Siamo arrivati ad Auckland. E' una città molto bella, si respira un'atmosfera strana, per certi aspetti molto simile agli Stati Uniti d'America, per altri aspetti c'è una chiara influenza europea, per esempio lungo le strade c'è una chiarissima influenza italiana nel design, nel cibo, nelle insegne che citano spesso nomi italiani, per cui ci si sente abbastanza a casa.

L'impressione è che la Nuova Zelanda ed Auckland siano un mondo nuovo, cioè sono praticamente l'ultimo residuo di frontiera. Quello che da anni ormai non sono più gli USA forse a questo punto lo è la Nuova Zelanda. Chissà cosa sarà l'Australia? Ancora non lo so, lo vedremo. 

Ovviamente ad Auckland siamo subito andati a passeggiare nel centro dove c'è il villaggio della Coppa America vicino ai sindacati, cioè ai team che parteciperanno alla Coppa America. Sono tutti in fila in questo villaggio, che è un luogo piuttosto ameno, con un museo della navigazione, un paio di barche storiche che sono messe in mostra, c'è Big Boat, la grande barca con la quale i neozelandesi parteciparono ad una passata edizione della Coppa America, c'è New Zealand 40, che è una barca molto famosa qui perchè in realtà è stata costruita dai francesi, non venne finita in tempo per una Coppa America e venne finita in Nuova Zelanda e in qualche modo fece scuola. Ci sono ristoranti, ritrovi, ecc. e poi ci sono i famosi sindacati, i team.

Il primo è il Team di Luna Rossa, che ha un'enorme bandierona italiana, si vede da lontano, è molto bello. Poi di fianco non lontano c'è anche il Team di Mascalzone Latino e in mezzo tutti gli altri: ci sono quelli di New Zealand, tutti neri, ci sono i francesi con la loro barca verdognola, gli svizzeri che sono particolarmente odiati perchè hanno ingaggiato metà dell'ex-equipaggio che vinse con i neozelandesi l'ultima Coppa America, compreso il loro timoniere; ci sono gli svedesi che forse potranno competere con Mascalzone Latino, e poi ci sono ovviamente tre team americani, uno dei quali sembra molto forte. E quindi, il turista-velista arriva lì e cerca di incontrare i suoi beniamini.

Noi siamo stati sia da Mascalzone Latino che da Luna Rossa. Mascalzone Latino ha una sorta di negozietto in cui si vendono i gadgets, sono stati naturalmente carinissimi, apertissimi, abbiamo partecipato con loro ad una festa che il Comune di Auckland ha fatto in onore di Mascalzone Latino. C'era un Ministro della Cultura, l'Ambasciatore Italiano, una grande atmosfera... abbiamo immediatamente scroccato un magnifico pranzo e siamo stati con il Gruppo di Mascalzone che avevamo già conosciuto all'Isola d'Elba. Poi abbiamo bussato anche a Luna Rossa, che ci ha aperto molto volentieri: ci hanno fatto assistere ad una partenza di una barca per un allenamento particolare. Era il primo giorno in cui Luna Rossa aveva due barche per allenarsi l'una contro l'altra.

Poi ci siamo intrattenuti con Francesco De Angelis (il timoniere di Luna Rossa): è veramente una persona stupenda, ha perso almeno un'ora del suo prezioso tempo per chiacchierare con noi e ha parlato a lungo con Giovanni Salvador, che gli ha rivolto una serie di domande. Ad un certo punto io sono sbiancato in viso perchè mi sembrava che Giovanni avesse fatto una domanda totalmente stupida e fuori contesto, in particolare gli ha chiesto: "E' vero che il colore può influire sulla velocità di una barca?", e io ho cercato di frenarlo dicendo di non fare questo tipo di domande. Invece, naturalmente Giovanni ne sapeva più di me perchè De Angeli gli ha risposto che effettivamente è vero, se una barca ha infatti un colore scuro, si scalda di più al sole e di conseguenza scivola più liscia sull'acqua. Quindi, Giovanni ne ha approfittato ancora una volta per darmi una buona lezione! Ci siamo intrattenuti ancora per un caffè ed è arrivato il tattico, con tutto l'equipaggio. Alla fine i ragazzi di Luna Rossa ci hanno indicato addirittura quali potrebbero essere le nostre tappe per conoscere meglio Auckland nei prossimi giorni. E noi naturalmente eseguiremo.

Patrizio