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Manifesto della nautica solidale
Cari VPC,
per chi in questi giorni ha messo i remi in barca per dedicarsi completamente alle classiche attività delle feste, vi aggiorniamo sul viaggio che Andrea Stella ha intrapreso qualche settimana fa. Stiamo infatti continuando a seguire il suo viaggio verso Miami per l'impresa “I diritti solcano l'Oceano”. Dopo i festeggiamenti per il Natale a Gibilterra, il catamarano accessibile è ripartito verso l'Atlantico e nei giorni scorsi ha navigato lungo le coste del Marocco.
Prendiamo spunto da questa avventura per approfondire un po' il discorso legato alla vela solidale e vi parliamo del Manifesto della nautica solidale. Presentato ufficialmente la scorsa estate, è un'iniziativa che nasce dalle azioni dell'Autorità Portuale Nord Sardegna, che ha varato un'ordinanza che prevede una quota di posti barca pari al 3% riservati e attrezzati per soggetti (persone fisiche o giuridiche) disabili e/o appartenenti alle categorie protette. Partendo da questo punto fermo, l'Unione Vela Solidale ha stilato un vero e proprio Manifesto composto da 7 punti fondamentali, che rappresentano – come scrivono i rappresentanti dell'UVS – un punto di partenza “per raggiungere obiettivi che potrebbero sia dare giovamento a chi è svantaggiato, sia sviluppare la nautica da diporto e il turismo accessibile, nel suo insieme.”
Riportiamo i sette principi presenti sul documento:
1. destinazione di un numero adeguato di posti barca a disposizione dei diversamente abili che vogliono utilizzare i porti per la loro attività nautica;
2. installazione di bagni pubblici, e impianti di sollevamento per persone diversamente abili e ausili specifici per la fruibilità del patrimonio culturale del nostro ambiente;
3. abbattimento delle barriere architettoniche e adeguamento delle banchine di approdo, in considerazione anche del flusso delle maree. Barriere che si frappongono, anche se le barche vengono particolarmente adeguate a spesa dello stesso disabile;
4. riduzione dell’IVA sui prodotti e sulla manodopera per i lavori di abbattimento delle barriere sulle imbarcazioni di proprietà dei diversamente abili e nei porti;
5. abbattimento dei costi di stazionamento e dei posti barca per quelle associazioni che promuovono attività in mare, comprese quelle subacquee, per i diversamente abili;
6. audizione delle Commissioni parlamentari “Ambiente, territorio, infrastrutture e trasporti”, “Affari sociali” e “ Turismo “, di Camera dei Deputati e Senato, per proporre la creazione di Osservatorio su accessibilità, sport e disabilità, centralizzate e periferiche ivi comprese Parchi Nazionali;
7. proposta di una Legge Quadro finalizzata a razionalizzare le competenze dei porti e delle strutture ricettive in ambito nazionale, ma soprattutto ad armonizzare la proposta di destinazione delle quote di posti barca per disabili e strutture d’interfaccia con il territorio, in modo omogeneo in tutte le Regioni.
Per maggiori informazioni, vi rimandiamo direttamente al sito dell'Unione Vela Solidale, dove potete leggere l'intero documento.
Buon vento!
Serena Canu
Redazione di Velistipercaso.it