Un diario molto stringato, perché è mattina e, se troviamo posto, prendiamo il traghetto per andare verso l’Avana. Io, Syusy, Zoe e Roberto l’operatore abbandoniamo Adriatica. Era previsto che la barca rimanesse un periodo da queste parti, per una manutenzione ordinaria. Durante questo periodo (un po’ meno di un mese) io avrei comunque dovuto tornare in Italia, approfittando che il viaggio è in un certo senso sospeso. Però speravo di arrivare a L’Avana in barca.

Invece ci separiamo 3 giorni prima del previsto, perché la rottura del generatore è grave e, poiché la ditta-madre è statunitense, nessun tecnico può venire ad aggiustarlo a Cuba, per via del famigerato embargo… Per cui noi si va all’Avana in traghetto e la barca va a Concun, in Messico, ad aggiustare il generatore e le altre piccole e grandi cose e cosette che si son rotte in questi mesi.

A Cancun, per un periodo, dovrebbe approfittare di Adriatica il nostro amico Giobbe Covatta con famiglia, che spero prenderà a cuore il ruolo di narratore-supplente e vi terrà informati. Alla ripresa del viaggio, comunque, io conto di essere al mio posto a bordo: il viaggio continua da Panama alle Galapagos e poi in Pacifico, verso Aukland. Contiamo di ripartire attorno al 25 aprile.

Il fatto di tornare in Italia, comunque, non significa che io abbandoni il sito. Anzi, se finora ho potuto aprire il sito poco e male, tra mille difficoltà tecniche e non solo, nelle settimane in cui starò a casa potremo dialogare di più e meglio.

Patrizio