La Thailandia vista da Francesca
Da Phuket verso sud-est
Chi è Stormvogel
La Regata del Re (King's Cup)
Un po' di storia con Conrad
Usi e costumi thailandesi
La Regata del Re (King's Cup)
In quei mari lontani la Raja Muda in Malesia, la King’s Cup in Tailandia e la “Regata degli Stretti” a Singapore in gennaio formano ormai un circuito di notevole successo in Estremo Oriente, una buona alternativa ai circuiti italiani, molto più a portata di mano, ma sicuramente meno esotici e “gioiosi”.
Secondo me, e solo per le regate che conosco, non c’è nel mondo una regata che somiglia pallidamente alla King’s Cup. Se avete anche solo dieci-dodici giorni di tempo e vi piace l’idea di regatare seriamente di giorno, nuotare, ballare e far festa di notte, in una cornice esotica e inusuale, insieme ad altre 100 barche, con equipaggi di tutti i colori e le lingue del mondo la King’s Cup è la regata per voi, anche affittando una barca sul posto!
La regata è organizzata in onore dell’attuale re Aduldej Bhumibol per festeggiare il suo compleanno il 5 dicembre. Il re velista, quasi ottantenne, amatissimo dal suo popolo, non compare più a Phuket, sede della regata, ma l’evento è sicuramente il più importante del circuito di regate asiatiche. I recenti disordini avvenuti a Bangkok, che hanno bloccato l’aeroporto e lasciato a terra tanti turisti, sono sicuramente un triste incidente, che dovrebbe essere presto dimenticato, anche perché la Tailandia vive sopratutto del suo turismo e non si può permettere di compromettere la sua immagine di “paradiso” delle vacanze.
L’atmosfera della regata è rilassata ma competitiva al tempo stesso e una buona scusa per fare un pò di sport, party e massaggi quando da noi è pieno inverno. Il monsone di nord-est non soffia più regolare come nelle prime edizioni, visto il disastro del clima nel mondo, ma quando c’è si alza al mattino gagliardo e cala nel primo pomeriggio, regalando mare piatto e notti dolcissime. Non c’è caldo e non c’è fresco, qualche sporadico acquazzone serve solo a dare colori ancora più brillanti a spiagge candide e palme inclinate dal vento. La magia è nell’aria dei tanti luoghi che la regata tocca, è difficile scegliere dove fermarsi, è ovunque bellissimo, accecante, irreale, perfetto.
Francesca Natoli