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Come fa un motore a essere ecologico?

22 February 2008 ore 15:00

Velisti per Caso, a Monfalcone i lavori su Adriatica procedono, Mattia ci aggiorna regolarmente sui progressi e sul cantiere. Ecco il suo bollettino telefonico:

 

Mattia: La sala macchine è ormai pronta, Paolo Carassale e alla sua D&P srl hanno già fatto sabbiatura e pittura. Ora procedono con la sabbiatura del gavone di poppa. I tecnici del cantiere di Monfalcone, invece, nel frattempo hanno smontato il timone e stanno procedendo alla revisione di tutto il pulpito di prua. Con i meccanici De Marchi ci prepariamo a rimontare la prossima settimana uno dei due generatori attualmente in manutenzione (l'unico che tornerà a bordo). Poi sappiamo che Syusy si è messa d'accordo con Roberto Moreu della tappezzeria Il Rinnova Salotto per il rivestimento degli interni. Ma di questo potranno parlarvi meglio i diretti interessati! In ogni caso, qui a Monfalcone tutto procede benissimo, a chiunque voglia venirci a trovare consigliamo di passare dopo il 20 marzo, quando Adriatica sarà già agibile e visitabile!

 

Uno dei nostri lettori, Franco, ci ha scritto per chiedere a Filippo in che senso il nuovo motore di Adriatica sarà "super ecologico". Come fa un motore a essere ecologico? Il Capitano risponde:

 

Filippo: Adriatica fa di tutto per essere quanto più ecologica possibile. In realtà non é una cosa facile, perché Adriatica nasce come scafo degli anni novanta, quando la sensibilità all'ecologia era molto inferiore. Quindi noi dell'equipaggio insieme a Syusy e Pat abbiamo cercato le soluzioni che permettevano di inquinare meno quando navighiamo e viviamo a bordo.

La prima caratteristica che rende Adriatica ecologica é l'atteggiamento delle persone che vivono a bordo. Non consumare acqua inutilmente, per esempio: già, perché é una risorsa limitata quando la carichiamo da terra, ma anche quando ce la produciamo noi a bordo, perché richiede ore di generatore che é un motore diesel e che emette fumi e CO2 quando é in moto. Piccoli gesti come lavarsi i denti con il contenuto di un solo bicchiere e chiudere i rubinetti quando ci si insapona o lavarsi con l'acqua di mare (esistono degli appositi saponi).

Poi riciclare la spazzatura, che in mare é un po' più difficile perché non sai mai dove metterla, soprattutto durante le lunghe navigazioni. Quindi ti parlo di "un'attitudine personale".

Poi i mezzi tecnici. Stiamo cambiando il motore per metterne uno Euro 5, quindi con emissioni minime. Fare sempre manutenzione ai motori, generatori e pompe perché se funzionano bene sono anche più pulite. Adriatica monta due generatori eolici e un pannello fotovoltaico (puoi ritrovare su questo stesso sito i dettagli dell'istallazione fatta insieme a ENEL) che le permettono di produrre energia da accumulare nelle batterie senza nessun consumo di carburante. Questo ci permette di risparmiare circa il 30% del carburante. Pensa! Questo significa che durante il Giro di Darwin, dello scorso inveno, abbiamo evitato di bruciare oltre 2000 litri di gasolio, senza fare nemmeno tanta fatica. Poi noi tutti poniamo particolare attenzione ai materiali che vengono usati a bordo. Per esempio la vernice della parte immersa dello scafo, l'antivegetativa, che non contiene rame o piombo o mercurio, per salvaguardare l'ambiente marino. E Adriatica é una barca di acciaio, quindi un giorno lontano, quando andrà in disarmo, potrà essere riciclata quasi interamente.

Insomma, senza volere esaurire qui l'argomento, che sarebbe vastissimo, ce la mettiamo tutta per abituarci a rispettare il nostro ambiente, il mare e la terra che lo circonda.

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