- 2005Chi sono Bobo e MaryRoberto Innocenti e Mary Milanesi sono gli skipper di Adriatica durante la Fisica in Barca nel 2005Fisica in barca 2005Nell'Anno Mondiale della Fisica la prima edizione di Fisica in BarcaIl Guestbook degli studentiChe esperienza! Una classe-laboratorio per fare esperimenti in mezzo al mareLa parola agli studenti di BariLa vela, una passione che... non sapevamo ancora di avere!
- 2007Fisica in barca 2007Il calendario delle tappe del giro d'Italia scientifico di Adriatica insieme a INFNLa fisica per amica......ci aiuta a orientarci in mare e a capire perché la barca galleggia!La tappa di GenovaUn resoconto per immagini, a bordo anche un Premio Nobel!Dal diario degli studenti di GenovaQuando la Fisica in Barca incontra il Festival della Scienza!Un Premio Nobel a bordoSu Adriatica è salito Jack Steinberger del Cern di Ginevra, Nobel per la Fisica del 1988.La navigazione da Genova a RosignanoCos'è tutto questo vento? Siamo tornati in Patagonia?La tappa di Rosignano SolvayIl secondo approdo per il giro d'Italia velico scientifico di Adriatica è a Rosignano, un posto che conosciamo molto bene!La tappa di NapoliAdriatica arriva a Mergellina, ad aspettarla gli studenti aspiranti velistipercasoIl rivelatore di raggi cosmiciNe abbiamo uno su Adriatica! A cosa serve? Proviamo a capirlo...Gli scienziati sono... persone contente!Questa è la prima delle "nozioni" che cerchiamo di trasmettere ai giovani che salgono a bordo durante Fisica in BarcaDal diario di bordo degli studentiAndrea Apolito, studente napoletano, ci racconta come si è trovato a bordoBloccati a Vibo Marina!L'attraversamento dello Stretto di Messina è andato, ma il tempo è brutto e Adriatica deve aspettare...Le tappe saltate...Il maltempo ci costringe a saltare le tappe in Sicilia e in Puglia... Recupereremo!Gente di mare, gente di portoAdriatica è bloccata a Vibo Marina e l'equipaggio scende a terra per socializzare un po'Partire è un po' morireAdriatica lascia Vibo Marina e l'equipaggio saluta a malincuore i nuovi amiciDi passaggio per Capo d'OtrantoDi vento non ce n'è, bisogna accendere il motoreVerso Ancona...Due giorni di stop tecnico a Barletta e poi finalmente si riparteOltre le bianche scogliere del ConeroEntriamo ad Ancona con il buio e la costa risplende al chiarore della lunaLa tappa di AnconaAdriatica è attraccata nel Porto Storico, pronta per accogliere molte classi di studenti marchigianiDal diario degli studenti di Ancona"Ogni ragazzo sarebbe ben disposto a sacrificare molto più di un pomeriggio di compiti per trovarsi immerso completamente nella vita di Adriatica ...La tappa di RiminiPenultima tappa di questa edizione della Fisica in BarcaLa tappa di TriesteGiro d'Italia completato, anche per l'ultima tappa Adriatica fa il pieno di studenti a bordo
- 2008Fisica in barca 2008Ormai il giro d'Italia velico-scientifico di Adriatica è un appuntamento annuale! Pronti per una nuova edizione...Ilaria, la nostra "inviata"A bordo di Adriatica per raccontare tutto quello che succede ai lettori del nostro sito!Navigando verso AnconaCi lasciamo alle spalle Trieste e la Venezia Giulia, dove siamo stati per tutto l'inverno!L'arrivo a AnconaEntriamo in porto e ormeggiamo: la Fisica in Barca entra nel vivo!Ecco com'è andata ad AnconaDall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande! Deviazione di percorso alle TremitiNavigando verso Bari "siamo in zona" e non si può proprio evitare!Tappa pugliese per la Fisica in barcaDopo le Tremiti, si va a Bari e Brindisi...Paul Crutzen su Adriatica!Per la seconda volta ospitiamo a bordo un Premio Nobel...Quanta CO2 risparmiamo?Adriatica ha deciso di dare un contributo in più all’equilibrio del pianetaCom'è messo l'Ozono?Per Paul Crutzen neanche tanto male, il problema sono i gas serra!È il mare la cosa più bellaParola dei pescatori di San PioDiario di navigazione verso La SpeziaAlcuni consigli di Filippo su come ci si orienta in mare incontrando altre navi nel buioIl vento non è tutto ugualeBisogna distinguere tra quello reale e quello apparenteRemi in barca a RosignanoUn'altra edizione della Fisica in Barca è finita, bilancio?Riflettiamo sulle energie rinnovabiliI cambiamenti del clima e dello stato del mare sono evidenti, ci vuole prudenzaControcampo di due giornate di Fisica in BarcaA Civitavecchia si è parlato di Onde e Barche, applicando il "teorema della nonna"!Tutti inseguno i Neutrini!Grazie a NEMO...L'Energia: come si forma e come si trasformaGran parte del merito è del sole...Un mese di mare e fisicaPer Ilaria, la nostra inviata, è stata un’avventura entusiasmante!Pit stop tecnico a Cala de' MediciAdriatica va rimessa un po' a nuovo per affrontare il resto del viaggioLa barca a vela può essere un'isolaDopo la festa (affollata!) di Rosignano, riprendiamo il gusto dell'ozio
- 2011Fisica in barca: la partenza!Prima tappa a GenovaFisica in barca a CivitavecchiaEcco il racconto di Giovanni Organtini. Fisica a NapoliIl racconto della tappa campanaDa Rimini a TriesteIl diario di bordo di uno dei ricercatoriUno sguardo al viaggioLe tappe dell'edizione 2011 e un'occhiata alla nascita di questa iniziativaVarie sulla Fisica in barcaRacconti e nozioni di fisicaCagliari: il diario del profLa tappa di Cagliari e il trasferimento verso nordFib2011: i ragazziI racconti di alcuni studentiFisica in barca 2011Dal diario di bordo di Adriatica, il resoconto della 5° edizione del giro d'Italia in compagnia dell'INFN! Carlotta racconta la Fisica in barcaLa tappa di Rimini
Diario di navigazione verso La Spezia
30 May 2008 ore 18:00
Posizione 41°51,0 N, 11°53,6 E
Ore 23:50 LT. Costa del Lazio, davanti a Capo Linaro.
Mancano dieci minuti alla fine del mio turno di guardia. Il vento è poco e Adriatica prosegue a motore verso La Spezia, prossima tappa del suo viaggio. Al timone Gianni (il Gianni Siroli, astrofisico e amico con cui ho condiviso le guardie della traversata del Pacifico del sud dalle Galapagos al Cile) sta effettuando gli ultimi controlli al radar prima di passare le consegne a Mattia e Carlotta, che saranno di guardia fino alle 3.
Non c'è luna, stasera. O almeno, non ancora. E' calante e sorgerà solo dopo le 2. Quindi per ora si avanza nel buio che unisce cielo e terra in un unico grande pozzo scuro. La costa rischiara debolmente a est. Mille luci delle città che si confondono con quelle delle navi che avvicinano il porto di Fiumicino. Una petroliera ci ha tagliato la rotta di prua pochi minuti fa. Arrivando dal largo era facile distinguerla, nel buio. Ma ora le sue luci si perdono tra quelle della costa. Quando incroci una nave in mare non puoi sbagliarti e sai sempre da dove viene e dove va, anche senza l'aiuto del radar. Una luce verde a dritta e una rossa a sinistra, rivolte solo verso avanti, da mezza nave fino a prua. Mentre dietro una luce bianca corona l'angolo rivolta verso poppa.
Così che una persona che girasse intorno alla barca vedrebbe sempre una di queste tre luci: verde se la guarda da destra, rossa se la guarda da sinistra e bianca se la vede da dietro. Quindi saprebbe sempre quale lato della barca gli si mostra. E poi, se va a motore, una o due altre luci bianche più in alto, su degli alberetti, rivolte verso avanti. Queste significano che "il motore è acceso". Se sono spente la barca avanza a vela. E perchè una o due? Bè, due se è più lunga di 50 metri. Ecco come di notte, nel buio più assoluto, possiamo riconoscere che nave ci sta navigando vicino. E se stiamo attenti, dall'apparire o scomparire di una di queste luci di diverso colore, capiamo anche che lato ci sta mostrando. E possiamo reagire di conseguenza.
Queste cose sono le novità che sta imparando Ilaria, che è fuori insieme a noi a godersi la navigazione notturna. Ilaria si impregna di novità. Ogni accadimento di questo viaggio è per lei una scoperta. Le stelle così luminose da ricordarle quelle delle notti sulle sue montagne piemontesi; il moto ondoso che culla la barca e il suo equipaggio; le sensazione strana di vivere sbandati per ore e ore, dopo una vita passata verticali su un suolo orizzontale e... fermo! Ilaria ha passato ore ad osservare gli spruzzi di lava incandescente che la caldera da Stromboli offriva come spettacolo al nostro passaggio notturno. Ha sorriso alle albe sul Tirreno, con il sole che sale rapido dall'orizzonte dietro l'appennino e poi colpisce la vela e lo scafo grondanti della rugiada notturna. Si è entusiasmata alla vista dei delfini che saltavano sulle onde di prua di Adriatica e ha scattato loro decine di fotografie senza curarsi del fatto che il suo obiettivo era mal regolato e che quelle immagini sono ora impresse solo nella sua memoria, perchè quella della macchina ha conservato solo degli scatti neri. Ilaria fa parte del nostro equipaggio, ora.
La pressione è stabile a 1017 hp. Il bollettino meteo annuncia un nuovo peggioramento da dopodomani. Già alle Baleari sono in corso le prime pioggie ed il vento gira a sud est rinforzando. E' il segno che una nuova perturbazione sta arrivando dall'Atlantico sull'Europa e tra 48 ore sarà sull'Italia. Noi abbiamo previsto una sosta all'Elba e poi di raggiungere La Spezia per l'ultima tappa della Fisica in Barca. Altri 100 e forse più ragazzi da incontrare e a cui raccontare i legami che questa scienza ha con la navigazione. Altre domande a cui rispondere. Nuovi amici in un nuovo porto. Oggi è stata una giornata particolare. Ma quale non lo è in mare? Bè, diciamo che oggi è stata la giornata in cui abbiamo pescato il primo tonno della stagione. 3 o 4 chili, nulla di eccezionale. Ma un'occasione per far festa. E poi era perfetto per 5 persone. Un pezzo in guazzetto stasera e il resto in tranci da fare alla griglia domani a pranzo, in rada a Portoferraio, accompagnato da un Ribolla Gialla di quelli regalatici dagli amici di Monfalcone alla partenza.
Sono le 00:37. Mattia e Carlotta hanno dato il cambio a Gianni e Ilaria. Faccio i miei controlli. Motore, sentine, radar, posizione, rotta. Tutto a posto. Vado anch'io a sdraiarmi un paio d'ore nella mia cuccetta. Mi addormenterò ascoltando il suono meccanico del motore e cercando di cogliere ogni eventuale irregolarità, sintomo di un malfunzionamento. Ma il nuovo Volvo è perfetto. Ascolterò le vibrazioni dell'asse dell'elica e il ronzio del pilota automatico. Tutto sarà a posto e mi addormenterò, pensando che mi piacerebbe che tornasse il vento, quando gli unici rumori che si sentono sono lo sciabordio dell'acqua che scorre sullo scafo e la vibrazione del vento sulla vela. Spero proprio che torni. Quando mi addormento andando a vela i miei pensieri volano lontani e raggiungono luoghi speciali. I marinai, in fondo, sono gente romantica...
Notte, Velisti...
Filippo Mennuni
Skipper di Adriatica
 
		 
		 
		 
		 
		 
	
 
	

