- May 2002
Con il panama a Panama city
Giorgio Comaschi è clamorosamente a tono con l'atmosferaPanamà vecchia è un gran bazar
In giro per la città, in attesa di ripartire verso le GalapagosIl rumore del silenzio, strepitoso!
La prima volta che si naviga a vela è una sensazione difficile da descrivereTappa a Las Perlas, la base dei Pirati
...sì ma nel '600. Oggi in compenso ci sono squaletti e serpenti di marePassiamo da Saboga e poi verso le Galapagos
"La barca rolla, le ondone ci sono, pian piano va via la luce e si accendono le stelle..."La notte nel Pacifico
"Uno non può aver mai visto tante stelle, tutto nitido, tutto chiarissimo..."Dal film gli zombie nell'oceano
Su Adriatica la vita corre strana, come in un tutte le barche in cui ci sono dei pazzi in giro per il mondo a velaSecchio in mare, ci si fa la barba a poppa
Giorgio prova l'ebrezza di fare cose da-marinai, per colpa (o merito) dei problemi tecnici a bordoA Puerto Ayora dopo due giorni di black out
Ultimo tratto di navigazione tutto senza GPS, radar, telefoni, radio, anemometro...Cercare un meccanico a Puerto Ayora...
...è un'impresa! Ma alla fine delle cinghie saltano fuoriUn'operazione a cuore aperto a 45°C
Covre e Antonella aggiustano da soli il nuovo generatoreSecondo round in sala macchine
Ultimo pezzo di ricambio per il generatore, ci siamo quasiGalapagos: dentro a un documentario
Syusy stupita ci racconta la meraviglia di Floreana
Escursione a cavallo per Santa Cruz
Però nessuno ci sa andare, che sia meglio la vela?Lo strano clima delle Galapagos e la "garua"
Correnti che si scontrano, temperature opposte a pochi km e isole che sparisconoBiologia delle Galapagos
La parola a Junio Fabrizio Borsani, biologo e zoologo in viaggio con Syusy
Un mix di rumori e musica a bordo di Adriatica
Il Pacifico ci aspetta e i lavori da portare a termine sono ancora tantiAnche fare rifornimento è un'esperienza
Il nostro benzinaio aspira il carburante con un tubo di gomma che poi infila nel serbatoio.Ecuador: è qui il giardino dell'Eden?
Syusy incontra Pierre di Terre des Hommes e il mitico Sotomayor
Il volontariato in Ecuador
Syusy intervista due volontarie di "Movimento Laico per il Sud America"
Adriatica scalpita per ripartire e anche noi
Siamo pronti per lasciare le Galapagos e attraversare il Pacifico - June 2002
La canzone dell'Iguana
Un componimento poetico di David RiondinoCosa troveremo nel Pacifico?
Patrizio alla vigilia della traversata: arrivare alle Marchesi via mare: promessa tatuataPrimo giorno di traversata pacifica
E già qualcosa va storto, ancora prima di partire: l'ancora è impigliata!Chi compone e chi si scompone
Navighiamo senza vento, Pat ha il mal di mare, David dedica un'ode alla cucina basculanteLo prendiamo questo aliseo?
Si va fuori rotta per intercettare il vento. Intanto si filosofeggia sul mareL'oceano si è svegliato. Altro che Pacifico!
Riondino ogni tanto fa domande preoccupate: "ma una barca si può rovesciare?"Siamo un siluro lanciato sull'oceano
Adriatica vola dentro al mare e tutto vola dentro ad Adriatica. E’ un vero frullatore.Già 1.300 miglia navigate dalle Galapagos
Fa impressione "tornare" alle Marchesi, e stavolta in barca.Riondino compie 50 anni in mezzo al mare
Lo ha scelto lui, come prova con se stesso, come gesto simbolico.In barca non si può mai stare in pace
Fortuna che Riondino è il compagno di viaggio idealeCosa c'è, un'epidemia di "scorbutico"?
A bordo sono tutti un po' agitati, fortuna che ci sono le buone letture, tipo Melville!Uno strano fenomeno
Improvvisamente in mezzo al nulla un bagliore diffuso. Che cos'è? Boh. Saranno i marzianiForse i navigatori solitari hanno ragione...
...si può stare in mare per sempre! Ma è solo una illazione, non fateci casoTutto un fiorire di fioretti
La traversata è come un pellegrinaggio. Mancano 600 miglia a Fatu HivaIl diario del mozzo Riondino
"In certe ore l’Oceano pare molto contento che tu ci sia, e sfoggia diversi numeri e colori, benevolo."Non possiamo arrivare a Fatu Hiva col buio!
Dosiamo vela e motore per arrivare giusti alla Baia delle Vergini, guidati da GauguinLa libera Università Glu Glu
Riondino ormai a bordo ci sguazza. E l'acqua comincia a essere quella di Corto MalteseBuonanotte noi andiamo a pranzo
Ormai agli antipodi, scoperti dal satellite, alle prese con strane boe e manovreVedrò quello che ha visto Cook
Le Isole Marchesi arrivando dal mare, una grande conquista!L'Oceano secondo David Riondino
Intervista-verità a fine traversata: "E' come un essere vivente..."Ce n'è abbastanza per commuovere un Tiki di pietra!
Fatu Hiva, il paradiso dopo 15 giorni di oceanoVento da terra, saltano le ancore
La Baia delle Vergini non è certo un posto tranquillo dove stare in radaEsploriamo Fatu Hiva
La strada è terribile, ma il panorma ripaga di tutto.Marco, un po' Vulcano un po' Poseidone
Aggiusta il guasto agli ingranaggi del motore con ricambi e pezzi di fortunaAllontaniamoci dall'influenza dei Tiki
Appena arriviamo a Hiva Oa tutti i problemi svaniscono. Che fossero i Tiki della Baia delle Vergini?Chi darebbe un prezzo al Paradiso?
Spendiamo cifre stratosferiche, siamo tutti acciaccati, ma resta pur sempre la Polinesia - July 2002
Pellegrinaggio tra Brel e Gauguin
A Hiva Oa con David Riondino e Marcello Iori, eredi dei rispettivi maestriUn po' di storia delle Marchesi
Parlando col Sindaco e con la guida Sabine scopriamo come andò la conquista franceseL'orgoglio di Ua Pou
Isola senza turismo, dove è ancora intatta la cultura marchisianaA Nuku Hiva ci dividiamo
Adriatica va per la sua strada, Patrizio & co. verso il carnevale di TongaSe gratti il Paradiso, è un posto normale
Cronache polinesiane dal classico terzetto poeta-letterato, acquerellista e cronistaMarcello Jori: La Polinesia e il dolore dell'arte
Gauguin è l'artista che ha sofferto di più nella storia dell'arteLa danza dei venti Zibibbo e Aaaagh
Riondino, mozzo-letterario, si fa prendere dall'enfasi del bollettino meteoDizionario marinaresco alternativo
Riondino ci tiene a contribuire alla cultura marinaraChe uomini! Che marinai!
Sono orgoglioso di poter testimoniare simili imprese, corpo di mille Balene.Involuto e "abbananato"
Dormire in pozzetto nell'amaca in preda agli alisei non è stata una buona ideaIniziazione polinesiana a Omoa
Il bouquet di pomodorini genera qualche sospetto, meglio tornare a bordoStasera ad Hakahau ci sono le prove!
Tutto il paese partecipa al concerto-balletto, ci mischiamo tra il pubblicoIl fiuto del maiale sacro
Messo in mare è in grado di trovare terra e condurre le navi che hanno perso la rottaLa grande festa delle Marchesi
Si celebra l'autonomia e l'identità dell'arcipelago, più da Tahiti che dalla Francia in realtà!Danze maori, un mucchio selvaggio
Danzano per ribadire rivendicazioni politiche, sotto gli occhi del presidenteRiprendiamo il mare, verso Western Samoa
Equipaggio collaudato e rodato, dopo 15.000 miglia e due oceaniVento, vento, vento... dove sei?
Una navigazione faticosa, tra caldo insopportabile e zero spintaE poi all'improvviso un groppo
Tre minuti in tutto di raffiche fortissime, sufficienti a rompere la velaPassiamo vicino all'isola di Tom Neale
Eremita e unico abitante di Suwarrow, un'isola (quasi) deserta neozelandeseBilanci e ricordi a bordo
Avvicinandosi alle Samoa, ciascuno ricorda il posto più bello incontrato nel viaggioForse alle Samoa ci arriveremo in ritardo
Colpa del poco vento, ma il Capitano non ci sta. Adriatica intercity!Adriatica è arrivata a Apia, Western Samoa
Ingresso in porto senza incaglio, schivando i reef, ci aspettano Syusy e PatrizioPatrizio e Syusy di nuovo a bordo
Con nuovi ospiti, Gerry Scotti e il figlio, e un sacco di cose da fare - August 2002
Siamo arrivati a Tonga
Tutto bene, ma di mal di mare non si guarisce mai del tutto...Niuatoputapu è la Polinesia antica
Una struttura gerarchica e famigliare molto rigida, dove i missionari hanno lasciato il segnoLa storia di Elena e Laurence
Una coppia metà italiana metà inglese che ha mollato tutto per venire qui a TongaPartecipiamo alla caccia al maiale?
Nella giungla, dove la vegetazione è bellissima ma impenetrabile.Le Vava'u sono una palestra per velisti
Un arcipelago di isole vicine tra loro. Barriera corallina, spiagge, villaggi, grotte...Vava'u si scrive con l'apostrofo
Corallo e calcare, spiagge bianche, mare turchese. Peccato che sia inverno!La nostra guida a Tonga è Alfredo
Un italiano che abita qui da 15 anni e non ci vuole convincere di stare in paradiso, anzi.Riti e rituali tongani
Con Alfredo partecipiamo a un funerale e alla cerimonia della kavaLa cerimonia della Kava vissuta da Syusy
Un rito prevalentemente maschileInseguiamo le balene!
Salgono dall'Antartide per riprodursi in queste acque, le cerchiamo con discrezioneProssima tappa: Isole Figi
Dalla Polinesia alla Melanesia, le differenze sono tante e si vedonoChi se ne va più da Taveuni?
Una delle isole più belle mai viste, è bella anche la gente!Sono arrivati Vito e Natasha Stefanenko
Siamo alle Figi, due nuovi acquisti al giro del mondo in 80 personeUna bella navigazione, ma a vista
Da Taveuni a Kioa senza carte aggiornate né segnali di percorsoConosciamo il capo-villaggio di Kioa
Lo ospitiamo su Adriatica e facciamo amicizia con le tagliatelle di VitoSembra di essere a Oslo in aprile...
...non alle Figi nella stagione secca! Il tempo continua a essere bruttoMare grosso, traversata di bolina
Arriviamo a Savusavu esausti e al buio, agguantiamo una boa e una tazza di latte caldoSiamo in un buco anticiclonico
Savusavu è il porto più sicuro delle Figi, però continua a piovere - September 2002
Natasha e Luca già ci salutano
In barca si conosce la gente molto più in fretta, ci dispiace salutarliAdriatica e Và Pensiero navigano assieme
Tra i coralli, verso Yandua, paradiso delle iguane verdi. Conosciamo meglio Gigi e IreneIncontriamo la comunità galleggiante
Nella baia di Yandua siamo già famosi, perché Covre aggiusta tutto a tutti!Vita da spiaggia e grigliata di pesce nella baia di Yandua
Una pesca un po' strana: oloturie, pesci scatola, pesci cocomero...Conosciamo Peter, il ranger delle iguane verdi
Ci ha dimostrato l'attaccamento di questa gente al territorio, alla natura, agli animaliCi spostiamo verso nord-ovest a Yasawa
La cartolina delle Fiji, come la Torre di Pisa o San Marco per l'ItaliaYasawa è un giardino zen, perfezione naturale!
Il mare, le rocce, le grotte assomigliano a opere d’arte astrattaMica male Yasawa, ancora intatta
Speriamo che rimanga così, in equilibrio tra una economia turistica e una economia arcaica!Ripartiamo dalle Figi verso Auckland
Aspettiamo Giovanni Salvador e affrontiamo l'ultima traversata di questa prima parteImbarchiamo Giovanni Salvador
Un velistapercaso selezionato dal sito che a bordo si è trovato subito a suo agioCi trasferiamo sul Va' Pensiero
Adriatica continua da sola una traversata che si preannuncia difficile fin da subitoFacciamo i turisti per caso a Auckland
Con Giovanni Salvador anticipiamo Adriatica nella capitale neozelandeseL'arrivo a Auckland non è stato semplice
Siamo rimasti bloccati alla dogana, qui i controlli all'ingresso sono molto severiTuristi-velisti nel Villaggio della Coppa America
Cerchiamo i nostri beniamini, tra Luna Rossa e Mascalzone LatinoVisitiamo una nave di Sea Shepherd
La frangia "estrema" di Greenpeace, una politica ecologista molto rigidaCorsi di cucina italiana in Nuova Zelanda
I neozelandesi sono attratti dalla cucina italiana, sono molto bravi studenti, fin troppo precisiniWaiheke, la Toscana neozelandese
Estetica bellissima, cultura fervida, coltivazioni di vite e ulivo
Riprendiamo il mare, verso Western Samoa
19 July 2002 ore 20:00
Dopo Pat, Giobbe Covatta, Giorgio Comaschi e David Riondino il compito di scrivere i diari di bordo torna a noi dell’equipaggio. Come se fosse il testimone di una staffetta velica, la penna ci viene passata da David Riondino appena sbarcato dopo 3.000 miglia di Oceano Pacifico. Il primo della sua vita e che lo consacra tra i nuovi “mareamanti”. Sicuramente le immagini di quella immensa distesa di acqua sempre in movimento, ogni giorno la stessa ma mai uguale, lo accompagneranno per molti giorni ancora.
Adriatica si trova adesso in navigazione tra le isole Marchesi e le Western Samoa distanti tra loro poco più di 2.000 miglia, e come in tante altre navigazioni già affrontate dalla barca ed il suo equipaggio, i gesti e i preparativi per la nuova traversata sono sempre gli stessi. Cambusa, rifornimenti di nafta e acqua, controlli vari, manutenzioni dell’ultimo minuto, calcoli di rotta, un occhio alla meteo e via….si parte! Per questa traversata a bordo ci sono solo “ gli addetti ai lavori” : Antonella, Marianna, Vanni, Giovanni, Giacomo e naturalmente io.
Equipaggio collaudato e testato dopo oltre 15.000 miglia, due Oceani e innumerevoli avventure e disavventure passate assieme. Come quella volta che Marianna e Giovanni tornando in barca dopo una serata di festa a Cuba sono caduti in mare… dopo averli ripescati avevano ancora in mano il bicchiere di rum senza che una sola goccia di acqua del porto ci fosse cascata dentro. O quando Vanni di rientro con il resto della “truppa” da una missione punitiva contro un locale da ballo del centro di Puerto Ayora alle Galapagos, dimenticò di legare correttamente il gommone alla barca e costrinse Giacomo ad un bagno notturno fuori programma. O Antonella - detta "valium" per il suo risveglio non proprio velocissimo – che in occasione dell’ancoraggio a Fatu Hiva alle Marchesi con 50 nodi di vento, scordò di bloccare la cima dell’ancora costringendomi a percorrere i 22 metri di Adriatica in 2 nanosecondi e bloccare a mani nude la cima che scorreva a velocità folle… ancora oggi ne porto i segni sui palmi e per 15 giorni ho dovuto rispondere alle mail digitando sulla tastiera del computer con il mento.
E che dire di me… quando ho scordato di chiudere l’oblò della cabina di prua e in piena notte un’onda ha svegliato e bagnato il mio amico Vanni? Oppure quando ho dimenticato di spegnere la pompa per il travaso della nafta da un serbatoio ad un altro facendone uscire una parte in sentina e rendendo irrespirabile l’aria all’interno di Adriatica? Piccole disavventure e non che rendono “vivo” un equipaggio, lo amalgamano e lo rendono una cosa unica.
Concludo fornendo alcuni dati tecnici riguardanti la navigazione che possono interessare soprattutto chi in barca ci sa già andare, ma anche chi fino ad oggi gli Oceani li ha solo sognati però seguendoci giornalmente è come se fosse a bordo con noi. Per facilitare la comprensione dei termini usati, allegherò di volta in volta una semplice e breve spiegazione degli stessi, senza avere la pretesa di redigere un nuovo dizionario della vela, ma con la speranza che un numero sempre maggiore di utenti non rimanga "velista per caso".
- - Posizione attuale di Adriatica: latitudine: 10 gradi 09 primi sud – longitudine: 146 gradi 33 primi ovest alle 07, 30 locali ( le 17,30 GMT) ovvero le 19,30 in Italia
- - Vento da 100 gradi (Est Sud Est) velocità 14 nodi
- - Rotta 249 gradi - rilevamento sulle Samoa 263 gradi
- - Velocità di Adriatica 9,8 nodi
- - Corrente da Est velocità 1,2 nodi
- - Vele utilizzate in questo momento: Randa e Genoa - andatura a “farfalla” con genoa tangonato
Glossario:
Latitudine e longitudine = coordinate geografiche con cui si definisce la posizione di un punto in mare.
GMT = Greenwich Medium Time - Tempo Universale misurato sul meridiano di Greenwich serve come riferimento per tutte le comunicazioni “ufficiali” alla radio come bollettini meteo, avvistamenti, meteofax ecc.
Nodo = unità di misura per esprimere la velocità della barca, del vento o della corrente in un ora.
1 nodo è uguale a 1.852 metri/ora o a 1 miglio/ora
Rotta = percorso della barca
Rilevamento = Direzione secondo la quale si vede un punto della costa, un’altra nave, un fanale o un qualsiasi oggetto in mare. Si misura in gradi da 0 a 360
Andatura = vari modi di navigare che dipendono dalla direzione del vento rispetto al moto rettilineo della barca
Randa = vela maestra
Genoa (o Genova) = vela montata sulla prua della barca
Tangonare = tener fermo un angolo di una vela di prua fermandola con un asta (Tangone) per impedire che si sgonfi.
Andatura "a farfalla" = quando la barca riceve il vento da poppa e le due vele principali – randa e genoa – sono messe completamente aperte come ali, una a destra e l’altra a sinistra della barca.
A domani.
Marco Covre
Capitano di Adriatica