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Il sogno di Laura
Dicembre 2009
Nei giorni scorsi una singolare notizia ha conquistato i giornali e le edizioni online di tutto il mondo: la baby velista olandese Laura Dekker (14 anni), che sogna di diventare la più giovane velista a fare un giro del mondo in solitaria, è scappata di casa ed è stata ritrovata nelle Antille olandesi. Riconosciuta dopo tre giorni da un abitante dell'isola di Saint Martin, è stata poi riportata a casa.Per capire meglio la vicenda, bisogna sapere che a settembre il Tribunale di Utrecht le aveva proibito di partire, arrivando anche a togliere la patria potestà al padre, fermo sostenitore del sogno della figlia.
La storia di Laura non poteva non scatenare le reazioni di velisti e genitori, che si sono schierati contro o a favore della ragazzina... Anche Patrizio ci ha detto la sua!
"Gli articoli giornalistici non sono chiarissimi: prima si parla di traversata, poi di due anni di navigazione: Laura Dekker, la ragazzina olandese voleva attraversare "solo" l'Atlantico o avrebbe voluto fare un intero Giro del Mondo? E, nel secondo caso, su che rotta? Una rotta senza scalo, a sud dei Capi, lungo latitudini molto alte e a rischio iceberg? Oppure secondo la rotta classica del Giro del Mondo, lungo l'equatore?La cosa cambia, e di molto. In un caso sarebbe stato un viaggio pericoloso e assurdo per una ragazza, nell'altro ci sarebbero state molte tappe, tra loro distanti massimo 20 gg di mare aperto, in condizioni climatiche sempre abbastanza buone. L'articolo parla di due anni di viaggio, quindi credo si tratti appunto della seconda ipotesi. Certo: anche la minima dose di buonsenso paterno mi suggerisce di dire che a 14 anni si va a scuola, e non si corrono rischi di nessun tipo. L'idea di mia figlia, da sola, in mezzo al mare, mi uccide. Ma mia figlia è appunto... mia figlia. La ragazzina olandese invece è nata in barca, in Nuova Zelanda. Forse per lei le cose sarebbero state differenti. E poi, che tipo di assistenza avrebbe avuto? Che termini di sicurezza?Va beh, alla fine mi arrendo: sottoscrivo pienamente il generale sentimento di condanna del padre di Laura che avrebbe assecondato il suo folle gesto, e così sia...Eppure... Mah... non so... Vedo mia figlia, che ha più o meno l'età di Laura, e che in questo momento sta faticando a studiare l'Ariosto, l'Aoristo e i verbi della XVI dinastia latina (o erano i Faraoni?), la vedo soprattutto penare nella ricerca di una sua identità, di un suo vero interesse profondo dentro a una scuola ottima ma che ben poco si adatta alle sue aspirazioni e che coltiva poco i suoi talenti... e penso che sarebbe bello se avesse la forza di partire per un Giro del Mondo da sola. Io potrei sempre farle uno scherzo: imbarcarmi con lei, a sua insaputa, come clandestino, e poi in mezzo all'Atlantico, vomitando, farle la bella sorpresa! Sì, lo so: al padre di Laura hanno assegnato d'ufficio uno psicologo-assistente sociale, ma anche a me non farebbe male...
Patrizio (velista per caso)"
E voi cosa ne pensate?