- February 2002
La Partenza da Gibilterra
Ripercorriamo il Giro del Mondo di Adriatica partendo dal primo diario di PatrizioSiamo Velisti per Caso, siamo esploratori!
Syusy racconta gli ultimi preparativi prima della partenza per il Giro del Mondo. Siamo pronti?Super Sexy Syusy!
Syusy rimane a casa per ora, ma imbarca su Adriatica il suo calendario...Come ci si prepara per la traversata?
Patrizio ascolta i consigli di Cino Ricci. Prima regola: non bisogna lavarsi. Ah no?Partiti! Puntuale arriva il mal di mare...
Al largo di Gibilterra. Dopo le gioie Patrizio sperimenta anche i dolori dei velistiSofferenza e preghiere! Perché l'ho fatto?
Grandi interrogativi superando Gibilterra, ma a parlare è il mal di mare.Tra onde e ondine, che stia diventando un velista?
Su Adriatica non si sta poi troppo male! Siamo alle porte dell'AtlanticoCome in Moby Dick!
Rotta verso le Canarie, alla ricerca dell'aliseo, incontriamo le balene!Meglio di un documentario: Zoe, le balene!
Le balene sì, ma anche un magico cerottino che salvò Patrizio...La rondine di mare ci segnala le Canarie
Come i grandi navigatori capiamo dal volo degli uccelli che si avvicina la terraPrimo giro e a Las Palmas
Pat e Cino a terra in esplorazione, trovano la casa di Cristoforo ColomboPronti per la traversata?
Ultimi controlli a Las Palmas prima del grande salto, ancora mille cose da fare...Ultimi preparativi e l'incontro con Bukefalos
Un graffito scaramantico, concitazione e conforto coi messaggi da casaUna cena sardo-emiliano romagnola
Per festeggiare la partenza (di nuovo...) e non solo!E via, col vento... contrario!
Come insegnano i veri marinai (più o meno)Lungo la corrente di Capoverde
Prime impressioni della vita di bordo, che è tutta un rito scaramantico!Delfini fluorescenti? E' il mare in amore
Incontri sovrannaturali in mezzo all'oceano che, per fortuna, la telecamera non coglieCronache dall'Atlantico: in rotta tutti rotti
Nulla c’è di più disperato e pietoso d'un uomo di terra che inizi la vita di mare"Il tonno è un pesce!
Piccole grandi scoperte in alto mare, "Soli intorno al mondo".Attraversare l'Atlantico non è una gita
Il capitano Marco sale in testa d'albero, una manovra pericolosissima!In pieno oceano incontriamo Sara, la statunitense
Barca di due americani giramondo che tornano a casa presi dalla nostalgiaMa in che razza di impresa ci siamo messi?
Il brutto scherzo del boma. Covre si è giocato un altro jolly...Il gennacher e la piadina romagnola
Ormai siamo veri marinai. Ma la piadina più che romagnola è "oceanica"Uffa, sono in crisi!
Altri imprevisti durante la navigazione, siamo in ritardo, quando arriviamo?Chi l'ha detto che la traversata è monotona?
Ogni giorno succede qualcosa. Oggi incontriamo il relitto di un catamarano...Il vento va e viene, ormai non manca molto
Bisogna fare attenzione alle vele! E centellinare il gasolio, che serve anche a trasmettereCi siamo quasi! Presto avvisteremo terra
Mi sono già commosso, domani o dopo domani che cosa farò? - March 2002
Terra! All'alba finalmente le luci di Antigua
La traversata è compiuta, "cosa fatta, capo ha"...La transoceanica secondo Patrizio
Un'intervista su come ci si sente ad aver attraversato l'AtlanticoPrimo giorno da terrestri a Antigua
Una giornata senza fare niente, indispensabile dopo 16 giorni di mare apertoAntigua, come un'Alabama on the beach
Prime impressioni sull'isola, mix di Caraibi e vecchia InghilterraPartenze e arrivi, salutiamo Cino Ricci!
Cino ne sa: del mare, della vita, delle persone. Al suo posto arrivano Cesare e BalloCuriosità e scoperte
Cesare, Ballo e Walter arrivano su Adriatica con... le valigie rigide!Adriatica non è un Intercity!
Le contraddizioni di un equipaggio a doppia vocazione, un po' marinai un po' noTappa a Tortola un tuffo nella natura
Il rasta-di-Rastignano Ballo incontra il rasta-doc-caraibico ShalomDelfini, arte e storia. Intensa Tortola
Incontri interessanti e scoperte, una tappa importante prima di ripartire per CubaRotta su Cuba, ma il gennacher si rompe
Siamo sempre di fretta, con programmi al minuto e la barca... si vendicaIl vento è tornato, tour de force verso Cuba
Conosciamo meglio Cesare e Ballo, due interpreti, non solo di canzoniL'avvolgifiocco dà forfait, che manovra!
30 nodi di vento e problemi col genoa... manovre azzardate e un miracoloSosta di emergenza all'Isola de La Vache
Un isoletta sperduta di Haiti, "dimenticata" dalla globalizzazioneHaiti: l'incontro con Suor Flora
Una "suora no global" all'Isola della VaccaL'alba caraibica è spettacolare
Circondati da barche bellissime, fatte con pezzi di riciclo e vele arlecchino di stoffa diversaAdriatica arriva a Santiago di Cuba
Dopo i controlli di rito salutiamo i Lunapop e diamo il benvenuto a Syusy e Zoe!A Cuba celebriamo il Va Pensiero Day
Anche qui Giuseppe Verdi è stato fin da subito un mito. Syusy se la cava con la lirica?Gli ozii di Capua, a Santiago la ciurma non si tiene!
Tutte le sere c'è una festa, il capitano sbraita, ma possiamo capire...Altri imprevisti, sosta a Cajo della Luna
Dove siamo stati inseguiti dai mosquitos, ma ripagati dal tramontoMa dov'è questa Tortuga?
Cercando questo ristorante-galleggiante, la ciurma si imbatte in Natale. E in molti squali...La famiglia Brambilla in vacanza
Attraverso i Giardini della Regina. E Syusy vuole fermarsi... dentro a un cartolina.Rotta su Cienfuegos e poi a Sancti Spiritu
Ma non prima di una bella immersione per scoprire dove Adriatica riesce a passareVela senza frontiere da Bologna a Cuba
A Sancti Spiritu incontriamo i gruppo di volontariato civile sull'isolaUn po' di noia a bordo...
Senza vento, si naviga a motore. Con un lieve mal di mare e un po' di tedioA Nuova Gerona c'è la Festa del Pompelmo
Dopo navigazione noiosa e lavoro un'inaspettata allegra accoglienzaDirezione Messico (con qualche stop)
Controlli burocratici, attese per ricambi, ma anche cene in compagniaSott'acqua con Deborah Andollo
All'Isola della Gioventù l'occasione di fare sub con una primatista mondiale per maestraBrevi news: navigazione verso il Messico
Una leggera onda al traverso rende la vita di bordo un po’ scomoda, ma tranquillaSyusy e Patrizio salutano Adriatica...
Per un mese le strade si dividono, a bordo Giobbe, gli altri a terra a L'Avana poi a casaIl virus del velistapercaso, navigando verso Cozumel
L'amore per il mare ha colpito anche i minatori-montatori Giacomo e Giovanni!Primo diario di Giobbe: che Dio ce la mandi buona!
La famiglia Covatta prende il comando di Adriatica, come va?Gli ammutoliti del Bounty
Prima giornata a bordo per la famiglia Covatta nel mare dello YucatanImpressioni, immagini e ricordi di Syusy a Cuba
"Perché questa gente ha della poesia, questa è proprio un'isola poetica"La pietà del comandante a Cancun
Ci concede un giorno di terra, ma il sole dei tropici non perdonaA chi serve lo shampoo?
Con grande difficoltà, si scende a terra! - April 2002
Syusy parla del viaggio a Cuba
Il fascino della Santeria, L'Avana e Santiago, autostop e Pinocchio!A Pasquetta di nuovo in gita a Cozumel
Amena isoletta da cui siamo scappati 2 giorni fa dicendo: "qui non metteremo mai più piede"Allora la vita ci sorride!
Remare controcorrente e chiedere aiuto a una moto d'acqua. Check.Giochiamo a scotta?
Avvincenti e pericolosi giochi di bordo della famiglia CovattaSono sempre i migliori che se ne vanno...
...invece questa volta andiamo via noi! Firmato, famiglia Covatta.L'equipaggio si dimezza, rotta verso Panama
Il Comandante saluta la famiglia Covatta, e la coppia Giacomo & GiovanniFinalmente il vento è tornato!
Navighiamo lungo le coste del Messico, nuovo acquisto a bordo Antonella detta ZoomGiobbe Covatta: il mio Yucatan!
Un'intervista a Giobbe, fresco fresco dall'esperienza messicana a bordo di AdriaticaRotta su Panama! Con imprevisti
Possibile che un uccellino si infili nell'unico buco lasciato dai falegnami? Sì.Attenti ai pirati!
Riceviamo notizie poco rassicuranti, occhi aperti e doppi turniLezioni di spagnolo a bordo
Vanni si cimenta con letture in lingua, c'è qualcosa sotto... Il Capitano indaga.In navigazione, ma con un filo di vento
Andiamo verso Panama, adeguandoci ai capricci del tempoVai con la spaghettata notturna!
In attesa di passare il Canale di Panama... muy peperoncinoIn stallo a Panama. "Forza Abbagnale!"
Problemi col pescaggio, problemi con il tender: insomma, tiriamo fuori i remi...I lavori prima di passare il Canale
Tutti a rapporto! Dopo la traversata Adriatica è da rimettere a nuovoIl materasso ha preso il largo...
Non ci si può distrarre un attimo, chi lo recupera adesso?Continuano i lavori... tra nuove amicizie
Adriatica non sembra più un'officina e sta tornando simile a una barcaTrecce e costumi da bagno
Mentre Marco e Vanni sono a Panama, Marianna si fa fare una "messa in piega"!Per Adriatica ancora manutenzioni
Verniciamo, grattiamo, carteggiamo, lucidiamo, oliamo...Cercasi generatore disperatamente
Le infinite telefonate di MarcoAnche il corto circuito!
Dopo l'ennesimo imprevisto i nostri chiedono l'aiuto da casaSei pronto a attraversare il canale di Panama?
Intervista a Giorgio Comaschi su Adriatica nella tratta Panama GalapagosGiorgio Comaschi a bordo!
Prime impressioni del nuovo velista per caso imbarcato a ColonFuso dai fusi e con la testa piena di sonno
Primi giorni di Comaschi su Adriatica, in piena stagione delle pioggeIntanto Patrizio va in Venezuela
Una deviazione fuori rotta, a Los Roques, prima di ritrovarsi alle GalapagosFacciamo un giro per Colon
"C'è un senso di ultima spiaggia che rende tutto molto interessante"Adriatica contesa tra jazz e samba
Lotte musicali fra i membri dell'equipaggio, mentre il caldo cuoceUn'avventura assieme agli indios
In canoa sotto al temporale e poi al villaggio. Giorgio è entusiastaLa storia del Venezuela: Agostino Codazzi
Un eroe italiano o sudamericano?Viva il clima da comitiva di pullman!
In attesa del permesso per attraversare il canale su Adriatica si balla e si rideGiriamo un giallo a puntate!
Un'idea un po' folle, di Comaschi "Il Grigio" e della "spia" MariannaFinalmente lungo il Canale di Panama
Il racconto passo-passo di Giorgio
Sei pronto a attraversare il canale di Panama?
23 April 2002 ore 21:00
Abbiamo intervistato Giorgio Comaschi, su Adriatica dal Canale di Panama all'altro Oceano, il Pacifico, fino alle isole Galapagos. Gli chiediamo, data la forte e lunga amicizia che lo lega a Pat e Syusy da una vita, se questi due sono riusciti a fregarlo ancora una volta...
Giorgio: "No", (ride), "siamo tutti dei complici quando facciamo queste cose, certo con loro c'è sempre stata una grande affinità fin dai tempi del primo Gran Pavese Varietà, quando era da tanti anni che facevo il cabarettino. Perché devi sapere che io nasco come giornalista, ma poi ho sempre avuto la passione del cabaret, delle cose spettacolari su Bologna. Loro sono arrivati - Patrizio da Mantova e Maurizia (Syusy) da qui - ed erano una cosa nuova, abbiamo fatto delle performance insieme, io ho seguito tutto il loro iter del Gran Pavese, poi chiaramente, facendo il giornalista, non ho potuto seguire sempre la baracca perché ero molto legato al giornale. Ho scritto per il Corriere dello Sport e poi per Repubblica. Ma con Pat e Syusy ci siamo sempre tenuti in contatto, siamo dei cittadini del centro di Bologna, i nostri figli si conoscono. E poi è successo che siamo andati in Argentina, perché Guccini erano anni che voleva andare là e ha proposto a Patrizio di fare un viaggio di Turisti. Quindi siamo andati tutti assieme e ci siamo divertiti molto, sono state delle belle puntate, poi al ritorno siamo andati a scuola di tango, anche con Francesco. Per cui, adesso quando Patrizio mi ha telefonato per chiedermi se volevo andare al suo posto in barca, ho accolto la proposta con gratificazione, se lui ha pensato a me come persona adatta a fare questa cosa, io ho motivo d'orgoglio, anche perché sarò l'autore di me stesso, nel collegamento dei cinque minuti. Patrizio dice che ho una chiave giornalistica che potrebbe essere utile, oltre alla chiave divertente, quindi sarà un matrimonio perfetto."
Tullia Benati: Ma dopo avere messo giù il telefono, cosa hai pensato?
Giorgio Comaschi: All'inizio, di primo acchito, ho pensato "Accidenti, ho paura!" e "Sulla barca io non è che ho grandi dimestichezze". Ho una vita da barca di fiume, io sono un galleggiante del Delta del Po, da anni ho una piccola barca, una pilotina di legno, e fra i canneti del Faro di Goro vado in giro a cercare le anguille, ma non pesco neanche. Insomma ho questa ex-vita di gommone a Ustica, ho fatto anche dei mari, però mai su barca a vela. Ho perlomeno capito che non soffro il mal di mare, però sono pronto anche a soffrirlo, se avrò la nausea, vabbè me la terrò, nel senso che non me ne frega niente, starò male, tanto di mal di mare non è mai morto nessuno.
Ieri sera ero all'Osteria con un mio amico e mi ha detto: "Ah, ti fanno fare il pezzo più difficile di tutto!", a causa dei venti forti -credo-, ma io non so neanche a cosa si riferisca... La barca a vela ha bisogno di vento, no? E poi non è che mi possa spaventare perché ci sono dei venti, se una barca a vela si deve spaventare per i venti ?! Non credo sia tutto questo dramma, e poi quel che è, è. Non voglio fare quello che sta in bonaccia a prendere il sole... non ho intenzione di fare quello che sta in vacanza.
TB: Allora è per te più un lavoro o più una vacanza questo viaggio su Adriatica?
Giorgio: Prima è un lavoro, poi è un lavoro piacevole, e il lavoro quando è piacevole è una vacanza. Quando per quattro anni ho fatto il programma "La Zingara", andando in giro per le piazze d'Italia, quella era una vacanza. Quando vado in vacanza a Milano Marittima con i miei due figli è un lavoro. Lì in barca sarà un lavoro perché mi piace l'idea di mandare dei cinque minuti carini, ma tutto questo guardando dei bei posti, quindi...
TB: Segui Velisti in TV?
Giorgio: Guardo Velisti, specialmente quello della domenica sera. Mi piace molto, capisco a volte Patrizio e le sue preoccupazioni. Una volta mi ha confessato: "La vedi la mia preoccupazione latente? Perché le cose in barca in realtà sono mie, se si rompono le pago io. A te, se ti si rompe una cosa, un fiocco, una vela, te ne frega molto meno..." Allora gli ho sorriso, è vero. Comunque mi piace molto il taglio delle puntate, anche se io non so se riuscirò a mantenere lo stesso, darò il mio. Sarà un po' diverso, sarà molto più legato alle mie esperienze della diretta, qualche volta userò anch'io il fuoricampo come fa lui. Questa trasmissione è una cosa assolutamente nelle mie corde e nella mia chiave, per cui l'accetto con grande piacere professionale, anche perché sto cercando di cambiare un po' l'asse della mia televisione, da quella popolare che ho fatto finora (due anni di "Carramba", quattro di "Zingara", un anno di "Fatti vostri") ad una televisione che sia un po' più la mia, in cui mi riconosco di più, con più giornalismo... quindi "Velisti" casca a pennello.
Ho già delle idee: quella di scrivere molto sui diari di bordo e di far vivere molto l'equipaggio, che è l'unica cosa che anche Patrizio mi ha detto. Lui l'ha fatto poco, ma io lo farò di più... mi porterò a terra qualcuno, lo porterò a fare una scena di spionaggio a Panama... insomma cercherò di tenere l'equipaggio in primo piano, di farli diventare protagonisti insieme a me. Io sono un tipo curioso, voglio sapere perché loro sono lì, i loro genitori da piccoli che cosa hanno fatto, perché loro vivono nel mare dove tutto si muove se io vivo a terra dove tutto è fermo, insomma voglio farli parlare e sicuramente con me loro parleranno di più.
TB: Sei preparato sulla storia dell'Itzmo di Panama, sulle controversie politico-diplomatiche del Canale, ecc.?
Colto un po' in contropiede, Giorgio ammette: Sono andato stamattina a prendere una guida di Panama ed era finita perché si vede che gli altri che devono partire l'han comprata prima di me, allora ho ovviato per il momento comprando "Il Sarto di Panama", il film, tratto dal famoso omonimo libro di spionaggio di John Le Carrè. Ora so ancora poco di Panama, ma prometto che mi documenterò. Anche perché Panama mi dà l'idea di un crocevia di spie, mi dà l'idea di gente sempre un po' losca, di un passaggio traverso-diagonale del mondo. Ho un sacco di curiosità su quel posto: voglio capire perché il cappello di Panama è di Panama, ad esempio. Tutto quello che è la mia curiosità cercherò di vederla e di farla vedere.
L'ultima domanda è di rito: Giorgio, ci fai i Tarocchi per Adriatica?
Giorgio: Le carte, in realtà, non le so fare, non le sa fare neanche Cloris, però la prima carta che mi viene subito in mente pensando ad Adriatica è la Temperanza, che è una carta vera dei tarocchi. Mentre quella che mi inventerei è la Luna blu... Luna rossa c'è già stata... Blu perché è il colore del mare. Ah, e mi porterò la carta originale della Luna Nera in barca, dicono che porti fortuna...
Speriamo bene!