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Siamo arrivati a Ventotene

8 July 2009 ore 15:00

Dopo un bagno partiamo alla volta di Ventotene, c’è un po’ di mare, il bollettino ha dato ovest 4 in aumento, c’è un venticello freso che ci spinge, quindi con tutta tela fuori facciamo un po’ di bordi per arrivare a vela il più vicino possibile al porto.

Stanotte han dato tempo in peggioramento, quindi abbiamo deciso di trascorrerla in porto per dormire tranquilli. Ventotene ha due porti, quello che ospita le barche più grandi, dove appunto siamo noi, e dove arriva l’aliscafo, e il porticciolo romano, subito al di sotto.

Andiamo immediatamente a curiosare, e scopriamo un posticino incantato: piccole grotte in cui si trova un diving e qualche bar stanno di fronte a un porticciolo riparatissimo, con un’entrata a gomito, al cui interno vi trovano riparo anche barche di una certa grandezza, fino a cinquanta piedi!

Proprio di fronte all’entrata svetta l’Isola di S. Stefano, che come vi dicevo nella presentazione di qualche settimana fa, ora ospita solo un carcere, ormai chiuso, ma comunque visitabile durante il giorno. Ci perdiamo quindi nelle stradine di Ventotene, e ce ne innamoriamo anche un po’… scopriamo con meraviglia una galleria scavata nel tufo che conduce alla bellissima (con qualche sforzo si riesce a immaginarla deserta…) spiaggia di Cala Nave.

E poi... poi la piazzetta su in cima alla salita, le bougainville giù dai balconi, le strade lunghe e strette che attraversano l’isola senza mai cambiar nome... beh, è davvero un posto da vedere almeno una volta nella vita!



Carlotta Cicotti

Equipaggio di Adriatica

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