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Velisti per Caso, vi presentiamo la cooperativa sociale trentina Arché, che si occupa di promuovere sul Lago di Garda forme di turismo solidale e accessibile, partendo proprio dalla vela. Arché è infatti anche il nome di una barca completamente "sbarrierata", di tutti e per tutti, su cui è salito anche Patrizio lo scorso ottobre a Riva del Garda.
Il senso dell'iniziativa è tutto nella mission dichiarata sul sito manifesto:
Intendiamo sviluppare sul lago di Garda nuovi percorsi per un turismo formato su basi solidali e sociali, che introietti ogni forma di disagio o disabilità nell’ambito di ogni forma culturale, che abbia nello sport della vela il motore emozionale per "non lasciare nessuno a terra...". Il punto di partenza è una concezione globale del concetto di salute, non tanto come assenza di malattia, ma come soddisfazione complessiva, motivo per cui è stata ideata questa barca capace di accogliere persone disabili, quindi con diverse capacità, che non determinano diversità di bisogni ed esigenze". La qualità della vita e il benessere psicosociale concorrono a pieno titolo nel percorso di riabilitazione.
I ragazzi di Arché hanno modificato la barca collaborando nei lavori con due amici velisti portatori di disabilità fisica, che hanno potuto dare in presa diretta i giusti suggerimenti per renderla davvero su misura. E soprattutto hanno testato in prima persona le possibilità di movimento, l’efficacia delle soluzioni, la distribuzione degli spazi.
Vediamo nel dettaglio quali modifiche sono state apportate:
- Pedana elettro meccanica di accesso sottocoperta che consente a chi utilizza la carrozzina di beneficiare di tutti gli spazi interni della barca, anche quelli più complicati da raggiungere
- Cabina di prua allargata che può ospitare anche due carrozzine, con letti a murata per facilitarne l’impiego
- Porta di accesso scorrevole larga 80 cm
- Prese elettriche a portata, che si possono utilizzare senza doversi necessariamente muovere
- Bagno allargato, con maniglie di appoggio, porta a due ante di 80 cm, wc in ceramica e possibilità di doccia
- Pagliolato senza sbalzi
- Il tavolo in dinette, con rialzo fino alla parte interna della tuga permette un comodo accesso al divano
- In pozzetto sono state approntate quattro postazioni attrezzabili con cinture di sicurezza pettorali, pelviche e per le gambe. Sono inoltre a disposizione cuscini antidecubito e cuscini posturali Vicair
- È possibile anche utilizzare la postazione del timoniere nella quale è stata studiata una soluzione comoda per la seduta in sicurezza con appoggio e cinture come per le sedute del pozzetto.
- Pedana di accesso in alluminio omologata, che permette alle carrozzine di accedere direttamente dal pontile alla barca (2,25 m x 70 cm, portata di 350 kg)
Perché proprio la vela?
Perché la vela è uno sport che si svolge in un ambiente per definizione naturale, che coinvolge i partecipanti sia dal punto di vista fisico che emotivo, e stimola la riflessione e l’autoanalisi. In barca si diagnosticano con più chiarezza i punti di forza e di criticità del proprio carattere, si impara (talvolta anche sforzandosi) a lavorare e ragionare in gruppo, a fare attenzione ai segnali e a prendere decisioni per risolvere velocemente i problemi. Se collaborazione, decisione e determinazione fanno parte della vita quotidiana, in barca a vela è possibile provare il proprio stile di esercitare queste azioni e riflettere su eventuali miglioramenti, ma anzitutto si viene chiamati ad una gestione emotiva sia propria che altrui che per molti versi non è scontata.
Le iniziative organizzate da Arché ruotano intorno alla barca, ma non solo: l'obiettivo è quello di allargare sempre più l’offerta formativa, assistenziale e ludica coinvolgendo tanti altri attori che in Trentino già si occupano di disabilità e disagio sociale. Tra gli intenti per il futuro prossimo la volontà di creare progetti condivisi anche con altre regioni italiane o europee.
Il bello è che Arché è davvero una barca di tutti, per tutti. Scoprite come prenotare la vostra uscita.
Di recente, tra l’altro, è stata introdotta la possibilità di soggiornare a Riva del Garda in un campeggio a 400 m dalla barca che ha due bungalow attrezzati per persone con disabilità e una pista ciclabile che porta direttamente al porto. Presto sul sito di Arché troverete le tariffe di questi bungalow che possono ospitare fino a 4 persone e gli sconti che si possono avere tramite loro. Un altro passo verso una vera e propria rete di turismo completamente accessibile.
Buon Vento!