Sveglia alle Tobago Cays: abbiamo giusto il tempo per la nuotata mattutina e poi si parte alla volta di Union Island, con una tappa nell'ennesima spiaggia da cartolina... ci annoieremo mai di tanto splendore?

E qui vi devo fare una nota su Damiano, che oltre a fare arrabbiare Elisabeth rubando il formaggio in cucina, è veramente un lavoratore instancabile. Anche quando pensate che finalmente si conceda un tuffo rilassante, in realtà è impegnato a pulire la scritta bianca "Adriatica" (che così riluce nelle riprese). Quando dopo pranzo sembra sparito per un pisolino, scoprite che è infilato in qualche buco ad aggiustare l'autoclave (grazie Diego per suggerirmi). E allora si merita tutto il formaggio ed il salame della cucina! Non credete?!

A proposito, oggi ho scoperto l'esistenza della cucina basculante: l'intero blocco di forno e fornelli è libero di dondolare avanti e indietro, mentre il sugo bolle. La pentola è bloccata lateralmente, e navighiamo con un aroma di sugo alla amatriciana che stuzzica l'appetito di ognuno... e non c'è nemmeno bisogno di mescolare! 

Purtroppo i velisti di questa settimana ci lasciano subito dopo pranzo. Federico li porta in aeroporto... che è tanto vicino alla riva da poterli quasi salutare dal finestrino! Sigh, sob! Poi in barca è iniziata la rivoluzione: musica a tutto volume, aspirapolvere a destra, spray a sinistra, sacchi di lenzuola e asciugamani, spazzolare il ponte, monta, smonta, rimonta... ce n'è per tutti! Eh sì, perché intorno alle 18 arriva il nuovo carico di tubisti, tubisti veri questi, quelli di Aertecnica e Tubò!

Si capisce subito che il gruppo è affiatato. Unico inconveniente... non sono arrivati i bagagli. Pazienza, recuperiamo spazzolini e magliette per tutti e ci godiamo l'aperitivo e la cena in questo porto circondato da barriere coralline, con il gatto della barca accanto che ci scruta invidioso...

Paola

Velista (non troppo) per Caso