggi abbiamo mangiato con loro. In cantiere hanno una bella cucina da ristorante, sotto una tettoia. Il panorama é il porto, le barche e una piccola spiaggetta dove vivono ormai stanziali parecchie papere (germani, credo!), un paio di oche e un cigno, che sembra sia stato sfrattato da un concorrente in amore da un laghetto di una cava qui vicino. Non so se la cigna gli ha spezzato il cuore, ma certo non l'appetito. Perché qui mangia spaghetti, verdura, pesce fritto, e pane, insieme a tutte le anatrelle del porto di Vibo. Nicola, il co-titolare del cantiere e del marina insieme al fratello, ha organizzato un pranzo da manuale: spaghetti alle cozze, frittura di calamari e polipetti, cozze in umido, dentice in guazzetto, frutta e caffé.

 

Carlotta e Mattia hanno aiutato in cucina. Non ce l'abbiamo fatta a finire tutto. Ci hanno aiutato le papere, però.

Insomma, fuori soffia, al largo. Ma qui cerchiamo di consolarci. Domani, domenica, dovrebbe esserci regata. Una competizione locale organizzata dal "Quotidiano", uno dei giornali calabresi, a cui partecipano le barche della zona. Non sappiamo se ce la faranno a correre. Domani é previsto forza sette da ovest. Ma comunque sarà un bel momento di aggregazione e per noi un modo di avvicinarci un po' di più ai calabresi, che ci stanno trattando da amici di sempre.

 

Gente di mare.

Gente di porto.

 

Ciao VpC. A domani.

 

Filippo, Carlotta e Mattia

L'equipaggio di Adriatica

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