Ecco chi è Benedetta, la nostra Inviata per Caso sotto il segno di Venere in Polinesia:

In questo momento penso che il colore della felicità sia di un azzurro limpido e trasparente come le acque della Polinesia Francese… Mi chiamo Benedetta Bianchi, 30 anni il prossimo 20 agosto e vivo in un paese in provincia di Roma dove troppo spesso ti ritrovi ad alzare gli occhi per riuscire a vedere un po’ di azzurro tra il grigiore dell’inquinamento e delle ciminiere della fabbrica di cemento armato. Ma non è lo stesso azzurro che vedrò in Polinesia, quello lo imprigionerò gelosamente per goderne anche quando tornerò a casa, piena di racconti e foto di momenti indimenticabili.

Parto con il mio fidanzato, Devis, da quasi 10 anni compagno di avventure e sventure, viaggi e miraggi, cadute e rialzate. Sempre insieme. Sarà che siamo due jazzisti e siamo abituati ad improvvisare, del resto nella vita si sa, è molto meglio quando si improvvisa! Io pianista, lui chitarrista, io laureata al DAMS con un master in Ingegneria del Suono, ma anche in Infermieristica - un pezzetto di terra sotto i piedi nei momenti in cui non volo con la mia arte - ; oltre a qualsiasi cosa possa riguardare la musica adoro viaggiare, gli animali, scrivere, raccontare, fotografare, immergere le mani in una ciotola di biglie di vetro o di chicchi d’orzo, aspettare il tramonto in riva al mare, sognare ad occhi aperti prima di addormentarmi e tante altre cose che mi aiutano a pitturare la vita con le pennellate che preferisco.

Lui fabbro, piccolo imprenditore, artigiano nella musica e nel lavoro, artefice della sua fortuna e curioso della vita, mani forti e cuore puro che mi sorreggono nei momenti difficili e riempiono quelli felici di un ulteriore caldo sapore, perché se li condividi con qualcuno che ami, diventano preziosi il doppio.

Questo viaggio sarà il coronamento di un sogno di bimba, che ormai diventata donna riesce a toccare con mano quella sabbia e quell’acqua che coloravano i suoi sogni; arriva in un momento in cui ho la persona giusta con cui poterlo condividere, ed averlo vinto grazie alle mie parole, al mio adorato scrivere, lo rende speciale in tutto. Nei miei viaggi mi prendono in giro perché fotografo di tutto ed appunto le cose fatte durante il giorno per non dimenticare nulla. Ma è così bello poi riordinare il mio quaderno la sera dopo una giornata intensa di esplorazione e sapere che quelle cose le ho viste davvero, anche quando si torna a casa e sembra tutto un sogno meraviglioso, io da sempre inviata per caso di me stessa.

Ed ora sapere che parto proprio per questo, beh, non so che dire, non vedo l’ora di calarmi nelle vesti ufficiali di Inviato per Caso e raccogliere ogni singola emozione per me e per voi, per descrivervi sapori, profumi, colori e suoni di una terra paradisiaca e romantica come la Polinesia Francese. Adoro l’aeroporto. Ho lavorato per un periodo come hostess di terra. Check-in, imbarchi, saluti di addio, lacrime e sorrisi, valige e desideri.
Ed ora, sarò io a stare dall’altra parte del gate… per un viaggio lungo un sogno… ladies and gentleman…we’re ready to take off!

Breve cenno sui miei viaggi

Amo i paesi anglosassoni, e questo lo devo a mia madre, che per prima se ne andò a studiare e lavorare a Londra per la disperazione di mia nonna e che mi ha sempre dato la possibilità di studiare l'inglese all'estero, (Brighton, Norwich e Kilkenny) regalandomi la padronanza che ho ora.

Con il mio ragazzo abbiamo avuto il piacere di fare un giro in macchina per l'Irlanda, nonchè svariati viaggi nella capitale britannica, motivo per il quale curo il blog all'indirizzo www.londralowcost.blogspot.com. In Irlanda sono stata anche per lavoro, dove ho accompagnato dei ragazzi per una vacanza studio in college a Cork di due settimane. La Scozia l'ho visitata a 6 anni, con un breve ritorno sul confine, ad Alnwick Castle durante un viaggio nel nord dell'Inghilterra di qualche anno fa e sempre troppo piccola ho visto la sirenetta a Copenhagen.

A Parigi sono stata due volte, ma per pochi giorni ognuna e recentemente ho avuto la possibilità di andare al Cairo, con tutta la famiglia, sarà anche per questo che è un viaggio che mi è rimasto nel cuore.

A parte la gita scolastica del liceo di 3 giorni a Praga, credo di aver finito le mie bandierine, che coprono si quasi tutta l’Inghilterra, ma a parte qualche sprazzo in terra francese, languono altrove. Appena posso mi concedo un weekend nel nostro Bel Paese. L’importante è viaggiare.

E pensare che tra poco sarò dall’altra parte del globo terrestre. Devo ai miei genitori, veri viaggiatori instancabili e curiosi, con molte più bandierine di me sparse qua e là, la mia irrefrenabile passione per i viaggi, che siano veri o di carta, che siano mete vicine o lontane, è il viaggio quello che conta!