di Irene Moretti. 

Dunque dunque, ci siamo lasciati in navigazione dalle isole Solomon a Bali, ben tre anni fa. Posso abbandonarmi a un luogo comune e dire "come passa il tempo!"? Tre anni che vogliono dire più di 25.000 miglia suddivise tra Akoya e Canova.

Ad Akoya, il Baltic 60', abbiamo fatto fare mezzo giro del mondo, dall'Australia all'Italia, fermandoci nei posti più significativi per permettere al nostro armatore e ai suoi amici,spesso a bordo con noi, di vivere delle esperienze nuovissime, emozionanti e interessanti. Abbiamo snocciolato le isole indonesiane, sfiorato il Borneo, visitato Singapore, attraversato lo Stretto di Malacca e sostato in Thailandia aspettando la stagione meteorologicamente favorevole per ricominciare la navigazione. Da lì alle sempre magiche Maldive e poi un tirone fino alla costa dell'Oman, dove abbiamo organizzato un piccolo convoglio con altre tre barche di amici, per affrontare il Golfo di Aden e le sue insidie piratesche... Ancora una volta siamo stati fortunati e non abbiamo avuto problemi. Quella zona sta però purtroppo facendosi sempre più "calda" e un numero sempre più nutrito di imbarcazioni di ritorno dal giro del mondo sceglie, potendo, di allungare il viaggio facendo rotta per il Sud Africa oppure ricorre al trasporto via nave, costoso ma senza rischi.

Entrati quindi indenni nel Mar Rosso, presa la solita razione robusta di vento sul naso e passato Suez, abbiamo passato l'estate (2010) nella Grecia egea, per poi raggiungere Viareggio e mettere a riposo Akoya, sempre brillante e in forma nonostante le miglia che si ritrova sul gobbone.

Ed è a questo punto che comincia la nuova avventura con l'apparizione in scena di Canova. Anzi, non è esatto. L'avventura era già cominciata da un anno e mezzo in Finlandia, presso il cantiere Baltic (il nostro armatore ha un debole per questo prestigioso cantiere nordico), dove aveva avuto inizio la costruzione di questo 112'. Sapendo...di finirci sopra, Gigi e io, quando la navigazione con Akoya ce lo permetteva, avevamo seguito il più possibile le varie fasi della costruzione. Una volta consegnata Akoya, ci siamo trasferiti su al nord per "vivere" in tutti i dettagli la nascita di questo stupendo fuoriclasse. Un'esperienza insolita ed estremamente interessante: l'inverno e l'estate in Finlandia, un freddo becchino e il buio quasi totale, oppure la luce 24 ore al giorno, che non sai se è ora di andare a letto o se ti stai sbagliando, che esci a fare le prove in mare alla una di notte, che dici "a che ora ceniamo" ed è già mezzanotte. Insomma, una bella confusione! Pensate che Canova è stata varata alle 23,25 del 25 di maggio (dell'anno scorso) e l'albero è stato posato alla 01,30! Molto interessante è stato anche passare le settimane dentro al cantiere, organizzato in ogni minuto del giorno, con operai silenziosi, rigorosi, rispettosi, competenti. Davvero un'esperienza piacevole, anche se faticosa.  

E poi siamo partiti. Era il 5 luglio. Gigi e io non avevamo mai navigato da quelle parti e quindi anche noi ci siamo goduti dei posti nuovi, affascinanti anche se così balnearmente lontani dai tropici e dal Mediterraneo. La Svezia, la Danimarca, la Norvegia, la costa meridionale dell'Inghilterra, il nord della Francia, Portogallo, Spagna e per la prima volta Canova in Mediterraneo.
L'autunno scorso lo abbiamo passato in un cantiere vicino a Marsiglia, per sistemare gli inevitabili problemi emersi dopo i primi tre mesi di collaudo e per aspettare il momento propizio per la prima traversata atlantica. A Natale eravamo in Martinica e in questi nove mesi del 2012 abbiamo veleggiato nei Caraibi, piccole e grandi Antille, per poi ritornare in Mediterraneo via isole Azzorre.

Nel primo anno di vita Canova si è fatta 15.000 miglia: mica male come inizio! Ora siamo a Palma di Maiorca, per una meritata sosta, ma soprattutto per completare la preparazione minuziosa richiesta e dovuta in vista del prossimo ambizioso e lungo programma: fra un mese si parte per il giro del mondo!

Ecco, ho sintetizzato il più possibile questi tre anni, ma se volete saperne di più basta andare sul nostro sito gigieirene.com dove troverete notizie dettagliate delle varie tappe, degli equipaggi, degli incontri eccetera eccetera eccetera!

Irene (e Gigi)