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Dalla parte di TeleFood FAO

20 January 2006 ore 12:00

Adriatica… sull’onda di un sogno ha l’obiettivo di fornire sostegno a progetti di solidarietà verso popolazioni in difficoltà. La scelta è caduta su microprogetti che si aggirano ognuno intorno ai 10.000 euro, in modo da garantirne la fattibilità immediata ed evitare dispersioni. I soldi che verseranno i velisti per caso saranno investiti in progetti precisi mirati alla produzione alimentare e alla raccolta, al rispetto e all’uso dell’acqua.

Come sanno bene i nostri sostenitori, ironicamente ribattezzati tubisti per caso, l’acqua è un bene primario: le aziende operano nel settore idrotermosanitario e fanno del trasporto, della conservazione, dell’uso intelligente dell’acqua per gli usi più svariati la propria missione. In questo modo chi salirà su Adriatica potrà realizzare il proprio sogno di viaggiare e insieme contribuire a realizzare i sogni delle popolazioni delle aree meno fortunate del mondo. Viaggiare non vuol dire solo apprezzare i luoghi, i paesaggi, le spiagge per poi girare le spalle e andare via. Il turismo consapevole, al contrario, prevede attenzione e se possibile la comprensione del luogo e degli uomini che lo abitano, dei problemi e delle possibili soluzioni, ed eventualmente un aiuto concreto.

 

Il primo a beneficiarne sarà il progetto Telefood nell’ambito della campagna "Food for all" della Fao, organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di alimentazione e agricoltura. La Fao sta realizzando diversi interventi nei paesi del sud del mondo per dotarli degli strumenti per l’auto-sussistenza. La vecchia politica di “aiuto” inteso come fornitura di scorte alimentari lasciando inalterata la dipendenza dall’esterno, infatti, è oggi sostituita dall’offerta di sostegno per l’avvio di imprese locali. Queste, una volta partite, possono camminare sulle proprie gambe per produrre in loco i beni necessari e senza modificare, tra l’altro, le tradizioni locali.

 

Alcuni degli interventi sostenuti dal viaggio di Adriatica interessano le tappe della nostra rotta. Alcuni sono addirittura già partiti, come nel caso degli orti scolastici nell’isola di Santiago, a Capo Verde. Gli studenti delle scuole locali vengono resi partecipi per migliorare il loro regime alimentare e insegnare loro la teoria e le pratiche legate alla produzione alimentare e al rispetto dell’ambiente.

 

A St. Vincente e Grenadine invece l’intervento consiste nella creazione di un allevamento di piccoli ruminanti, per fornirli alle famiglie che li potranno allevare e produrre così reddito. Il progetto si “auto-espanderà”, visto che ogni famiglia beneficiaria ha l’obbligo di fornire un capo di bestiame a un’altra famiglia, questa a un’altra e così via, estendendo la pratica a macchia d’olio.

 

Gruppi e cooperative di giovani fra i 9 e i 19 anni saranno invece i destinatari di un progetto per l’allevamento di conigli in gruppi, a Trinidad y Tobago. In questo modo oltre a migliorare la loro condizione nutrizionale, i ragazzi avranno la possibilità di produrre reddito per le loro famiglie.

 

Un altro progetto interamente dedicato all’acqua verrà realizzato in Venezuela, dove verrà costruito un grande serbatoio di raccolta dell’acqua piovana, collegato a un nuovo sistema irriguo. Questo permetterà di sostenere la produzione intensiva di ortaggi senza intaccare i sistemi tradizionali di irrigazione.

 

In ogni caso, sono stati selezionati solamente progetti privi di quelli che in gergo tecnico si chiamano "costi di struttura" FAO, cioé progetti che non richiedono affitti o installazioni da mantenere.

Ma non finisce qui. Gli equipaggi, insieme ai velisti per caso che si alterneranno a bordo, avranno la possibilità di selezionare un progetto legato al vero protagonista di ogni viaggio in barca: il mare. Potrà essere dedicato alla tutela delle risorse marine e del suo ecosistema o ad attività economiche legate al mare, come nel caso della coltivazione di alghe in Brasile.

Dovunque cada la scelta, nel corso delle tappe di Adriatica i nostri marinai e gli intrepidi velisti per caso avranno modo di scendere a terra per visitare i siti dei progetti. Come sempre, poi, registreranno tutto per fare vedere a noi che stiamo a terra il loro sviluppo. Attendiamo i loro racconti.

 

 

Alex Castelli

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