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Trinidad tra sviluppo e biodiversità

1 August 2006 ore 18:00

La più meridionale delle Antille, in realtà, geologicamente, la grande isola di Trinidad è la continuazione della costa venezuelana (da cui dista appena 15 Km): una grande piattaforma calcarea (rocce sedimentarie mesozoiche come vengono classificate dai geologi) con una catena montuosa nel nord dell'isola che non supera i mille metri di altezza (Northern Range con il Cerro de Aripo di 940 metri) Trinidad misura 4.828 Kmq ed insieme alla più piccola Tobago (300 Kmq) forma la Repubblica di Trinidad and Tobago, appunto, indipendente dal 1962 (1.262.000 abitanti al 2001).

Mentre Tobago è un'isola ancora selvaggia e tranquilla, con la sua grande foresta pluviale e la quantità di orchidee che ricoprono i fianchi dei monti, Trinidad è il cuore economico e politico con le sue città moderne. Tuttavia nel nord dell'isola è ancora presente una bella foresta tropicale, vi sono fiumi ricchi di acque che formano cascate come quelle di Maracas, lungo la costa est vi sono spiagge circondate da palme da cocco (quelle che si vedono nelle pubblicità turistiche) e lagune ricoperte dalle mangrovie come quella di Caroni, il regno degli ibis scarlatti (il simbolo dell'isola), oppure si possono trovare riserve naturali come l'Asa Wright Nature Centre, vecchia piantagione trasformata in paradiso dei volatili.

A questo si aggiunge una biodiversità ignota alle altre isole delle Antille, sia per la sua dimensione, sia per la vicinanza al continente: si registrano quindi 400 volatili diversi, 50 rettili, 600 farfalle e ben 100 mammiferi. Per il resto l'isola è una vasta pianura agricola, leggermente ondulata verso sud, per secoli il regno della canna da zucchero a conduzione schiavistica: ancora oggi Trinidad è l'isola del calypso (il cui re è il cantante Mighty Sparrow) che risale ai canti di protesta e di satira degli schiavi nei confronti dei loro padroni. Proprio le piantagioni di questa terra, prima spagnola dal '500 alla fine del '700, poi inglese, hanno influenzato la sua maggiore caratteristica demografica: infatti la popolazione isolana è composta al 40% da indiani asiatici, seguiti dal 39% di neri e 18% di mulatti e vi si parla indifferentemente l'inglese, un patois francese e lo spagnolo, anche se l'inglese resta la lingua ufficiale e quella più usata (tanto che molti venezuelani mandano i propri figli a Trinidad per imparare l'inglese). Infatti, dopo l'abolizione della schiavitù, gli inglesi importarono dall'India britannica migliaia di lavoratori a contratto da utilizzare come servitori domestici e braccianti nelle piantagioni, dando un'impronta indelebile all'identità di Trinidad (ancora oggi il 24% della popolazione è di religione induista).

Ma la grande novità nella storia di Trinidad è stata la scoperta del petrolio e del gas naturale nei suoi fondali, negli anni Settanta del '900, mentre nuove scoperte sono state fatte negli anni Novanta; questo ha portato grande prosperità, ma anche instabilità politica e soprattutto ha dato il colpo finale all'economia basata sulla coltivazione della canna da zucchero: basta pensare che nel 2003 è stata chiusa la grande raffineria di zucchero statale e più di 8000 lavoratori sono stati messi sulla strada. Trinidad comunque ha cercato di differenziare la propria economia aprendosi al turismo, soprattutto statunitense; gli USA sono d'altra parte il principale punto di riferimento economico dello Stato in quanto assorbono da soli il 53% delle esportazioni, mentre controllano il 45% delle importazioni.

La nuova via economica è testimoniata anche dalla capitale Port-of-Spain, centro degli affari, con i suoi palazzi modernissimi, occidentali, le sue gallerie d'arte e soprattutto la sua vivacità etnica. Originari di Trinidad sono anche due premi Nobel per la Letteratura , Derek Walcott (premio Nobel nel 1992) e Vidiahu Naipaul, che tuttavia vive da sempre a Londra, di origine indiana (nel 2001).

L'evento più caratteristico di Trinidad è il Carnevale considerato il più bello e vivace di tutti i Carabi con il sottofondo degli "steel drums", i tamburi fatti con i bidoni di latta, suonati ritmicamente mettendoci tutta la forza possibile.

Un'ultima nota di attualità: la squadra di calcio di Trinidad ha ottenuta la sua prima qualificazione ai Mondiali di Germania.



I ragazzi della 4°A

Liceo scientifico tecnologico Mattei

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