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Biologi alla fine del mondo!

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Il paleontologo che ha descritto il primo dinosauro italiano: CIRO!

La scienza vista dai professori

Mica vorremo estinguerci come i dinosauri?

UniBo: Stefano Tinti & co.

Stefano Tinti ha conseguito la laurea in fisica presso l’università di Bologna nel 1972. Dal 1980 svolge attività di ricerca in ambito geofisico per la facoltà di scienze Matematiche Fisiche Naturali, sempre nel capoluogo emiliano, ricoprendo poi dal 1990 il ruolo di professore associato di Sismometria. A partire dal 2004, divenuto professore straordinario della medesima facoltà, insegna le discipline del settore Geofisica della terra solida.

La sua specialità, se così si può dire, sono gli tsunami e i maremoti, eventi sismici e smottamenti in Italia, e nel mondo, tanto che Patrizio lo ha definito, con un fortunato neologismo, tsunamista-maremotologo. È a loro che dedica il suo interesse e la sua attività lavorativa. È membro della Internation Tsunami Commision da venti anni, ha scritto libri e pubblicazioni di carattere internazionale sull’argomento ed è stato responsabile scientifico di molti progetti del CNR e del Ministero della Pubblica Istruzione, nonché di tre progetti finanziati dalla UE volti a scoprire le cause e le conseguenze degli tsunami nel mediterraneo e lungo le coste europee.

Per i suoi studenti di Fisica Tinti cura il laboratorio di Geofisica Numerica, ma dagli albori della sua carriera a oggi si è occupato di Fisica Sperimentale, Fisica Superiore, Fisica Terrereste, Sismologia e Sismometria. Attualmente è impegnato in due grandi progetti volti a monitorare aree a rischio tsunami: uno è l’analisi del rischio di maremoti in arco calabro e in mare adriatico, per il MIUR. L’altro è l'Intergovernment Coordination Group for the North-East Atlantic, the Mediterranean and Connected Sea Tsunami Warning System. In italiano, è il gruppo di coordinamento per l'implementazione del sistema d'allerta tsunami nella zona EuroMediterranea, organismo dell'Intergovernmental Oceanographic Commission (UNESCO). Tinti è il Presidente di questo organismo.

 

Stefano Tinti collaborerà al progetto Adriatica sulla rotta di Darwin nella tappa di Valparaiso, dove verrà ormeggiata Adriatica verso la metà di gennaio. In quella tappa Darwin fu testimone di un devastante terremoto, seguito poi da uno tsunami. Ai giorni nostri chi meglio di Stefano Tinti e Mario Tozzi, supportati da due studenti dell’Università di Bologna, potrebbero aiutarci a capire questi fenomeni devastanti e, allo stesso tempo, affascinanti? L’obiettivo della tappa è tentare di spiegare le cause, il modo di propagazione e gli effetti delle onde sismiche. Tutto ciò sarà possibile integrando la conoscenza dei principali eventi sismici, occorsi in queste zone nell’arco di secoli, con l’uso delle più moderne tecnologie che hanno prodotto sistemi di monitoraggio e allarme.

 

Alessandra Conti

Redazione Velisti per Caso

 

Il suo team!


Sono Lidia Bressan e ho 25 anni. Partecipo alla tappa del Cile sul tema 'Grandi terremoti e maremoti lungo la costa pacifica dell'America Latina: Darwin testimone ed interprete'. Ho studiato fisica a Pavia, dove ho preso la laurea triennale, ma ho passato l'ultimo anno in Germania. Poi sono venuta a Bologna a studiare Fisica della Terra. Mi sono appena laureata e ho fatto una tesi sui maremoti. Mi piace tantissimo viaggiare. E ho vinto un viaggio in Cile con l'Università!
Gli strumenti di cui ci serviremo? Non ho la minima idea di cosa farò in Cile. So solo che andremo a Valparaiso e a Concepcion. A Valparaiso c'è l'istituto che si occupa del sistema di allarme nazionale per i maremoti.
Paure e insicurezze? sono ottimista, perché qualcosa dovrebbe andar male?

 

Lidia Bressan

Dottoressa in Fisica della Terra

Evoluta per Caso

 

 

Ciao a tutti, mi chiamo Brunella Mastrolembo Ventura, ho ventidue anni e vivo a Bologna ormai da quattro, da quando mi sono iscritta alla facoltà di Fisica. Fino a quel momento ho sempre vissuto nel mio paesino in riva al mare sull'isola più bella del mondo: la Sicilia!

Parteciperò, come studentessa del corso di laurea specialistica in Fisica della Terra, a una delle tappe in Cile e insieme a Lidia e al prof. Stefano Tinti andrò a visitare la città di Valparaiso. Vi racconterò perché sono più che felice di fare questo viaggio; di motivi potrei elencarne mille ma mi limiterò a tre o quattro.

Io adoro il mare, i paesi di mare e le terre del Sud, adoro le barche a vela e adoro viaggiare.

Sono cresciuta in quella che, non a torto, qualcuno definisce la "Terra ballerina", ho vissuto circondata da tre vulcani, ho assistito a piogge di cenere nera, a qualche allerta tzunami per via dello Stromboli, e ho visto ballare il lampadario di casa mia parecchie volte...

Sarà probabilmente per questo che ho deciso di occuparmi di fenomeni geofisici e sarà per questo che mi affascina tanto l'idea di andare a visitare un Paese colpito, purtroppo, dal più grande terremoto mai registrato, da maremoti e violente eruzioni vulcaniche.

Aggiungeteci che desideravo fare un viaggio come questo da quando qualche anno fa mi è stato regalato un bellissimo libro, "Capo Horn alla vela", diario di bordo di una coppia di francesi che affronta un lungo viaggio a bordo di "Joshua", dalla Francia fino alle isole del Pacifico per poi tornare indietro passando per Capo Horn. Le descrizioni dei paesaggi e della gente di quei posti mi hanno lasciato il desiderio e la speranza di poter fare anch'io, un giorno, un giretto da quelle parti. Che dire quindi? Pare che questa volta sia stata fortunata...

 

Brunella

Studentessa di Fisica della Terra

Evoluta per Caso

 



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