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L'arrivo a Ancona

6 May 2008 ore 05:00

Ore 05:00 LT

 

Entriamo nel porto di Ancona. E' l'alba e il sole non è ancora salito da dietro l'orizzonte a est. L'aurora è bellissima. La notte si è completamente pulita ed ha lasciato spazio ad un cielo terso che già si annuncia azzurro prima di essere visibile. Il nero diventa blu notte. Le luci delle banchine sono oramai imponenti fasci gialli riflessi dalle onde e segnano la rotta di ingresso al porto come una strada scintillante. Improvvisamente Carlotta mi fa segno, indicandomi con la mano un peschereccio che è in rotta di collisione a prua. Un piccolo e deciso gesto delle braccia e Adriatica accosta a dritta. Il peschereccio accosta a sinistra e, senza nulla dirsi, ci sfiliamo di fianco con la tranquillità acquisita di chi va per mare e conosce le regole. Dietro di lui una quantità di altri pescherecci, piccoli e grandi, sfuggono veloci dalla bocca del porto cadendo in tutte le direzioni del mare, come un sacchetto di biglie improvvisamente e involontariamente aperto. Escono tutti nonostante il vento da maestrale tenda a rinforzare, segno che ci sarà buon tempo e resterà una brezza. I pescatori sanno.

Ci annunciamo sul canale 12 della radio di bordo: "Ancona Port Control da veliero Adriatica" "Avanti Adriatica" "Buongiorno, chiediamo istruzioni e il permesso di ormeggiare al molo 17"... e via così in una comunicazione che sembra di routine, ma che in realtà scalda il cuore ad ogni marinaio che rientra in porto. Nascosto tra le parole del rigido gergo tecnico si coglie il benvenuto che ogni operatore da agli equipaggi in arrivo. Il porto come porta di accoglienza, dopo le fatiche del largo. E' sempre stato così. "Grazie operatore, stand-by canale 16 e buona guardia".

 

Accostiamo discretamente ad una banchina provvisoria. Più tardi ci sposteremo sul molo 17. Poi ci buttiamo in cuccetta per un paio d'ore di sonno rubate ad una bella mattina di primavera.

La prima tratta della Fisica in Barca 2008 è iniziata. Adriatica si è comportata benissimo. Mattia, Carlotta e i nostri amici di Monfalcone hanno fatto miracoli per ripristinare in tempo la sala macchine.

Grazie.

 

Filippo Mennuni

Skipper di Adriatica

 

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