Navigare nei canali cileni
Consigli per stare bene in barca
Consigli per stare bene in barca /2
La borsa del marinaio
Leggere il cielo dell'emisfero australe
Dove punta la bussola?
I bollettini meteo
Le correnti - Seconda parte
Le correnti - Prima parte
La navigazione oceanica
Pulizie invernali
La navigazione oceanica
Di Filippo Mennuni
La navigazione oceanica ha delle caratteristiche ben distinte da quella che abitualmente compiamo in Mediterraneo o lungo costa durante le nostre vacanze estive o nei week-end di mezza stagione. La preparazione della barca e dell'equipaggio comportano un'attenzione diversa ed é importante prevedere necessità sia personali che nautiche a lunga scadenza. I pezzi di ricambio di armo, motore, pompe e impianto elettrico saranno conseguenti alla lunghezza del viaggio e ai luoghi che si visiteranno. Non sarà sempre facile reperire i ricambi necessari. A volte sarà impossibile persino procurarsi una lampadina delle luci di via. Di importanza capitale é la preparazione dell'equipaggio. Rimanere in mare per una, due o addirittura 3 settiamane non ha lo stesso effetto sugli uomini che starci per una traversata di un paio di giorni dalla Liguria alla Sardegna o alle Baleari, anche e soprattutto se c'é cattivo tempo. Psicologicamente in un mare come il nostro si é sempre a "portata" di un porto, quindi in poche ore, in caso di problema, si può rientrare e trovare assistenza.
In Oceano, una volta partiti, spesso non é più possibile tornare indietro a causa delle correnti e dei venti. Quindi bisogna contare solo su se stessi. In Mediterraneo non si sarà mai a più di 100 miglia di distanza da una costa. In Oceano ci si allontanerà di migliaia di miglia da ogni assistenza. A una distanza superiore alle 400 miglia nessun elicottero potrà dare soccorso, e gli aerei potranno solo sorvolare l'imbarcazione in difficoltà senza posarsi. Solo una nave dirottata dalla propria rotta potrebbe aiutare chi é in difficoltà, ma potrebbero volerci giorni finché arrivi. L'organizzazione del tempo, dei turni, del riposo, della cucina e della qualità e varietà del cibo sono aspetti prioritari che lo skipper di una barca che affronta lunghe navigazioni non deve sottovalutare. Deve inoltre conoscere i componenti dell'equipaggio e sapere quanto può contare su ciascuno di loro, quali sono i punti deboli e quelli di forza, la resistenza e l'adattabilità. Non ultimo, un buon comandante deve conoscere i "propri" limiti e quelli della barca.
Lo studio della metereologia generale per la zona che si navigherà e per quel periodo specifico dell'anno sarà obbligatorio. Si procurerà di avere accesso a bollettini meteo aggiornati e affidabili. I mezzi che lo aiuteranno in questo sono: radio, Inmarsat, telefax, internet, mail, telefono satellitare a seconda del budget e dei mezzi presenti a bordo. Ma la scelta della rotta e l'opzione per rispondere ad un peggioramento del tempo saranno a sua sola e unica discrezione. Nessun porto dove riparare e nessun altro con cui dividere la responsabilità: lo skipper é il solo responsabile delle scelte per la propria barca. Ecco che vi ho raccontato in breve le principali differenze tra la navigazione costiera e quella oceanica. Ma...la principale differenza la fanno gli uomini!