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Grenada, isola delle spezie con una storia difficile

22 July 2006 ore 18:00

Veleggiando per i Carabi non abbiamo ancora parlato degli uragani che colpiscono periodicamente l'area del Golfo del Messico: iniziamo da Grenada che nel 2004 venne colpita dall'uragano Ivan che danneggiò circa il 90% degli edifici, con venti di oltre 200 chilometri orari; è stato così potente che è stata registrata l'onda più alta mai generata da un evento atmosferico, oltre 27 metri di altezza.

Tuttavia l'isola di Grenada, isola vulcanica di 311 Kmq che forma l'omonimo Stato, è conosciuta soprattutto per le sue bellezze naturali e per le sue spezie, tanto che è stata battezzata "isola delle spezie" ed ha la noce moscata come emblema della sua bandiera. Le spezie costituiscono la vera anima dell'isola (da visitare il Dougaldon Spice Estate) che ha l'aroma del chiodo di garofano, dello zenzero, della cannella e soprattutto della noce moscata, la Myristica fragrans dei botanici, che era un lusso nell'Europa del secolo XVII e che si pensava possedesse virtù terapeutiche, che andavano dalla cura del raffreddore a quella della peste.

 

Poi ci sono le grandi spiagge come la Paradise Beach con sabbia rosa e una fitta vegetazione che la circonda o la Grand Anse, vicina alla capitale St.George. Vicino alla capitale, sotto il mare, alla profondità di circa 50 metri c'è anche un piccolo "pezzo" d’Italia: la nave Bianca C. affondata nel 1961 ed oggi meta subacquea fra le più frequentate dell'isola. Un avvertimento per i turisti più sprovveduti: vicino alle spiagge si trovano gli alberi dell'Hippomane Mancinella, una pianta che ha frutti simili a piccole mele, ma tossici; nonostante gli avvisi di pericolo, c'è sempre qualche turista che non resiste all'assaggio.

 

La capitale St.George (30.000 abitanti) è caratterizzata dalle case in pietra e mattoni con tetti vivaci, ricoperti da tegole rosse, e dal suo splendido mercato delle spezie del sabato. Il 14 e 15 agosto vi si svolge un vivace Carnevale.

Questo piccolo angolo caraibico ha avuto tuttavia, anche recentemente, una storia tormentata: già dal XVII secolo vi fu un'occupazione contrastata di francesi e inglesi, che si risolse come al solito con l'eliminazione del terzo incomodo più debole, i caribi, i cui ultimi esponenti, piuttosto che arrendersi agli odiati bianchi, preferirono gettarsi dalle scogliere di Sauters Bay nel 1651. I francesi conservarono l'isola fino al 1762, poi prevalsero gli inglesi che dal 1877 la proclamarono formalmente lo colonia: divenne indipendente nel 1967.

Ma come spesso accade l'indipendenza non ha segnato l’happy end. Si è instaurato infatti un regime autoritario, che è stato rovesciato nel 1979 da Maurice Bishop. I suoi orientamenti socialisti e l'aver chiesto aiuto a Cuba per la costruzione dell'aereoporto internazionale, non piacquero tuttavia agli USA che sotto la muscolare presidenza di Reagan invasero l'isola nel 1983 e vi rimasero due anni (nel frattempo c'era stato un colpo di Stato militare che aveva deposto Bishop e portato al potere per poco tempo elementi castristi).

Un piccolo puzzle politico che ha fatto di Grenada l'ultima vittima della guerra fredda ed i cui effetti si avvertono ancora oggi.


I ragazzi della 4°A

Liceo scientifico tecnologico Mattei

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