Dalle Yasawa, attraverso 50 miglia di navigazione molto difficile tra i coralli, si torna a Nadi. Avremmo voluto fermarci a Laguna Blu, uno dei tanti posti al mondo che merita questo nome. Ci sarebbe piaciuto fare un’ultima immersione. Ma purtroppo il tempo, che ci aveva concesso una tregua negli ultimi giorni, si è rimesso al brutto.

Con il cielo e il mare grigio, da una parte è inutile immergersi, dall’altra è più difficile e laborioso navigare a vista tra gli scogli corallini affioranti. Per cui, appunto, partiamo, ci portiamo avanti.

Tra un paio di giorni Syusy, Vito, Zoe, Luciano, Giuseppe tornano in Italia. Subito dopo tornano anche Giovanni e Giacomo. Io resto in barca, assieme a Marco, Marianna, Vanni e Daniele, il nuovo operatore-regista. Il progetto è quello di fare la traversata dalle Fiji ad Auckland, Nuova Zelanda, dove finisce la prima parte del nostro Giro del Mondo in Ottanta persone. Sono circa 1200 miglia, probabilmente di bolina, verso l’inverno neozelandese.

Qui a Nadi, alle Fiji, aspetto Giovanni ed Eliana. Giovanni Salvador è l’amico navigatore del sito che è stato appunto scelto dalla redazione a Bologna come simbolico velistapercaso. E’ un olimpionico della vela, non-vedente. La traversata Nadi-Auckland dovremmo farla assieme. Dico dovremmo perché il tempo da diverse settimane è assolutamente proibitivo. Quest’anno in Nuova Zelanda c’è stato l’inverno più duro e tempestoso che si ricordi. Io posso aspettare qualche giorno, sperando che il tempo cambi. Poi dovrò a mia volta tornare in Italia, perché dobbiamo consegnare alla Rai le altre puntate di prima serata.

Con la partenza di Giacomo e Giovanni avrò anche difficoltà a mandare i diari di bordo.  

Se sopravvivo… ci sentiamo dopo metà settembre.

Patrizio