Da dove vengono i polinesiani?
Il pranzo domenicale polinesiano
Il profumo del tiaré
A lezione di Aparima
Un po' di Polinesia qui!
Come affrontare il ritorno da un viaggio?
Il profumo del tiaré
di India Tabellini.
Qualche giorno fa abbiamo parlato di cibo, del gusto, un argomento che riprenderemo più avanti, ora vorrei condurvi in una galleria d'arte, una galleria di PROFUMI CHE "FANNO" POLINESIA. Prendetevi una pausa dalla frenesia delle notizie in tempo reale e seguitemi, se volete...
Come non cominciare con il profumo di TIARE'?
Quel piccolo, quasi insignificante fiorellino bianco che racchiude in sè tutta la forza del profumo più polinesiano che ci sia. Come inganna la vista a volte... Se non lo avete mai odorato, andate in una profumeria e chiedete di provare un qualsiasi olio al tiarè. Questo è solo per farvi un'idea: quella fragranza dolce, non sdolcinata, dal carattere deciso, quel fondo di limone che non solo culla, ma risveglia.
Perchè proprio al mattino i tiarè sprigionano tutta la loro fragranza. è in quel momento che le donne di Maupiti (piccola isola culla, si dice, della civiltà polinesiana) escono, armate di sacchetto, e setacciano, frugano i cespugli di tiarè fuori casa, in cerca dei fiori ancora chiusi, che useranno per fare corone.
Io sono andata con loro e, pur non potendo competere con la loro velocità nel trovare e selezionare i fiori da raccogliere e quelli da lasciar schiudere, ho fatto del mio meglio. Mi sono tuffata nel cespuglio con fare determinato, ma ho finito per farmi completamente inebriare da quel profumo, vinta.
Il tiarè è la più grande ricchezza di Maupiti, ci sono diverse storie antiche che ne parlano. Una di queste racconta che nove ceppi di tiarè vennero portati sull'isola da una donna guerriera (di cui non ricordo il nome, purtroppo). Questa eroina difendeva la sua isola dal nemico, che voleva invaderla, ma purtroppo di uomini, per combattere, ce ne erano pochi. Cosa fece allora lei? Piantò i nove cespugli, che divennero molto alti e ci accese un fuoco dietro, in modo da non bruciarli, ma da proiettare lunghe ombre sul mare. I nemici videro le ombre e ne furono impauriti, pensando che in aiuto di Maupiti fossero venuti nove giganti! Così la furba vahinè, che poi era una haito (una guerriera) difese la sua isola usando il cervello e non la forza.
Grazie sito taurumi.com per la foto!