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Nuotare assieme ai delfini alle Antille

20 September 2006 ore 18:00

Oggi è stata una giornata perfetta. Una veleggiata con vento largo, non troppo né troppo poco, navigazione breve, ed arrivo nell'isola-tipo caraibica.

Questo è il posto dove vorresti essere nelle giornate novembrine milanesi, quelle con pioggerellina fine fine, nubi basse, l'umidità che ti entra nelle ossa. Qui c'è un sole caldo e splendente, una spiaggia di sabbia di corallo che non potrebbe essere più bianca e il mare... dal blu profondo, al verde all'azzurro intenso. Non potresti immaginare niente di più bello e più tropicale. Durante la traversata da Bonaire i discorsi con lo skipper Federico non potrebbero essere più interessanti.

Uno si può accontentare, ma le emozioni non sono finite. Un'immersione di un'ora in un giardino sottomarino, senza grossi pesci ma con una vita intensa, e una passegiata nell'isola mentre il sole arrossa le pietre e l'orizzonte concludono la giornata perfetta. No non è conclusa ancora: manca l'incontro ravvicinato con i delfini e l'aiuto a uno yacht che arriva di notte, ma di questo vi dice Federico...

 

Angelo, Tubista per Caso Fantini e Cosmi


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Ciao Velisti,

rieccomi, scusatemi ancora se non faccio presenza tutti i giorni ma ormai avete capito che sono lunatico... Come dice angelo abbiamo lasciato Bonaire in condizioni perfette, direi troppo perfette perché mi sono scordato il cappello e mi sono bruciato le labbra...

 

Ho una cosa emozionante da raccontarvi: stasera al tramonto (che ormai mi sembra banale citare ma la variante è che il sole arancio si è immerso allungandosi a mo di mongolfiera) io e Damiano andiamo a pesca e dopo esserci fatti portare via una bella esca (ce lo aveva detto ferruccio di usare i terminali di acciaio! Ma noi siamo pescatori della domenica...) riusciamo miracolosamente a rientrare con 3 bei pesci. E sotto la prua del tender ci accolgono 4 delfini piuttosto allegri che giocano in 5 metri d'acqua turchese a 10 metri dalla spiaggia. Decido di mettermi maschera e pinne per nuotare con loro. Come tutti i navigatori sanno, di delfini se ne incontrano a centinaia in tutti i mari del mondo, ma sotto costa già è una cosa più rara, beh non vi nascondo la mia emozione nel riscontrare che i 4 mammiferi non sono per niente infastiditi dalla mia presenza, devono essere due coppie in amore. Io mi immergo mimandoli con un movimento ondulatorio del corpo e mi accorgo che loro apprezzano la mia goffaggine nello sforzarmi ad avvicinarmi a loro in forma amichevole.

Iniziano a nuotare con me festosi per diversi minuti. Avevo il cuore in gola dall'emozione e perché per stare dietro a quattro delfini sott'acqua ci vorrebbero ben altro che le mie pinne. Purtroppo mi rendo conto che nessuno della ciurma mi ha seguito e mi dispiaccio di non potere condividere con loro questa occasione unica. Che sono due coppie in amore me lo sono inventato io, ma fatto sta che questi meravigliosi animali noncuranti della mia presenza, si cimentavano in una danza mai vista, a coppie dentro e fuori dall'acqua, poi si mordicchiavano e poi si mettevano eretti guardandosi faccia a faccia e poi ancora qualche morso dolce qua e là, a volte sulla muso a volte sulla coda. Non vi dico i versi che facevano. Il tutto a due metri alla mia maschera... Ogni tanto si rendevano conto che c'ero anche io lì solo soletto a fare il verso e così con tanta pazienza mi davano il contentino, mi puntavano a forte velocità diritto in quattro e poi si aprivano a mo' di frecce tricolori, due sotto di me e due sopra... altro che contentino!

Poi hanno iniziato a mettermi alla prova nuotando paralleli a me sul fondo mostrandomi di lato la pancia e facendo capolino con l'occhio per vedere come reagivo, vista la mia risposta positiva sono passati al nuoto rovesciato, schiena al fondo e pancia alla superficie. Visto che la danza continuava uno di loro si è messo a nuotarmi sopra seguendo il mio movimento rovesciato quindi lui in posizione normale e io sempre con schiena al fondo. Avrei potuto toccarli sempre in ogni momento ma non mi è nemmeno venuto in mente. Sono stati con me fino al buio e solo quando non riuscivo più a vederli mi sono deciso a rientrare a bordo. Non avevo mai avuto un'esperienza di questo tipo... wow! oggi per me era una giornata triste e penso che tutto questo non mi sia successo per caso. Sta di fatto che sono andato in branda ed ho sognato tutta la notte come un bambino.

 

Federico

Skipper di Adriatica

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