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I lavori si sono dilungati, ma fra poco ripartiamo

17 March 2003 ore 11:00

So di essere parecchio in ritardo con le ultime notizie da Auckland, ma la data della partenza di Adriatica si avvicina e le cose rimaste da fare, invece di ridursi, tendono ad assumere in queste occasioni  aspetti un po' frenetici. La sosta in cantiere della "Rossa" e' stata molto piu' lunga del previsto: pensavamo di cavarcela in una decina di giorni, ma il maltempo ci ha giocato contro e ha rallentato tutti i lavori. Essendo in Nuova Zelanda, quando parlo di maltempo mi riferisco sempre a venti attorno ai 30-40-50 nodi e piogge continue e violente!

In definitiva siamo rimasti fuori dall'acqua quasi tre settimane e solo da pochi giorni abbiamo fatto ritorno ad Auckland, al villaggio dell'America's Cup. La Coppa, come si sa, e' stata rovinosa per i kiwi e trionfale per gli  svizzeri. Le voci che girano sulle cause reali che hanno portato a questa disfatta neozelandese sono molte e varie, ma la verita', per ora, la sanno solo in pochi. La scusa ufficiale e' stata che il team in allenamento non aveva mai spinto troppo la barca con maltempo e soprattutto che non c'era mai stata la "pressione" della regata. Il che suona un tantino ridicolo!

La fine della Coppa ha significato la partenza di molti superyachts ormeggiati come noi al centro del Viaduct e il cambiamento totale dell'atmosfera concitata che regnava durante le regate. Adesso tutto e' tranquillo, i ristorantini sono molto meno affollati, il via vai dei curiosi e' ridottissimo ed e' in atto una smobilitazione generale.

 

 

Dopo quasi cinque mesi di permanenza, se ne e' andata anche l'Amerigo Vespucci. La citta' di Auckland le ha reso un doveroso omaggio e, tra i vari discorsi di addio, il sindaco ha ricordato quanti cuori infranti si sono lasciati dietro i numerosi marinai e cadetti. Quando la nave ha staccato gli ormeggi, infatti, le ragazze in lacrime, inconsolabili, erano parecchie!

A noi rimane il rincrescimento di non essere riusciti ad organizzare un'uscita in mare con alcuni di loro: purtroppo il giorno finalmente prescelto dal Comandante Guglietta  coincideva proprio con quello del nostro alaggio! Vi ricordate che avevo parlato del Prof. Giorgio Budillon, il fisico-oceanografico che faceva parte di una spedizione in Antartide?  Ebbene, la nave Italica ha lasciato i ghiacci del Polo Sud dopo due mesi di ricerche e di lavori e se ne sta tornando in Italia. Durante lo scalo a Christchurch, nell'Isola del Sud della Nuova Zelanda , Giorgio Budillon ha approfittato per saltare su un aereo e per raggiungerci ad Auckland. Lo accompagnava un insigne geologo, il Prof. Sergio Tucci, anch'egli impegnato nella spedizione antartica. Giorgio e Sergio, molto informali e assolutamente "alla mano", sono stati qui in citta' tre giorni, felici di poter stare finalmente all'aria aperta, strinandosi per benino sotto il sole ancora caldo della Nuova Zelanda (per dovere di cronaca devo aggiungere che sono stati molto fortunati, perche' ieri sera, due giorni dopo la loro partenza, Gigi e io abbiamo acceso la stufetta  in barca!!). Potete immaginare quante cose interessanti e straordinarie ci hanno raccontato, tutte corredate da foto stupende. Siamo stati molto contenti di conoscerli e cercheremo di creare in futuro le condizioni per ritrovarci insieme.

Bene, dopo questa breve pausa di chiacchiere e di notizie torno ai mille preparativi per la partenza di Adriatica, che dovrebbe avvenire ormai fra meno di un mese. Il viaggio di ritorno a grandi linee e' delineato. Ci aspettano l'Australia, l'Indonesia, la Thailandia, l'India, il Mar Rosso e il Mediterraneo.
A presto per gli ultimi aggiornamenti!

 

 

Irene

Skipper di Va' Pensiero e ora di Adriatica

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