Il sito navigabile dei Velisti per Caso!
twitter facebook friendfeed flickr youtube scrivi a

velisti tv

> newsletter

> cerca

> credits

iscriviti alla
newsletter


cerca nel sito

Sull'onda di un sogno

10 January 2006 ore 12:00

di Patrizio.

 

Carissimi, una volta - giuro - non ero per niente superstizioso, ma poi, dopo essere venuto a contatto coi marinai, sto diventando più cauto: sto imparando che tutto ciò che ha a che fare col mare è talmente difficile e soggetto a tali e tanti fattori imprevisti, che val la pena di affidarsi anche alla scaramanzia… Ma oggi, nonostante tutto, alternando toccatine di ferro a massaggini scrotali, devo lasciarmi andare ad una affermazione molto impegnativa: STAVOLTA CI SIAMO! (PARE)

 

Riassunto delle puntate precedenti

 

Riassunto (breve) delle puntate precedenti: Adriatica vuole ripartire per un altro Giro del Mondo. In vari modi, varie tappe, vari segmenti, ma lo scopo è quello di permettere a TUTTI di assaggiare il sogno di un Giro del Mondo per mare. Un vero "Giro del mondo in ottanta persone". Per questo da mesi stiamo approntando due progetti, in pratica due tappone che, l'una dopo l'altra, devono coprire la prima parte della nuova rotta.

- Il primo progetto, che prevede di portare la barca dall'Italia a Rio de Janeiro in Brasile entro dicembre 2006, si chiama "Sull'Onda di un sogno" (sottotitolo confidenziale "Tubisti per Caso"), da realizzare appunto in collaborazione con un Consorzio di Aziende del settore idrotermosanitario.

- Il secondo progetto, da realizzare in collaborazione con varie Università italiane, partirà da Rio in dicembre e vedrà Adriatica sulla rotta del Beagle di Darwin, in occasione del bicentenario del padre dell'Evoluzionismo: da Rio alle Galapagos passando per Capo Horn. Ma per questo progetto c'è tempo.

Adesso parliamo della prima parte, e cioè dell'iniziativa "Sull'Onda di un sogno", che è DAVVERO APERTA A TUTTI.

 

Sull'onda di un sogno

Effettivamente, ad un certo punto, ho avuto il sospetto che offrire a tutti (a prescindere dalle tasche di ognuno) la possibilità di farsi una tappa su Adriatica in giro per il mondo fosse un sogno irrealizzabile. Poi al Giro d'Italia di Cino Ricci è salito su Adriatica Ferruccio Bellati, del Consorzio ICB, e ha avuto appunto un'idea: coinvolgere un gruppo di Aziende e convincerle a sponsorizzare una parte del nostro Giro, cioè in pratica a pagare le spese vive della barca. Circa una ventina di Aziende idrotermosanitarie hanno dato ufficialmente la loro disponibilità. Per cui, SI PARTE.

In questo modo, durante un tratto della nostra rotta, gli sponsor offrono la possibilità a TUTTI (e cioè non solo ai propri clienti o dipendenti, a cui sarà semplicemente riservato un iniziale diritto di prelazione) di salire a bordo. Non si paga nulla a noi, non si paga nulla agli sponsor: chi sale a bordo, in cambio dell'ospitalità, dovrà VERSARE UN CONTRIBUTO DIRETTAMENTE A PROGETTI DI SOLIDARIETA' che abbiano attinenza con l'acqua (non a caso Tubistipercaso!), che abbiano a che fare con la salvaguardia del mare, delle risorse naturali, dei parchi marini, del turismo compatibile.

Delle ONG e delle Organizzazioni onlus a cui devolvere questo contributo parleremo a lungo, in un altro capitolo del sito. La quota di contributo fissata dagli sponsor per chi vuole salire su Adriatica è di 1.000 euro a settimana a testa (più ovviamente il volo e le spese).

Questa parte del Giro (dall'Italia a Rio) sarà raccontata da Marcopolo-Sky, il canale satellitare sul quale già abbiamo mostrato il nostro primo Giro del Mondo: un operatore di Velistipercaso sarà sempre a bordo e IL FILO CONDUTTORE DELLE PUNTATE SARA' AFFIDATO A COLORO CHE SARANNO SU ADRIATICA nelle varie tappe. In questo modo io e Syusy avremo anche la soddisfazione di vedere realizzato il nostro format televisivo da altri complici che, come noi, potranno raccontare le proprie osservazioni di viaggio. Della serie: siamo tutti velistipercaso!

Tutte queste cose, se avete letto la mia lettera precedente, le sapevate già. La novità è che abbiamo lavorato ogni giorno durante tutte queste settimane, e che adesso il progetto è finalmente una certezza, concretizzatasi anche attraverso una serie di CAMBIAMENTI...

 

Dove, Come, Quando

Lavorando alla realizzazione piena dell'idea, pian piano abbiamo anche maturato qualche cambiamento rispetto a quanto ci eravamo detti. Si tratta di "aggiustamenti di rotta" non sostanziali, ma utili a concretizzare al meglio l'iniziativa.

Il cambiamento più importante riguarda appunto... la rotta!

Se vi ricordate l'idea iniziale era quella di salpare dall'Italia e di andare a Port Said, poi Suez, Mar Rosso, Oceano Indiano, Cape Town, Atlantico e infine Rio de Janeiro. Lavorandoci sopra abbiamo verificato che questa idea aveva alcuni limiti. Conteneva sì alcune eccellenze, o meglio alcuni posti molto belli (tipo Madagascar) ma queste mete spesso erano molto difficili da visitare in barca, prevedevano lunghe traversate, c'erano molte disparità tra una tappa e l'altra, i voli per raggiungere la barca erano a volte disagevoli, spesso molto cari e difficili da organizzare e infine i progetti di solidarietà da visitare e da finanziare erano pochi e lontani dalla costa. Il meteo inoltre ci avrebbe imposto rigidamente la rotta, perché con i monsoni e le correnti dell'Indiano non si scherza.

Poi abbiamo verificato che il tragitto da dedicare alla "scuola di vela" e navigazione d'altura in collaborazione con Scuolaitaliainvela di Cino e Franco Ricci (cioè da Durban a Cape Town e poi Rio) era davvero riservato a pochi esperti, e non ci avrebbe consentito di coinvolgere come vorremmo le scuole e i Circoli.

Tutte queste cose ci erano note, in realtà, ma la verifica concreta ce le ha rese più evidenti. Poi aggiungete che questo programma ci avrebbe obbligato a partire entro la metà di gennaio (cioè, letteralmente, domani!), comunque troppo presto rispetto ai tempi organizzativi che una impresa del genere impone.

Quindi, visto che l'adattabilità non ci fa difetto, in poche settimane abbiamo rivoluzionato il progetto e abbiamo cambiato rotta.

In conclusione:

L'11 MARZO ADRIATICA SALPERA' da Marina de' Medici di Rosignano verso Gibilterra, poi affronterà l'Atlantico e, facendo tappa alle Canarie e alle Isole di Capoverde, attraverserà l'Oceano e raggiungerà i Caraibi.

Da qui, e cioè dai primi di maggio, inizierà concretamente il tragitto con beneficiarie le onlus, che partirà appunto (vedi programma dettagliato sul sito) dalle British Virgin Island per poi proseguire, settimana dopo settimana, tappa dopo tappa, lungo le Piccole Antille (Barbuda, Antigua, Montserrat, Guadalupa, Marie-Galante, Dominica, Martinica, St.Lucia, St.Vincent) fino alle Grenadine (Bequia, Canouan, Carriacu e Grenada) e poi a sud-sud-ovest, toccando Trinidad e Tobago, Tortuga e Los Roques, fino alla fine di settembre, cioè alla fine del periodo in cui la "sponsorizzazione" permetterà a tutti di salire in barca versando il proprio contributo direttamente a Telefood-Fao e alle altre ONG e Onlus titolari di progetti di solidarietà.

Capisco che a qualche velista appassionato l'idea di abbandonare il Madagascar sia indigesta. Anche a me sarebbe piaciuto andarci direttamente, invece dovrò rassegnarmi a visitare questa zona dell'Indiano, dove non sono mai stato, più avanti, sulla rotta del ritorno. D'altra parte Adriatica, se fossimo scesi nell'Indiano, avrebbe dovuto ripercorrere una rotta appena fatta lungo il Mar Rosso.

E poi non è affatto vero che i Caraibi siano una meta banale! Tutt'altro: al di sotto di una patina turistica, i Caraibi sono un mondo tutto da scoprire e noi avremo gli skipper che ci aiuteranno ad approfondire la conoscenza di una zona interessantissima, dove ogni Isola è un mondo (una lingua, una storia) a sé. Si tratta di Filippo (Mennuni) e di Federico (Pettenella), due incontri fortunati per Adriatica, che voglio presentarvi più avanti e dei quali parleremo per esteso in un'altra apposita rubrica del sito. Resta il lavoro di restauro fatto su Adriatica da Bobo e Mary, e resta la supervisione protettiva su tutti i nostri progetti di Gigi e Irene...

Tra l'altro Adriatica ai Caraibi c'era passata solo di corsa nel primo Giro (Antigua-Haiti-Cuba) mentre stavolta seguiremo una rotta del tutto diversa. In ogni caso, oltre alla nostra curiosità, ci penserà il meteo a costringerci a battere rotte poco usuali: infatti dopo luglio bisognerà per forza scendere a sud, vero i Caraibi meno frequentati (sia dai turisti che dalle tempeste tropicali…).

Insomma, abbiamo adottato questo cambiamento di rotta perché presenta vari aspetti positivi:

- Ci permette di portarvi in luoghi fra i più belli e del mondo, con un programma che si presenta molto omogeneo, cioè in pratica tra una settimana e l'altra non ci sono sostanziali differenze di trattamento, le traversate sono ridotte e brevi.

- I Caraibi sono più facilmente raggiungibili, i voli interni e locali sono comodi, sicuri e numerosi, nonché molto meno cari.

- I singoli programmi di navigazione, all'interno di ogni settimana, si adattano facilmente alle esigenze dei diversi gruppi: volendo si può navigare poco o tanto, si può stare immersi nella vita caraibica o anche si può scegliere di stare lontani dalle mete più turistiche in baie deserte, e sono comunque sempre facilmente raggiungibili porti, villaggi e attrezzature turistiche e sanitarie.

- Questa rotta ci permette di partire con comodo, con l'agio di organizzare per bene la partecipazione dei "velistipercaso" che fossero interessati, e di occupare i mesi più comodi e più facili per organizzare vacanze (appunto da maggio a settembre).

- Le "iniziative collaterali", cioè in pratica i tratti di navigazione da offrire come scuola di vela d'altura attraverso Cino Ricci e la Scuola Italia in Vela di suo figlio Franco risultano più facili da organizzare e tecnicamente alla portata di (quasi) tutti. Per fare un esempio: l'Istituto Nautico di Livorno manderà a bordo un equipaggio composto da quattro studenti (due ragazzi e due ragazze) e da due docenti, nella tratta da Rosignano a Gibilterra. Questa iniziativa sarà organizzata in collaborazione con l'assessorato Pari Opportunità della Provincia di Livorno.

- Il meteo in queste zone del mondo (cioè ai Caraibi rispetto al basso-Indiano) è relativamente più sicuro e prevedibile: dovremo semplicemente adottare la precauzione di scendere man mano verso sud, per tenerci in zona sicurezza. Resta il fatto che il programma che vedete allegato sul sito è preciso ma indicativo: potrebbe subire degli aggiornamenti per cause legate al maltempo o anche ai permessi burocratici (per esempio a Los Roques).

- Le inziative solidali lungo questo tragitto sono diverse: abbiamo individuato alle Canarie progetti dedicati ai Parchi e al turismo, a Capoverde opera da anni Telefood e diverse altre ONG, ai Caraibi sono presenti progetti sulla gestione delle acque, i sistemi idrici, le risorse energetiche rinnovabili. Sono presenti iniziative dedicate al microcredito, soprattutto nei confronti delle donne. Il CESVI porta avanti in zona un lavoro che riguarda il commercio equo e solidale. Per evitare il disboscamento ci sono progetti che prevedono la distribuzione di cucine a pannelli solari. Nelle Granadine ci sono progetti per la salvaguardia della fauna ittica (balene e tartarughe). Ecc ecc. A questo proposito il nostro lavoro va avanti: stiamo individuando da una parte dei progetti in atto da poter raccontare, e dall'altra progetti in partenza che la nostra iniziativa dovrà finanziare direttamente. Su questo - ovviamente! - vi terremo aggiornati.

 

Patrizio

Inserisci commento

Inserisci il codice

riportato qui a fianco

Questo website utilizza i cookie per migliorare la vostra esperienza d'uso. Proseguendo la navigazione date implicitamente il consenso all'uso dei cookie. close [ informazioni ]