Le feste se ne sono andate portandosi via i molti amici che erano venuti a trovarci dall'Italia. Mancando da casa da diversi mesi, Gigi e io siamo stati ovviamente molto contenti di rivederli e abbiamo soprattutto apprezzato lo sforzo che hanno fatto per affrontare un viaggio cosi' lungo e faticoso da assorbire. Il tempo e' di nuovo molto brutto, il che ha in parte contribuito a rendere meno pesante il distacco da questa strana estate australe. Domani cominciano le regate per la finale della Louis Vuitton Cup e già ci sono tutte le premesse meteorologiche per disturbare l'avvenimento!

Il giorno 7 c'è stato il tanto atteso "unveiling", il momento pubblico in cui le tre barche rimaste in gara hanno finalmente svelato i loro "segreti" relativi a scafi e a chiglie. Niente sorprese per Alinghi e Oracle, mentre Black Magic ha mostrato un'innovazione (non del tutto inattesa e sconosciuta) che dovrebbe essere molto performante e permettere ai neozelandesi di allungare leggermente le linee d'acqua, incrementando la velocità. Non mi dilungherei in spiegazioni troppo tecniche, perché sono sicura che gli appassionati saranno sicuramente già al corrente di tutti i dettagli.

Ritorniamo piuttosto ad Adriatica che ha vissuto, come sempre, un andirivieni continuo di italiani felici di mettere i piedi a bordo della famosa "rossa" dei Velisti per caso. Siamo usciti in mare un paio di volte, ben contenti di soddisfare il desiderio di Sandro Bottazzi di vedere all'opera la sua creatura (come dicevo nel mio ultimo rapportino, Sandro e' uno dei papa' di Adriatica).

Nel suo soggiorno qui ad Auckland, il simpatico armatore, accompagnato dalla moglie Lorella, ha potuto fare un check abbastanza completo della barca, dei lavori che Gigi e io abbiamo fatto fino ad ora e di quanto è ancora necessario fare prima della prossima partenza prevista per maggio. Abbiamo parlato a lungo della rotta che Adriatica percorrerà per il suo ritorno in Italia, dei posti da visitare e delle centinaia di cose interessanti da vedere, filmare e proporre ai numerosi spettatori-sostenitori.

Continuano i nostri rapporti di ottimo vicinato con l'Amerigo Vespucci. L'uscita in mare con a bordo alcuni dei cadetti è ormai imminente. Ci hanno anche concesso il privilegio di una visita davvero speciale all'interno della nave, mostrandoci la sala macchine (Gigi era al settimo cielo!), le affascinanti sale degli ufficiali arredate con gusto ed eleganza e raccontandoci storia, aneddoti e avvenimenti che hanno costellato la lunga vita dell'imbarcazione. Una curiosità fra tutte? Lo sapevate che ogni giorno, ma proprio ogni giorno, alla una di notte i cuochi di bordo sfornano metri e metri di pizza? Questo è uno dei motivi per cui speriamo di percorrere un tratto del ritorno verso l'Italia di conserva con loro.

Ciao a tutti, ci sentiamo presto!

Irene

Skipper di Va' Pensiero e baby sitter di Adriatica