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- June 2010L'itinerario sulla rotta dei Popoli del Mare4 settimane nel Tirreno, dall'Elba alla Sardegna. Ecco vincitori e tappe!Vi presentiamo i nostri "Argonauti"Prime quattro StarQ8: Guido Noto, Cesare Filippo de Mezzo, Lara Carrer e Mataro da VergatoLo sbarco degli ArgonautiUn weekend velico, archeologico e un po' mitologico tra l'Isola d'Elba, Baratti e PopuloniaI segni degli Etruschi a Baratti e PopuloniaCi scrive Giulia Pettena, la nostra guida archeologicaUn filo rosso tra l'antichità e il presenteL'itinerario al Parco Archeologico di Baratti e PopuloniaIl diario di bordo di Zoe, o meglio, di MedeaChe ci racconta il primo weekend di travestimenti "argonautici" e navigazione nel TirrenoPianosa, ingannatrice dei navigantiIl resoconto della guida Cinzia Battaglia che ci accompagna sull'isola carcereL'alchimia di bordo secondo CarlottaSalgono degli sconosciuti, dopo tre giorni scendono dei sorrisi che dispiace salutareTutti i complici di Adriatica nel viaggio all'ElbaRingraziamenti a profusione! E le interviste a Alessandra Ferrà e Fabrizio NiccolaiSeconda tappa: Adriatica naviga nell'ArgentarioSalgono a bordo altre 4 "StarQ8" Stefano, Eliana, Elio e ValentinaFuflun! Un brindisi in onore del dio BaccoDal diario di bordo di Zoe: la cena etrusca nella necropoli di MercarecciaLe mura pelasgiche di OrbetelloGiuseppe De Giosa svela i tesori archeologici della cittadina nascosta dal monte ArgentarioCome gli Etruschi per un weekendRiproduzioni storiche, banchetti etruschi, ludi scaenici a Porto Ercole, Giannutri e TarquiniaElba, isola dei fuochiLa navigazione del Tirreno raccontata a due voci da Syusy e PatrizioArcheologia sperimentale tra Baratti e PopuloniaEbbene sì, anche un museo può essere divertente, appassionante e coinvolgente
- July 2010Adriatica è arrivata alle isole Pontine!Vi presentiamo Debora, Luciano, Alberto e Giulia, terzo gruppo di StarQ8 a bordoTarquinia, l'antica TarchnaE le sue tracce etrusche, come la necropoli di Monterozzi patrimonio dell'UNESCOI Pelasgi a NorbaSyusy indaga sulle origini dei Popoli del Mare nel MediterraneoQuante emozioni in così pochi giorniIl diario di Giulia, in pieno spirito "per caso", tra una cantata e un bicchier di vinoAlle Pontine, sopra e sotto al mareCon l'apneista Ilaria Molinari, Mattia Lauro operatore subacqueo e i canottieri di SabaudiaI Pelasgi a AlatriCosa ci facevano i popoli del mare nell'entroterra? Come ci sono arrivati?Il viaggio continua in SardegnaCon le StarQ8 Elena, Libera, Matteo e Renato a Sant'Antioco e CarloforteIncontri nuragici a NoraAngela de Montis, una guida d'eccezione per Syusy e Patrizio in SardegnaFour stars in a boatIl diario di viaggio di Matteo, detto O' PrufessoreDiario dell'ultima tappa: la SardegnaRaccontato direttamente dalle star Q8 Renato e Elena, da Cagliari a CarloforteAl museo del bisso incontriamo Chiara Vigo"Su Maistu" di questo antico sapere artigiano: lavorazione di una fibra marinaLe antiche Pyrgi e CaerePorti sommersi, tracce etrusche ma soprattutto tracce fenicie in Sardegna
Tarquinia, l'antica Tarchna
3 July 2010 ore 15:00
Proseguiamo il nostro viaggio sulla scia di Adriatica e approdiamo a Tarquinia! 
Vi abbiamo già raccontato cos'hanno fatto i nostri Velisti per caso e le Star Q8 durante la tappa di questa città etrusca alla ricerca dei Popoli del mare. Oggi vogliamo invece parlarvi più in generale di questa città e di ciò che potrete trovare se deciderete di avventurarvi nella Tuscia. Sede di una delle nercopoli più famose e importanti della penisola, Tarquinia nasce avvolta nel mistero e nella leggenda. Scopriamo infatti che vicino al fiume Marta sarebbe capitato, decine di secoli fa, un evento che modificò le sorti di quelle terre: durante l'aratura dei campi, da un solco saltò fuori Tagete, un essere divino dall'aspetto di fanciullo ma con la saggezza di un anziano, che spiegò agli Etruschi la disciplina della loro religione.
Venne così fondata una città sacra per celebrare e ricordare l'avvenimento e le si diede il nome di Tarchna, Tarquinia. Con un inizio del genere, la storia di questa città non può non affascinarci. Continuiamo quindi le nostre ricerche e cerchiamo qualcosa che possa legare i suoi abitanti ai Popoli del Mare e alle numerose tratte che più di due millenni fa animavano i mari del Mediterraneo. Ed è così che leggiamo di altre teorie che spiegherebbero la nascita di Tarquinia. La più nota, e forse la nostra preferita, è quella che vede gli Etruschi come un popolo proveniente da Oriente che si sarebbe fermato proprio in Lazio.
Ma come sono arrivati qui? Sono stati i commerci a portarli lungo il Tirreno? E con quali navi? Lasciamo agli archeologi il compito di rispondere alle numerose domande. A noi piace comunque pensare che gli Etruschi fossero una popolazione di navigatori che avrebbe stretto legami con altre popolazioni tirreniche, come ad esempio i Nuragici. Lo testimonierebbero, secondo alcuni, i bronzetti ritrovati nel sito archeologico di Vulci, poco più a nord di Tarquinia. Assieme a queste ipotesi, altre cose solleticano il nostro interesse e ci portano a pensare al mare, all'acqua, ai miti.
La necropoli di Monterozzi, patrimonio dell'UNESCO, custodisce infatti alcune tombe che ci aiutano ad aggiungere dei piccoli tasselli nella nostra immagine di questa città e dei suoi abitanti. Fra le più interessanti, ricordiamo la tomba della Caccia e Pesca, Tomba della Nave e quella dell'Orco, dove viene rappresentato l'accecamento di Polifemo per mano di Ulisse. Oltre alla necropoli e al Museo, dove si possono vedere alcuni dei dipinti asportati dalle tombe, un'altra area di grande interesse è l'Ara della Regina. Qui, dove sarebbe sorta l'antica città, si possono vedere i resti di un'area sacra della prima metà del IV secolo a.C..
Se volete approfondire e leggere altri dettagli sulla storia di Tarquinia, vi consigliamo alcune risorse:
Noi continuiamo la nostra discesa lungo il tirreno e vi diamo appuntamento alla prossima tappa!
Buon vento,
Serena Canu
Redazione di Velistipercaso.it
 
		 
		 
		 
		 
		 
	
 
	


