Ore 00:23 UTC

Fermi alla boa di Puerto Parry vento medio di circa 30 nodi con raffiche a 40 nodi, un freddo da paura. Sembra una situazione tosta, ma da queste parti dice sia normale. L'albero di Adriatica vibra e freme sotto le raffiche violente, le cime con sinistri rumori ci ricordano che siamo ormeggiati, ma per tutto il resto sembra di navigare.

Le 50 tonnellate della barca svaniscono, quando anche la corrente gioca a braccio di ferro con il vento. Ripeto, niente di strano, infatti a bordo come tutte le sere è l'ora della cena, tutti intorno alla tavola davanti ad una bellissima insalata, la musica dello stereo viene abbassata solo per ascoltare i bollettini meteo, tutto normale. L'isola è meravigliosa, ma in ritardo con la tabella di marcia di Adriatica, fremiamo per riprendere il mare verso il caldo nord.

Felici ostaggi di una serie di basse pressioni da paura, ci godiamo questi luoghi incontaminati e che poche persone hanno visto. Da Rosignano alla Isla de Los Estados via Ushuaia! Non male come inizio. Suona quasi come una famosa scena di un film di Salvatores. Mi rendo conto a stento del privilegio che ho avuto a vedere questi posti, ma dall'entusiasmo di Ricardo, che da sempre naviga in questi mari, e che sono casa sua, mi trasmette tutta una serie di sensazioni che fanno di questi mari, luoghi misteriosi, dove centinaia di marinai hanno perso la vita in altrettanti naufragi, la Isla de Los Estados è un vero mito per gli Argentini, dice che si sappia più della luna che di questo posto. E allora, che ci faccio io qua? Marinaio solo a parole, sarò nel mio piccolo capace di rendere il giusto omaggio a tutti i veri marinai che in questi posti hanno lasciato la propria vita e le proprie speranze?

Non so, intanto vi saluto e vado a pulire le stoviglie della cena.

Ciao a tutti

Andrea Landini

Equipaggio di Adriatica