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di India Tabellini.
Estate 2012. Ormai è alle porte: il primo caldo primaverile la sta annunciando come un araldo medievale fa con il suo signore. “attenzione, l’estate sta arrivando in città: preparatevi!”. La gente non aspetta altro, spera solo che cominci il prima possibile per poter chiudere gli uffici e godersi un po’ di meritato riposo sotto il sole.
È Bologna stessa che si prepara, che risponde entusiasta all’annuncio facendo germogliare gli alberi lungo i viali, esibendo tavolini fuori dai bar e riempiedosi di cittadini volenterosi che combattono la pinguedine invernale correndo ai giardini Margherita. È piena di energia, di movimento e i suoi abitanti, protagonisti e spettatori di questo spettacolo, ne vengono coinvolti e contagiati, finalmente svegli dopo i lunghi mesi freddi e pieni di progetti e sogni estivi.
Anche io, una fra tanti, ho il mio sogno. Per dirla tutta, è un sogno che coltivo da molto tempo ( 14 anni e mezzo, per la precisione) e che ho sempre sperato si sarebbe realizzato in quest’estate un po’ speciale, un po’ diversa dalle altre. Non saranno solo le Olimpiadi, non sarà solo la presunta fine del mondo durante il prossimo inverno a rendere quest’estate particolare. Per quello che mi riguarda sarà soprattutto il viaggio che farò in Polinesia, la mia terra di origine. Sono nata là dall’amore tra un bolognese giramondo e una principessa polinesiana: i miei genitori, due persone particolari e speciali, ciascuno a modo proprio.
Con mio padre sono venuta a vivere a Bologna ancora piccolissima e qui sono cresciuta, allevata secondo il modello occidentale ma con una punta di originalità, un “qualcosa” nei lineamenti, negli occhi, nel carattere che mi ha sempre resa un po’ diversa dai miei compagni di scuola, ieri come oggi.
Non era tanto la forma degli occhi a colpire, però, quanto il mondo di cui quegli occhi erano specchio.
Un mondo lontano, conosciuto dai miei genitori ma misterioso per me, nonostante i tanti racconti di mio padre, che stimolavano la mia fantasia e ma non i miei ricordi.
Un mondo fatto di paesaggi che tolgono il fiato, visti però solo in fotografia.
Un mondo che è vita quotidiana per mia madre e per una famiglia che non ho conosciuto, se non negli ultimi anni.
Un mondo radicato, nonostante tutto, dentro di me, nella mente e nel cuore e di cui mi sento parte.
Quest’estate lo andrò a scoprire, a toccare con mano, a vivere. Sarà un po’ un salto nel blu profondo dell’Oceano e di un cielo non inquinato dalle luci artificiali. Sarà una riscoperta delle origini o almeno spero che lo sia…
Commenti
Sarà magnifico, come lo immagini, ma diverso, in ogni caso meglio perchè reale!
Splendido viaggio India!
Marina
Brava India , sono contenta per te e ammirata per come
stai realizzando i tuoi sogni e per come vai avanti decisa a perseguire i tuoi obiettivi.
Continua così, buona fortuna
rita, zia di martina t.
..finalmente ti ho ritrovata!sono tua cugina Anna,detta Nini',e guardando le foto ho riconosciuto quel tuo speciale modo di stare seduta con le gambe raccolte..è tanto che non ci sentiamo,ma io ti ho sempre pensata e digitando il tuo nome mi si è aperta questa tua bellissima avventura..sii felice e,se vuoi,raccontami dite.annalorusso@gmail.com
un bacio,A.