ARRRIVVVOOOOOO!!!!!!! Terrraahhaaah TERRA terra TERRA urrah EVVIVA ci siamo

Queste sono solo una piccola parte delle urla che si sentivano dalle cucine di ADRIATICA.

Si dico cucine perchè purtroppo io ero di corvetta in cucina a pelare patate ed automaticamente eliminato dal partecipare all'avvistamento e quindi impossibilitato a ritirare il premio che è stato vinto dal grande Comandante Filippo. Dico grande perchè oltre ad essere un ottimo capitano in questi giorni e notti oltre alla cucina squisita ci faceva alzandosi all'alba grandi torte al cioccolato e incredibile pane fresco appena sfornato, nella barca si respirava un fraganza come fossimo alle cinque del mattino (appena usciti da una discoteca)dal boulangere di via del baffo d'oro 6.

Ora passiamo a noi:

La traversata è stata magnifica, per la verità non sembrava di stare in oceano a parte qualche GROPPO (grande ammasso di nuvole nere cariche di pioggia) che ti avvertivano, che stavano sulla tua testa, con forti raffiche di vento, ormai era già tardi per scappare e cosi via a chiudere gli oblò e prepararsi ad una bella doccia fresca (tempo di apnea indeterminato).

I turni notturni così come organizzati erano perfetti, di tre ore cadauno ed ogni tre giorni doppio turno:

• - 1° turno dalle 20.00 alle 23.00 il turno più bello e semplice (tramonto assenza di groppi e compagnia di tutti gli altri dell'equipaggio)
• - 2° turno che era abbinato al doppio turno dalle 23.00 alle alle 2.00 e dalle 5.00 alle 8.00 (il piu duro e la prima parte noiosa ma in compenso venivi poi ripagato da albe magifiche)
• - 3° turno dalle dalle 2.00 alle 5.00 (il più brutto in assoluto perchè il risveglio era tremendo e la notte buia pesta) 

Tornando a noi aggiugo che l'equipaggio era perfetto e ben bilanciato sette uomini ed una donna (che valeva per sette) proporzione giusta vedi "le vojage di Barbableu". I turni venivano fatti da Ricardo e Macio, Cristiana e Rolando, Andrea e Gionfri ed il Comandante sempre vigile e pronto ma spesso ci si ritrovava in più persone a raccontarci esperienze già fatte conoscendoci meglio un pò tutti.

Bellissimi i racconti e corsi di astrologia e fisica del Secondo (non perchè è arrivato secondo bensì vicecomandante): il suo giro del mondo passando per i 40 Ruggenti e 50 Urlanti (lo sapevate che un marinaio poteva mettersi tre orecchini solo quando aveva toccato i tre capi hornos, buena esperanza e leewin e venire cosi rispettato da tutti).

Riccardo ci ha anche confessato che è voluto salire su ADRIATICA non solo per amicizia con il Comandante ma per completare il suo sogno e cioè doppiare Capo Hornos e cosi tatuarsi i tre anelli del marinaio, l'ultma volta vi era passato a cento miglia di distanza ma non l'aveva potuto raggiungere in quanto avevano dato per tutta la settimana a seguire oltre sette avvisi di burrasca.

Interessantissime le lezioni tenute dal Comandante Filippo sulla sicurezza, cartografia, conoscenza della barca dalla testa d'albero fino al bulbo dello scafo ed i 156 tasti della consol in timoneria e poi solo alcune delle sue mille ricette di arte culinaria (oltre cento primi differenti).

Il Nostromo Andrea con la sua tempesta forza 10, la Sicilia i suoi piatti tipici, ed il vino del babbo che deve ancora farci assaggiare.

Cosa dire della nostra pluridecorata campionessa di vela Cristiana, è un libro aperto che parla da solo (la trovate sul suo sito), appena scoperto che era un amante della barzelletta in cambio dei nostri racconti ci ha fornito di alcuni segreti di tattica di regata (che non potrò mai svelarvi in quanto ne farò uso ben presto).

Scherzi a parte lei era sempre li pronta con il suo spirito combattivo a darci spiegazioni su tutto tranne nei momenti in cui lanciava il suo grido di battaglia: "RAGAZZI SI STRAMBA".

A proposito la sapete quella del marinaio che esce dalla locanda ubriaco come una spugna ed intravede un ombra a forma di pipistrello gli si avvicina e la distrugge di botte dicendogli: a Batman mi credevo che eri più forte! il giono dopo si seppe che qualcuno aveva riempito di botte una Suora.

Rolando troppo simpatico e padre premuroso, Vero Marinaio di squadra, sempre attento nella notte quando la sua compagna di turno era in pausa di riflessione sulla rotta.

Macio parla da solo, ne saprete certamente più di me, posso aggiungere che è il primo marinaio della storia che oltre ad aver fatto un giro in pattino quando il bagnino l'ha recuperato in mare, ad aver fatto al suo primo imbarco circa seimila miglia ed una traversata atlantica. E' stato un grande compagno delle notti che insieme ad Andrea rivedevano tutte le storie di Fantozzi.

Ebbene oltre a noi e lo gnomo della nave (di cui abbiamo scoperto dove dorme) che ha continuato a farcene delle belle abbiamo a bordo un "Gost" il nostro amatissimo Soriccaro (operatore di bordo) simpaticissimo, con le storie dei suoi voli di parapendio anche se esente da tutti i turni, tranne per il rancho, è quello che con la sua telecamera, sempre attento ad ogni movimento, quasi peggio di un Capitano. Speriamo trovi presto un telaio di Ciao (motorino) per la prossima competizione. Sotto gentile minaccia il Triglia mi invita a dire che lui è il numero UNO a bordo.

Adesso devo lasciarvi perchè devo escogitare un sistema per prendere questi pesci che finora non sono voluti salire a bordo. Help! Sto per diventare un MOB.

A parte qualche pesce farfalla che nella notte saltavano in barca da soli abbiamo slamato circa 15 pesci, l'unico, un dorado, che siamo riusciti ad avvicinare alla poppa di Adriatica è stato mangiato da uno squalo davanti ai nostri occhi.

Arrivo previsto a Guadalupe questa notte 26 aprile 2006.

Gionfry