Il beagle e Adriatica a confronto
Come può nascere una nuova specie?
Il primo incontro tra Darwin e Fitz Roy
Note sul viaggio del Beagle
Il beagle e Adriatica a confronto
A cura di: Filippo Mennuni
Il Beagle era un Brigantino, cioé un veliero con tre alberi a vele quadre (trinchetta, maestra e mezzana) e un bompresso (palo che spunta verso prora e che sostiene gli stralli delle vele di prua). Generalmente porta pure una Randa all'albero di maestra. Lungo meno di 30 metri, alloggiava 74 persone a bordo (difficile da credere, oggi!), era in legno e pesava 235 tonnellate. Era di facile manovrabilità in acque chiuse e poteva anche essere trainato a remi dalle baleniere di bordo. In mare aperto soffriva per la sua forma e perdeva stabilità. Per questo Fitzroy, che vi aveva navigato a lungo, ne fece rialzare il bordo libero e appesantire il peso in chiglia. Queste operazioni permettevano di imbarcare meno acqua sul ponte in caso di cattivo tempo e abbassare il centro di gravità, diminuendo il rollio.
Il Beagle fu dotato di novità tecniche, come i parafulmini sui tre alberi, e delle migliori cime, oltre a 6 scialuppe che serviranno per i rilievi idrografici. I lavori durarono diversi mesi e compresero anche l'abbellimento delle cabine del comandante e di quella di Darwin, che la divideva con Stokes, diciannovenne assistente topografo. La maggior parte del materiale era stoccato anche nella cabina di Fitzroy. Un notevole spazio era dedicato alla biblioteca: 245 volumi, organizzati nella cabina del naturalista. Dormiva in un'amaca che veniva appesa sopra il tavolo idrografico. Questo forse contribuì al suo mal di mare che fu superiore solo a quello che oggi affligge Patrizio. Una nota di folclore: secondo ricerche che pare abbiano coinvolto (sebbene non ci sia la conferma ufficiale) anche il famoso statistico Mannhaimer (RAI 1, Porta a Porta) si afferma che Patrizio Roversi sia l'uomo che ha navigato più miglia in Oceano in posizione orizzontale. Le cifre ipotizzate parlano di quasi 7.000 miglia. Le voci dei suoi compagni di viaggio lo confermerebbero, anche se non possiamo citare le fonti.
Adriatica é uno Sloop, cioé un veliero a un solo albero, che può all'occorrenza essere armato a Cutter grazie ad uno strallo volante su cui issare un piccolo fiocco chiamato Trinchetta. Nata originariamente come Ketch, cioé veliero a due alberi, fu trasformato per volere di Patrizio e Syusy alzando l'albero di maestra e sopprimendo la mezzana. Alloggia fino a 12 persone, ma ne può trasportare 22 in navigazioni autorizzate lungo costa. Pesa quasi 50 tonnellate ed é in acciaio, con compartimenti stagni a prua e a poppa. Ha un motore Volvo penta di 240 cavalli e due generatori. Adotta tutte le soluzioni tecniche per produrre e accumulare energia pulita tramite il vento (generatori eolici), il sole e la luce (pannelli fotovoltaici) e il flusso dell'acqua (un'elica a trascinamento che trainata a poppa, girando, produce energia).
L'accumulo viene fatto sia in batterie a gel che in un nuovissimo sistema di "Celle a Combustibile" che utilizzano l'idrogeno scomposto dall'acqua. Si tratta sicuramente di una barca all'avanguardia in questo settore, anche se sperimentale. In totale, alla fine del nostro viaggio intorno al Sud America di 7 mesi avremo risparmiato circa 800/1000 litri di gasolio (é come se per due mesi non usassimo i generatori) e fatto la nostra piccola parte nel contenimento delle emissioni di Anidride Carbonica. Prima della partenza da Rosignano e durante la sosta a Curaçao Adriatica ha subito notevoli migliorie e manutenzioni per prepararla ad una navigazione così difficile e avventurosa come quella che stiamo compiendo. L'equipaggio dorme a poppa, nella cabina più spaziosa in cui si stoccano una parte dei materiali. Gli ospiti usano le altre 3 cabine, ciascuna con il suo bagno. Quando la barca é sbandata si pongono lateralmente dei teli, detti "anti-rollio" che servono a non essere sbalzati fuori dalla cuccetta.
La biblioteca di Adriatica é fornita da un centinaio di libri tra nautici, tecnici e di argomenti vari. Gli autori più rappresentati sono Coloane, Moitessier, Clive Cussler, Eric Orsenna oltre a Jimmy Cornell, con l'inserimento di Einstein (l'evoluzione delle idee in Fisica), Honoré de Balzac e Darwin stesso. Inoltre abbiamo un piccolo locale officina con attrezzi e parti di ricambio essere autonomi per gran parte del giro, una zona carteggio con la strumentazione elettronica e radio, una grande dinette/salone/cucina con annessa cambusa, una cala vele a prua e un locale deposito a poppa.
Piccolo vocabolario:
- Bordo libero: parte dello scafo che va dal livello di galleggiamento al ponte più alto.
- Chiglia: trave o parte della barca che ne costituisce la spina dorsale, da prua a poppa e su cui si agganciano le "costole" e si attacca la deriva. le barche moderne sono notevolmente diverse dal Beagle.
- Compartimento stagno: parte chiusa dello scafo che se innondato a causa di una collisione non permette all'acqua di raggiungere la parte centrale dell'imbarcazione e quindi di affondare. Normalmente barche come Adriatica ne hanno due: prua e poppa.
- Generatore: motore diesel in grado di generare energia elettrica grazie a varianti costruttive. Non danno propulsione alla barca, ma elettricità.
- Zona carteggio: area dove si effettuano i calcoli della navigazione, si tracciano le rotte e si trasmettono i messaggi via radio.
- Cambusa: dispensa degli alimentari.
- Cala Vele o Cala del Nostromo: locale dove si staccano le vele, le cime, i bozzelli e tutto ciò che riguarda l'attrezzatura esterna di una barca.