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Una flotta di Emozioni
Il piacere del vento sulla faccia, la musica e i riflessi degli spruzzi ritmati dall'andatura dello scafo sulle onde, la responsabilità di manovrare vele e timone sfidando l'acqua e il vento. Sono le emozioni della vela, oggi più accessibili grazie all'operato di associazioni come la Onlus di Verona EOS – Michele Dusi. Il suo progetto Una flotta di Emozioni si pone l'obiettivo di realizzare una piccola flotta di imbarcazioni accessibili e conducibili in totale autonomia da velisti diversamente abili, da usare nelle acque del Lago di Garda. Nata in collaborazione con l’unità spinale e dei gravi cerebrolesi dell’ospedale di Negrar (VR), l'associazione realizza da anni progetti di riabilitazione di pazienti in fase post-traumatica attraverso la navigazione a vela. Ottimi i risultati già ottenuti, tanto che molte delle persone che si sono avvicinate a questo sport tramite il progetto riabilitativo hanno dato vita ad un gruppo parallelo che vive la vela come principale attività sportiva. Il gruppo oggi si impegna in costanti allenamenti e si cimenta in regate di campionato, competendo con equipaggi di normodotati.
'Emozioni' è il nome dell'imbarcazione a vela accessibile di cui verrà realizzato lo stampo e tre esemplari, che permetteranno alle persone diversamente abili di navigare in sicurezza e divertendosi. Grazie a questa piccola flotta, gli esperti istruttori dell'associazione potranno formare alla navigazione in autonomia emiplegici, paraplegici, tetraplegici, non vedenti, psichici o anche semplicemente bambini o normodotati che vogliono divertirsi su un mezzo sicuro che non richiede eccessiva tecnica. Permettendo a tutti – se vogliono – anche di cimentarsi in regate semi agonistiche. Associazioni con finalità simili potranno poi adottare lo stesso progetto e col tempo sarà possibile la costituzione di varie flotte e di campionati zonali.
Emozioni è comoda e divertente
Il prototipo di 'Emozioni' è stato progettato e realizzato in versione unica dall’istruttore di vela per diversamente abili ed esperto velista Valerio Pighi. È un piccolo trimarano a vela di 4 metri, attrezzato in modo da poter essere condotto da una persona disabile in totale autonomia. La seduta, infatti, è centrale e orientata verso prua (normalmente è laterale e orientata verso il centro barca) e quindi non richiede al timoniere il passaggio da una parte all’altra dell’imbarcazione in corrispondenza di ogni virata. A differenza di altre imbarcazioni per diversamente abili, inoltre, 'Emozioni' è molto agile e leggera e permette un godimento totale delle emozioni che il mare dà al velista che la usa: il nome non è stato scelto certo a caso! La velatura consiste in una randa, riducibile, di 6 mq e un fiocco con avvolgifiocco. Tutte le scotte e le drizze arrivano fino al posto di comando, garantendo il pieno controllo delle vele e delle manovre da parte del timoniere.
'Emozioni' è sicura
Il trimarano è estremamente sicuro e tecnologicamente all'avanguardia: è totalmente anti-rovesciamento grazie ai due scafi laterali, la cui inclinazione è variabile a seconda dell’abilità del timoniere, che può decidere il grado massimo di sbandamento consentito. Gli appoggi laterali possono anche venire parzialmente sollevati se il timoniere diversamente abile naviga in coppia con un compagno normodotato, che contrasta lo sbandamento della barca spostando il proprio peso. La possibilità di navigare sia in solitaria che insieme a un compagno di vela normodotato ha due vantaggi: da un lato permette di condividere un'esperienza velica in un perfetto binomio di competenze sfruttando ciascuno le proprie doti, dall'altro consente anche a diversamente abili più gravi, anche con patologie psichiche, di potere accedere a un'esperienza velica in compagnia di un istruttore. Il prototipo è stato testato da velisti esperti in condizioni estreme ed è stato valutato un'imbarcazione godibile in tutta sicurezza e tranquillità in ogni situazione di navigazione.
'Emozioni' è versatile
Il timoniere si sistema su una comoda sedia, regolabile a seconda delle esigenze e della patologia, collocata nel mezzo della coperta. Tutto il corpo è libero nei movimenti e immerso nel vento. A seconda della muscolatura residua è possibile fissarsi diversamente al seggiolino tramite cinghie addominali o, anche, dorsali. La posizione garantisce, inoltre, una visuale ampia ed emozionante, unita ad un pieno controllo visivo della velatura e delle imbarcazioni vicine.
L’ampio spazio in coperta permette di attrezzare il posto di guida a seconda della patologia; non solo comandi alle mani per paraplegici ma anche a una mano e un piede per emiplegici, seggiolini avvolgenti e comandi servoassistiti per tetraplegici, nessun ausilio e massima libertà per psichici o non vedenti.
'Emozioni' è agile ed economica
L’imbarcazione è realizzata in vetroresina e pesa circa 100 Kg, è leggera e scattante e risponde istantaneamente alle manovre e alle regolazioni. La sua gestione è semplificata dalla deriva mobile, che consente a una sola persona di calare la barca manualmente dallo scivolo, e dai limitati peso e ingombro che consentono il trasporto anche di due esemplari alla volta su un carrello stradale. Queste caratteristiche ne permettono l’utilizzo anche sulle spiagge e nei circoli non attrezzati con le gru. Le operazioni di alaggio risultano di conseguenza più veloci, consentendo la facile gestione delle flotte.
Una volta piegati gli scafi, “Emozioni” occupa lo spazio di una piccola deriva con conseguente risparmio delle spese di parcheggio.
Il progetto “Una flotta di Emozioni” ha ottenuto importanti appoggi finanziari e politici da enti come la Fondazione Cariverona e la Regione Veneto. Il comune di Brenzone e la Provincia di Verona, inoltre, si sono detti disponibili ad appoggiare la causa. Anche Andrea Stella, famoso velista paraplegico, ha provato 'Emozioni', dicendosi molto soddisfatto e disponibile a promuovere il progetto in occasione di eventi di importanza mondiale come il Salone Nautico di Genova. L'associazione è impegnata a trovare gli altri fondi che servono per realizzarlo fino in fondo.
Guidare una barca a vela può regalare un senso di realizzazione e controllo che fa stare bene nel corpo e nello spirito. Noi speriamo che il progetto riesca a realizzare i suoi obiettivi e auguriamo all'associazione e a tutti gli amici diversamente abili che si cimenteranno in acqua: buon vento!
Alex Castelli