I progetti universitari di Evoluti per Caso
UniBo: Marco Passamonti, Valerio Scali & co.
UniBo: Gianni Siroli & co.
UniBo: Davide Pettener & co.
UniBo: Stefano Tinti & co.
Università di Ferrara: Guido Barbujani & co.
Università di Padova: Mariella Rasotto, Rudi Costa & co.
Università di Padova: Andrea Pilastro & co.
Università di Pavia: Ausonio Ronchi, Andrea di Giulio & co.
Roma Tor Vergata: Gabriele Gentile & co.
ScienzaGiovane
Università di Siena: Francesco Frati
Pikaia.eu
Milano Bicocca: Telmo Pievani & co.
Roma Tor Vergata: Valerio Sbordoni & co.
Museo di Storia Naturale di Milano: Cristiano Dal Sasso
La scienza vista dai professori
ScienzaGiovane
Alex:I risultati scientifici del progetto "Evoluti per caso – Adriatica sulla rotta di Darwin" saranno raccontati direttamente da alcuni ricercatori universitari anche su ScienzaGiovane, sito di divulgazione dell’Università di Bologna. Scienzagiovane è rivolto a studenti degli ultimi anni delle medie superiori e dei primi anni di Università con lo scopo di aggiornare i giovani su argomenti di attualità scientifica e tecnologica.
Abbiamo deciso di presentarvelo, vista la stretta collaborazione che ci lega, intervistando chi si occupa ogni giorno con passione del sito: Barbara Poli. Laureata in fisica a Bologna, Barbara consegue il titolo di dottore di ricerca in fisica e da diversi anni svolge attività di ricerca sperimentale nel campo della fisica delle particelle elementari, partecipando a due esperimenti effettuati al laboratorio CERN di Ginevra.
Attualmente è segretaria dell'associazione per l'insegnamento della fisica della sezione di Bologna. Dal 2002, cioè da quando sono nati i primi studi per la realizzazione di Scienzagiovane, si occupa di divulgazione scientifica. Da allora un'attività nata quasi "per caso" (infatti è dei nostri…), si è trasformata in passione.
Alex: Quando e come è nato Scienzagiovane?
Barbara: Il sito è stato inaugurato nel settembre del 2003 ed è nato, su suggerimento del Rettore, per interessare i giovani alla scienza in modo semplice e appropriato.
Alex: Di cosa si occupa?
Barbara: Di argomenti divulgativi multidisciplinari, con particolare attenzione alle attività di ricerca svolte da gruppi di docenti dell’Università di Bologna in ambito Nazionale e Internazionale. Nella homepage sull'immagine centrale gli argomenti sono suddivisi in base all'area tematica.
Alex: Quali progetti ha seguito in passato e quali segue adesso?
Barbara: Nato inizialmente solo come sito internet, il progetto è stato successivamente ampliato. Attualmente include manifestazioni dal vivo, alcune trasmesse in diretta su internet. Prendendo spunto da argomenti trattati sul sito o da eventi e ricorrenze scientifiche di rilievo, Scienzagiovane organizza con cadenza annuale un momento di confronto fra ricercatori Universitari e classi di studenti. Le conferenze-dibattito, guidate da un moderatore, sono arricchite da collegamenti in teleconferenza con laboratori nazionali e stranieri, filmati e interviste. Nel 2005 Patrizio è stato il moderatore di uno di questi incontri dedicato a Darwin. Al di fuori di questi appuntamenti programmati, partecipiamo con idee, contributi e docenti a manifestazioni più ampie di cui non siamo gli organizzatori. Alcuni esempi: nel 2005 "Fisica in barca", un progetto nazionale dell'INFN che vedeva coinvolto ancora una volta il nostro amico Patrizio, quest'anno CRONOBIE la manifestazione promossa unitamente dal Comune di Bologna e dall'Università di Bologna.
Alex: Chi lo cura?
Barbara: I contributi presenti sul sito sono stati scritti da docenti dell'università, tutte persone che hanno piacere di informare i giovani sulle attività di ricerca che stanno svolgendo. Abbiamo quindi a disposizione un grande bacino di argomenti scientifici da trattare: da quelli di attualità a quelli storici. Il sito è gestito da personale universitario anche per quanto riguarda la progettazione e realizzazione tecnica. Non esiste una vera redazione: una commissione di docenti universitari, coordinata dal professor Giorgio Giacomelli, organizza le attività e supervisiona i contributi. Io sono l'unica persona che lavora in modo dedicato al progetto.
Alex: Chi lo finanzia?
Barbara: L’Università di Bologna e il MIUR.
Alex: Quanto è seguito?
Barbara: Non abbiamo un sistema di monitoraggio efficiente di ScienzaGiovane. La maggioranza delle persone che visitano ScienzaGiovane sono studenti e docenti di scuole medie superiori. Con la realizzazione della versione inglese del sito, ci siamo accorti che la sezione "Scienziati bolognesi", nata per far conoscere aspetti storici in campo scientifico, è particolarmente letta ed apprezzata all'estero. Non abbiamo nel sito rubriche o forum che permettano un rapporto con tutti i lettori di Scienzagiovane. Il motivo è dovuto essenzialmente al fatto che ciò richiederebbe un maggior numero di persone dedicate ad un tale tipo di lavoro. Abbiamo però un costante confronto con giovani ed insegnanti della provincia di Bologna e della Romagna (cioè delle sedi in cui è presente l'università) dai quali ci sono pervenuti anche importanti suggerimenti. Una preziosa guida alla realizzazione del sito ci è stata data dal gruppo di comunicazione del CERN di Ginevra in particolare con la Dott.ssa Paola Catapano, con la quale abbiamo un continuo scambio di idee.
Alex: Come mai ha deciso di seguire il progetto “Adriatica sulla rotta di Darwin”?
Barbara: Perché ci sono ben 4 sottoprogetti, promossi e seguiti da docenti dell'Università di Bologna che fanno parte o collaborano con il gruppo di comunicazione Scienzagiovane, ai quali partecipano 12 studenti della facoltà di scienze del nostro Ateneo. Ci è sembrato quindi importante creare uno spazio per descrivere le attività scientifiche che saranno svolte nel viaggio ed informare, così, i nostri lettori.
Alex: Come seguirà il progetto, quali contenuti pubblicherà?
Barbara: Saranno gli studenti "velisti per caso" che racconteranno la loro esperienza scientifica: "Scienzagiovane sarà scritta da giovani per giovani".
Ringraziamo tanto Barbara, che ci ha fatto venire voglia di andare a visitare il sito ScienzaGiovane, nell’attesa che i nostri studenti sulla rotta di Darwin pubblichino le loro scoperte scientifiche. Per dimostrare, ancora una volta, che la scienza non è un’attività noiosa che si pratica solo in polverose aule universitarie, ma un percorso di ricerca, di scoperta e di crescita che se vissuto con passione può portare sulle strade affascinanti del viaggio per il mondo. E coinvolgere così tutte le persone che coltivano in sé il dono della curiosità.
A presto, buona navigazione.
Alex Castelli
Redazione Velistipercaso.it